Altroconsumo chiede alla Apple un risarcimento di 60 milioni di euro per la sostituzione della batteria di oltre 1 milione di smartphone, venduti tra il 2014 e il 2016, prevedendo un rimborso circa 60 euro a consumatore. La class action contro il colosso americano si svolgerà davanti al Tribunale di Milano ed è portata avanti “per tutti tutti i consumatori italiani ingannati dalle pratiche di obsolescenza programmata riconosciute anche dalle autorità italiane”, come comunica l’organizzazione in una nota, precisando che interesserà “i proprietari di iPhone 6, 6 Plus, 6S e 6S Plus”. Tutti prodotti che “corrispondono a oltre 1 milione di unità vendute in Italia fra il 2014 e il 2020”.
La battaglia dell’associazione a difesa dei consumatori contro il colosso americano inizia nel 2014, quando Altroconsumo, si legge in una nota: “Raccoglie numerosi casi di consumatori, che riscontravano problemi a livello di performance dei propri smartphone, dopo aver acconsentito all’aggiornamento obbligatorio del software”. Dopo di che, a seguito delle segnalazioni inviate all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, “nel 2018 il colosso californiano ha ricevuto una sanzione di 10 milioni euro per pratiche commerciali scorrette e aggressive”.
Successivamente, nel maggio del 2020 il Tar del Lazio ha respinto il ricorso effettuato da Apple, confermando che “la società di Cupertino ha rilasciato gli aggiornamenti del firmware iOS 10 e 10.1.2 per gli iPhone 6/6Plus/6s/6sPlus, senza offrire ai consumatori informazioni adeguate e complete in merito all’incisiva riduzione delle performance dei dispositivi”. Per limitare i danni, Apple ha quindi avviato una campagna promozionale di sostituzione della batteria a prezzo ridotto, “un intervento che – secondo Altroconsumo – non corrisponde tuttavia a un equo risarcimento dei consumatori italiani danneggiati”.
Negli Usa, grazie a una class action, i consumatori americani sono riusciti a ottenere 500 milioni di dollari dalla big tech della Silicon Valley. Poche settimane fa, inoltre, Apple ha accettato di pagare 113 milioni di dollari per porre fine alle accuse di 33 stati americani e del Distretto di Columbia, per aver agito in modo ingannevole, aver danneggiato i modelli di iPhone 6 e indotto gli utenti ad acquistare nuovi dispositivi. “Anche i consumatori europei meritano giustizia e per questo motivo Euroconsumers ha deciso di dare il via ad una class action per ottenere il giusto risarcimento anche in Italia, Belgio, Spagna e Portogallo. La causa di Altroconsumo si aggiunge alle due già avviate nel dicembre 2020, da parte dei membri di Euroconsumers Test-Achats in Belgio e Ocu in Spagna, a cui seguirà anche Deco in Portogallo” si legge nella nota dell’associazione.