di Federica Pistono*
Nelle pagine di Metro per Aleppo della scrittrice curdo-siriana Maha Hassan, romanzo giunto in traduzione italiana per Poiesis Ed. nel 2020, si respira la tragedia dell’assedio di Aleppo, uno degli episodi più cruenti del conflitto siriano, una catastrofe umanitaria in cui la popolazione, nella città isolata e circondata dalle forze governative di Bashar al-Asad, si ritrova priva di cibo, acqua potabile e assistenza medica.
In quest’opera, alla tematica portante della guerra si interseca la problematica dell’allontanamento forzato, della struggente nostalgia della patria, della nuova vita dei profughi siriani nelle città europee. Il romanzo si sviluppa, infatti, lungo due diverse linee direttrici: da un lato, la scrittrice tratta dell’ultima fase della guerra in Siria, dall’altro illustra la situazione dei profughi siriani che, avendo perduto tutto, cercano rifugio all’estero.
L’eco della tragedia siriana giunge fino a Parigi, dove la protagonista Sara, giovane architetta aleppina, si è trasferita per assistere una zia, affetta da un male incurabile. Mentre ad Aleppo infuriano barbarie e distruzione, Sara, nella capitale francese, sperimenta tutta la melanconia dell’esilio. Sperduta e spaesata, tormentata dalla nostalgia, decide di rifugiarsi nella redazione di un “diario di guerra”, per sentirsi vicina alla sua città. Guardando dai finestrini della metropolitana, le accade di confondere le strade e i quartieri di Parigi con quelli di Aleppo e, come nella sequenza di un film drammatico, immagina le case di Aleppo crollare, i parenti e gli amici morire sotto i bombardamenti, i concittadini, ridotti alla condizione di profughi, cadere nelle mani di spietati trafficanti di esseri umani.
Il romanzo è ricco di accostamenti tra scorci di Parigi e visioni di Aleppo: nel Sacre Coeur alla giovane protagonista sembra di ritrovare la Cittadella di Aleppo, mentre gli Champs-Élysées somigliano al quartiere di al-Talal.
In Francia, Sara deve sciogliere i nodi di una complessa e dolorosa vicenda familiare, mentre in Siria le persone care cadono vittime di un oscuro destino. Rimasta praticamente sola al mondo, la ragazza, sconvolta dalle sciagure personali e collettive, si smarrisce nei meandri della metropolitana parigina. Quando la gente lascia la banchina dopo l’ultima corsa, siede accanto a un clochard, beve e discute con lui. Quando l’uomo le domanda quale linea aspetti, la protagonista risponde: “Aspetto la metro per Aleppo…”
Nell’opera si fa strada, dunque, il tema dell’esilio dei profughi siriani nelle città europee, del rimpianto della patria perduta, della sensazione di incredulità, di smarrimento, di vuoto, che colpisce i rifugiati che cercano di costruirsi una nuova vita in Europa, stretti tra i lutti della guerra, il senso di irrealtà e le difficoltà pratiche relative all’organizzazione di una nuova esistenza in un paese straniero.
Centrale, dunque, risulta il motivo della rovina dei cittadini siriani, che, rimasti in patria o emigrati in Europa, si sono ritrovati poveri all’improvviso, senza casa né lavoro né denaro, ridotti alla situazione del clochard in tante città europee.
Il romanzo rappresenta un’ideale continuazione dell’opera precedente, I tamburi dell’amore (Poiesis Ed., 2018), una delle prime opere letterarie siriane incentrate sulla rivoluzione e sulla prima fase della guerra civile che investe il paese, in cui la scrittrice curda racconta l’esordio della rivolta e la relativa repressione, ripercorrendo tanto gli avvenimenti storici riferiti al periodo trattato quanto l’itinerario personale, spirituale e materiale della protagonista, un’intellettuale siriana trasferitasi da una ventina d’anni a Parigi.
In Metro per Aleppo, l’autrice descrive la seconda fase del conflitto siriano, proponendo un romanzo complesso, articolato, imperniato su diverse problematiche. Non solo storie di guerra e sogni di pace, cronache di morte quotidiana e vicissitudini di profughi in esilio, ma anche e soprattutto temi politici e sociali, che le offrono l’opportunità di rivisitare la storia della Siria, attraverso i racconti e le riflessioni dei personaggi, dai primi tempi della presidenza di Hafez al-Asad all’epoca dell’assedio di Aleppo, passando attraverso gli anni bui della dittatura, la ventata di speranza portata dalla rivoluzione, l’incubo della guerra civile.
* traduttrice ed esperta di letteratura araba
Centro studi Unimed
Unione delle Università del Mediterraneo
Cultura - 22 Gennaio 2021
‘Metro per Aleppo’ getta luce su un incubo fatto di guerra ed esilio
di Federica Pistono*
Nelle pagine di Metro per Aleppo della scrittrice curdo-siriana Maha Hassan, romanzo giunto in traduzione italiana per Poiesis Ed. nel 2020, si respira la tragedia dell’assedio di Aleppo, uno degli episodi più cruenti del conflitto siriano, una catastrofe umanitaria in cui la popolazione, nella città isolata e circondata dalle forze governative di Bashar al-Asad, si ritrova priva di cibo, acqua potabile e assistenza medica.
In quest’opera, alla tematica portante della guerra si interseca la problematica dell’allontanamento forzato, della struggente nostalgia della patria, della nuova vita dei profughi siriani nelle città europee. Il romanzo si sviluppa, infatti, lungo due diverse linee direttrici: da un lato, la scrittrice tratta dell’ultima fase della guerra in Siria, dall’altro illustra la situazione dei profughi siriani che, avendo perduto tutto, cercano rifugio all’estero.
L’eco della tragedia siriana giunge fino a Parigi, dove la protagonista Sara, giovane architetta aleppina, si è trasferita per assistere una zia, affetta da un male incurabile. Mentre ad Aleppo infuriano barbarie e distruzione, Sara, nella capitale francese, sperimenta tutta la melanconia dell’esilio. Sperduta e spaesata, tormentata dalla nostalgia, decide di rifugiarsi nella redazione di un “diario di guerra”, per sentirsi vicina alla sua città. Guardando dai finestrini della metropolitana, le accade di confondere le strade e i quartieri di Parigi con quelli di Aleppo e, come nella sequenza di un film drammatico, immagina le case di Aleppo crollare, i parenti e gli amici morire sotto i bombardamenti, i concittadini, ridotti alla condizione di profughi, cadere nelle mani di spietati trafficanti di esseri umani.
Il romanzo è ricco di accostamenti tra scorci di Parigi e visioni di Aleppo: nel Sacre Coeur alla giovane protagonista sembra di ritrovare la Cittadella di Aleppo, mentre gli Champs-Élysées somigliano al quartiere di al-Talal.
In Francia, Sara deve sciogliere i nodi di una complessa e dolorosa vicenda familiare, mentre in Siria le persone care cadono vittime di un oscuro destino. Rimasta praticamente sola al mondo, la ragazza, sconvolta dalle sciagure personali e collettive, si smarrisce nei meandri della metropolitana parigina. Quando la gente lascia la banchina dopo l’ultima corsa, siede accanto a un clochard, beve e discute con lui. Quando l’uomo le domanda quale linea aspetti, la protagonista risponde: “Aspetto la metro per Aleppo…”
Nell’opera si fa strada, dunque, il tema dell’esilio dei profughi siriani nelle città europee, del rimpianto della patria perduta, della sensazione di incredulità, di smarrimento, di vuoto, che colpisce i rifugiati che cercano di costruirsi una nuova vita in Europa, stretti tra i lutti della guerra, il senso di irrealtà e le difficoltà pratiche relative all’organizzazione di una nuova esistenza in un paese straniero.
Centrale, dunque, risulta il motivo della rovina dei cittadini siriani, che, rimasti in patria o emigrati in Europa, si sono ritrovati poveri all’improvviso, senza casa né lavoro né denaro, ridotti alla situazione del clochard in tante città europee.
Il romanzo rappresenta un’ideale continuazione dell’opera precedente, I tamburi dell’amore (Poiesis Ed., 2018), una delle prime opere letterarie siriane incentrate sulla rivoluzione e sulla prima fase della guerra civile che investe il paese, in cui la scrittrice curda racconta l’esordio della rivolta e la relativa repressione, ripercorrendo tanto gli avvenimenti storici riferiti al periodo trattato quanto l’itinerario personale, spirituale e materiale della protagonista, un’intellettuale siriana trasferitasi da una ventina d’anni a Parigi.
In Metro per Aleppo, l’autrice descrive la seconda fase del conflitto siriano, proponendo un romanzo complesso, articolato, imperniato su diverse problematiche. Non solo storie di guerra e sogni di pace, cronache di morte quotidiana e vicissitudini di profughi in esilio, ma anche e soprattutto temi politici e sociali, che le offrono l’opportunità di rivisitare la storia della Siria, attraverso i racconti e le riflessioni dei personaggi, dai primi tempi della presidenza di Hafez al-Asad all’epoca dell’assedio di Aleppo, passando attraverso gli anni bui della dittatura, la ventata di speranza portata dalla rivoluzione, l’incubo della guerra civile.
* traduttrice ed esperta di letteratura araba
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Roma. 18 mar. (Adnkronos Salute) - 'Sos uova' negli Usa, con scaffali vuoti e prezzi alle stelle causati dall'ondata di focolai di influenza aviaria negli allevamenti. "Le uova sono un alimento altamente nutriente, ricco di proteine di elevata qualità, vitamine e minerali essenziali per il benessere del corpo. Grazie al loro valore biologico e alle numerose proprietà benefiche, sono spesso protagoniste in cucina, sia in preparazioni dolci che salate. La recente epidemia di influenza aviaria negli Stati Uniti ha portato all'abbattimento di milioni di galline ovaiole. Ma la buona notizia è che esistono molte alternative valide che possono compensare, almeno in parte, le caratteristiche nutrizionali e funzionali delle uova". A fare il punto per l'Adnkronos Salute è l'immunologo clinico Mauro Minelli, docente di Nutrizione all'Università Lum.
"Negli ultimi anni, sempre più persone scelgono di eliminare le uova dalla propria alimentazione, sia per motivi etici - come nel caso di chi segue una dieta vegana - sia per esigenze di salute, come accade per esempio in caso di allergie o di eventuali intolleranze", osserva Minelli. "Se consumate come alimento principale, alcune fonti vegetali come quinoa, soia e ceci possono rappresentare un'ottima alternativa - suggerisce il docente - poiché ricche di proteine, vitamine e minerali in grado di avvicinarsi ai benefici offerti dalle uova. Sostituire le uova nelle ricette, invece, può risultare più complesso. Oltre ad apportare valore nutrizionale, infatti, questo ingrediente svolge anche un ruolo fondamentale nella struttura delle preparazioni, fungendo da legante e agente lievitante".
Secondo Minelli, "in alcuni casi, i formaggi possono sostituire le uova per il loro elevato tenore in proteine, simile a quello delle uova. In particolare, i sostituti dell'uovo possono essere i formaggi cremosi come la ricotta o il mascarpone, che spesso vengono usati come legante di altri ingredienti in impasti di torte salate, polpette o ripieni; oppure il formaggio grattugiato, come il parmigiano o il pecorino, può dare struttura e compattezza a preparazioni come sformati e gnocchi". Sebbene non esista un unico alimento vegetale in grado di replicare la funzione di legante e di agente lievitante, "è possibile ottenere risultati simili utilizzando diverse alternative. Ad esempio, si possono impiegare ingredienti come purea di frutta, yogurt vegetale o farina di ceci per migliorare la consistenza e il legame tra gli elementi, mentre per la lievitazione si può ricorrere a lievito chimico o bicarbonato di sodio", conclude il medico.
Roma, 18 mar. (Adnkronos/Labitalia) - Giovedì 20 marzo 2025, in occasione della Giornata nazionale delle università, promossa dalla Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane) e Anci, l’Università di Roma Tor Vergata aderisce all’iniziativa 'Università svelate', aprendo il suo orto botanico a studenti delle scuole medie inferiori e superiori, cittadini e comunità universitaria per un’esperienza immersiva nella ricerca sulla sostenibilità e sulla tutela della biodiversità. L’iniziativa rappresenta un’opportunità per l’Università di Roma Tor Vergata di svelare un luogo non conosciuto da tutti del territorio, ma di grande valore scientifico e didattico, avvicinando le giovani generazioni e la cittadinanza alla consapevolezza ambientale.
In particolare, le scuole avranno l’occasione di far scoprire agli studenti come la ricerca botanica possa offrire soluzioni concrete per la tutela dell’ecosistema e comprendere il ruolo attivo che ogni cittadino deve avere nel rispetto dell’ambiente.
La giornata si aprirà alle ore 10.30 con una conferenza online su Microsoft Teams, con gli interventi di Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’Università di Roma Tor Vergata, Antonella Canini, prorettrice all’Ambiente, alla sostenibilità e alla transizione energetica, Rosaria Alvaro, prorettrice alle Politiche di innovazione sociale, e Nicola Franco, presidente del VI Municipio.
“L’iniziativa Università svelate è un’opportunità per aprire le porte della conoscenza e mostrare il valore della ricerca scientifica per la società. In questa giornata vogliamo rendere accessibile a tutti un luogo chiave del nostro Ateneo: l’Orto Botanico. Un patrimonio di biodiversità e ricerca che mettiamo a disposizione delle scuole e dei cittadini, per sensibilizzare sull’importanza della tutela dell’ambiente e della sostenibilità”, ha dichiarato il rettore Nathan Levialdi Ghiron.
Il programma prevede due visite guidate gratuite, alle ore 11.00 e alle ore 16.00, durante le quali studenti, cittadini e comunità accademica potranno esplorare le collezioni botaniche, osservare da vicino le specie vegetali conservate e conoscere i progetti di ricerca attivi per la conservazione della biodiversità e la rigenerazione ambientale. Oltre alle visite guidate, saranno organizzate lezioni itineranti, in cui i partecipanti potranno approfondire temi legati alla sostenibilità, alla botanica applicata e all’impatto ambientale delle attività umane, grazie alla guida di esperti e ricercatori dell’Ateneo.
“L’orto botanico di Roma Tor Vergata è un centro di ricerca, conservazione e formazione, in cui lo studio delle piante diventa un elemento chiave per la sostenibilità ambientale e per le biotecnologie verdi. Con questa iniziativa vogliamo trasmettere ai più giovani l’importanza della biodiversità, mostrando come la scienza possa offrire strumenti concreti per la tutela dell’ecosistema. La conoscenza botanica non è solo studio, ma un’azione di responsabilità verso il nostro pianeta”, ha spiegato Antonella Canini, prorettrice all’Ambiente, alla sostenibilità e alla transizione energetica.
Durante le attività, i partecipanti avranno l’opportunità di comprendere il ruolo delle piante nella vita quotidiana, dall’agricoltura sostenibile alla rigenerazione urbana attraverso le specie autoctone, e di scoprire come ciascuno possa contribuire alla salvaguardia dell’ambiente con piccoli gesti quotidiani. L’orto botanico non è solo un centro di ricerca, ma un ponte tra università e territorio, un luogo che custodisce un prezioso patrimonio di biodiversità e innovazione scientifica. L’iniziativa Università Svelate rappresenta un’occasione unica per scoprire questo spazio e per riflettere sulle sfide ecologiche del presente e del futuro.
“L’università deve essere parte attiva della società, promuovendo il dialogo e la consapevolezza sulle grandi sfide che ci troviamo ad affrontare. Con l’iniziativa Università Svelate vogliamo creare un’opportunità di crescita per i più giovani, affinché questa esperienza diventi il punto di partenza per un percorso di responsabilità e di attenzione verso il mondo che ci circonda. Vogliamo raccontare e mostrare concretamente come gli atenei siano un patrimonio collettivo, aperto a tutti e orientato al futuro”, ha sottolineato Rosaria Alvaro, prorettrice alle Politiche di innovazione sociale.
Questa giornata non è solo un’occasione per visitare un luogo speciale, ma un’opportunità per guardare la natura con occhi diversi. Ogni passo tra le piante dell’orto botanico può diventare il primo verso una maggiore consapevolezza ambientale, da portare con sé ben oltre questa esperienza.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Reputiamo molto incoraggianti gli sviluppi politici in Libano, e l’Italia continuerà a fare la propria parte a favore della stabilità e della sovranità libanese. In questo quadro, il mantenimento del cessate il fuoco rimane un fattore decisivo, così come l’impegno per sostenere le fasce più deboli della popolazione, a partire da sfollati interni e rifugiati". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Torniamo ad esprimere la nostra preoccupazione per quello che sta accadendo in Siria, in particolare dopo gli ultimi brutali attacchi che hanno visto milizie legate al nuovo governo di transizione uccidere centinaia di civili, appartenenti in gran parte alla minoranza alawita, ma colpendo anche la minoranza cristiana. Insieme ai partner europei, siamo impegnati a richiamare il nuovo Governo a garantire una transizione democratica, fondata sul rispetto e sulla piena inclusione di tutte le minoranze etniche e religiose, a partire da quelle alawita, cristiana e curda". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato sul prossimo Consiglio europeo.
"La lotta al terrorismo è un altro aspetto determinante. Non ci devono essere spazi per un nuovo insorgere dell’Isis o ambiguità verso gruppi che intendano fare della Siria una base per organizzazioni terroristiche. Solo il rispetto di queste condizioni -ha concluso la premier- potrà consentire l’implementazione del ritiro delle sanzioni e delle misure restrittive iniziato settimane fa".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Stiamo seguendo con grande attenzione il ricorso pregiudiziale innanzi la Corte di Giustizia, relativo proprio ai trattenimenti in Albania, ma non solo, e devo dire di essere rimasta favorevolmente colpita dal fatto che la maggioranza degli Stati membri Ue, così come la stessa Commissione europea, siano intervenuti, tra la fase scritta e la fase orale della causa, per sostenere la posizione dell’Italia sul concetto di Paese sicuro di origine. L’auspicio, ovviamente, è che la Corte scongiuri il rischio di compromettere le politiche di rimpatrio, non solo dell’Italia ma di tutti gli Stati Membri e dell’Unione europea stessa, perché significherebbe minare alla base il sistema di Schengen e la stabilità stessa dell’Europa". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo.
"Ma in ogni caso -ha aggiunto la premier- stiamo proponendo alla Commissione di anticipare il più possibile l’entrata in vigore di quanto previsto dal nuovo Patto migrazione e asilo sulla definizione di Paese di origine sicuro, anche per fare definitiva chiarezza su un tema molto controverso e oggetto, come sapete, di provvedimenti giudiziari dal sapore spesso ideologico".
Roma, 18 (Adnkronos) - "In questi giorni abbiamo accolto con favore la proposta della Commissione europea sulla riforma del quadro legislativo europeo sui rimpatri, attraverso il passaggio da una Direttiva a un Regolamento direttamente applicabile nei 27 Stati membri. Lo riteniamo uno sviluppo estremamente significativo, anche per armonizzare la prassi dei diversi Stati membri e rendere ancor più efficace l’azione di rimpatrio di chi non ha titolo ad essere accolto sul territorio europeo. È fondamentale che l’Unione europea diventi efficace in questo: se entri illegalmente in Europa non puoi rimanere sul nostro territorio, devi essere rimpatriato". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo.
Ravenna, 18 mar. (Adnkronos) - Manca solo un mese all’avvio della nuova stagione di Mirabilandia! L’appuntamento è fissato per giovedì 17 aprile alle ore 10.30. Il Parco divertimenti più grande d’Italia si prepara a un 2025 imperdibile con delle incredibili novità. Grande attesa per Nickelodeon Land, la nuova area di ben 25.000 mq dedicata alle famiglie con bambini e giovani adulti, dove divertirsi in compagnia di SpongeBob, Patrick, le Tartarughe Ninja, Dora e la Paw Patrol. All’interno dell’area troveranno posto 10 attrazioni, 3 punti ristoro a tema, 2 aree meet&greet e uno shop tematizzato. I fan di Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo saliranno a bordo del nuovo coaster per famiglie Cowabunga Carts per un’avventura adrenalinica in compagnia delle Tartarughe Ninja. Gli appassionati di viaggi troveranno una foresta pluviale da scoprire insieme all’amata esploratrice Dora e il suo Dora’s Train Adventure, con una colonna sonora che farà cantare, battere le mani e sorridere tutti insieme. Un’esperienza indimenticabile sarà anche il Boots’ Balloons per salire in alto, molto in alto, in una mongolfiera.
Gli amici di SpongeBob e Patrick troveranno i loro personaggi preferiti a Splish Splat per un’esperienza rinfrescante, nelle stanze della casa di SpongeBob and Friends oppure a Jellyfish Jam per volare in alto e inseguire le meduse giganti. Per perdere la testa ad alta velocità, immancabile una corsa sul Bikini Bottom Express. I cuccioli Paw Patrol saranno i padroni di casa della famosa torre di controllo a Paw Patrol Adventure Bay con la versione in miniatura dei loro veicoli. Cinture allacciate e grande azione per il coaster Paw Patrol To The Rescue e Rubble’s Rapids per un’avventura acquatica. Uniche le atmosfere di Adventure Bay Carousel per un giro insieme agli amici a 4 zampe di Nickelodeon. Ma le novità non finiscono qui! La nuova stagione avrà anche un palinsesto degli show completamente rinnovato. Sul palco del Pepsi Theatre andrà in scena un’attualissima versione di Pinocchio: un musical con musica dal vivo che vede protagonista il burattino di legno trasformato in un robot umanoide da alcuni scienziati visionari. In Piazza della Fama si alterneranno i sogni di Usnavi, un giovane carismatico pieno di talento, in New York Dreams, e le favole ricche di personaggi di fantasia dello spettacolo C'era Una Volta. Ritmo, energia e avventure preistoriche si sentiranno a Dino DJ nell’area Dinoland del Parco. Nella Far West Valley sarà John e il suo solitario viaggio nelle aride frontiere al centro dello show Wild West Cowboy.
All’apertura dei cancelli, nella Baia dei Pirati, ad accogliere i visitatori ci saranno gli attori-ballerini di Action! – Welcome Show per un benvenuto davvero movimentato. La stunt arena ospiterà l’imperdibile Hot Wheels City-La nuova sfida, il più acclamato stunt show d'Europa, con il loop mobile più alto (15 metri di altezza) mai eseguito prima in un parco divertimenti. Un appuntamento che dopo oltre 20 anni continua ad attrarre il pubblico di tutte le età. Per le vie del Parco si incontrerà la Nickelodeon Parade con tutti i personaggi più amati dai bambini. Esibizioni, canti e balli andranno in scena al Teatro Nickelodeon con Let’s Party per delle vere e proprie feste in cui divertirsi tutti insieme. Tanti i momenti Meet&Greet per foto ricordo da portare a casa. Per i visitatori in cerca di adrenalina da Guinness dei primati, sempre a disposizione le amatissime attrazioni come iSpeed, Katun e Divertical. “Ormai ci siamo, la stagione 2025 sta per partire e noi siamo particolarmente entusiasti di presentare Nickelodeon Land, una novità assoluta per l’Italia, commenta Sabrina Mangia, Managing Director di Mirabilandia. L’accordo con Paramount non è solo un nuovo fiore all’occhiello per il nostro Parco, ma anche un grande valore aggiunto per il territorio e per l’industria del turismo italiana”. La stagione 2025 di Mirabilandia prenderà il via giovedì 17 aprile e si concluderà domenica 2 novembre.