Anche la Germania scivola sulla buccia Recovery plan. Secondo quanto riferisce il quotidiano tedesco Handelsblatt citando fonti vicino al governo di Berlino, la Commissione Ue ritiene che il piano messo a punto dal governo di Angela Merkel, sia carente sul fronte delle riforme e andrebbe quindi migliorato. Lo stesso appunto che nei giorni scorsi è stato informalmente avanzato nei confronti di Roma.

In particolare Bruxelles chiede che il governo metta mano alla riforma delle pensioni: “Mancano misure ampie e generali per il migliorare il sistema pensionistico”, si legge nelle più recenti raccomandazioni. Inoltre Bruxelles chiede l’apertura di professioni regolamentate come l’artigianato o gli architetti. “Alla Germania manca quel fervore per le riforme che chiede agli altri Paesi“, commenta in modo ironico il quotidiano. Il Recovery Fund prevede per la Germania circa 25,6 miliardi a fondo perduto. Meno di un terzo rispetto agli 80 miliardi assicurati sotto questa forma all’Italia.

Venerdì scorso Bruxelles ha diffuso un documento per indicare in modo più puntuale linee guida e criteri per mettere a punto i piani di rilancio con indicazioni generali e specifiche per i singoli paesi. Le indicazioni per gli Stati riprendono sostanzialmente quelle che sono le raccomandazioni già definite in passato dalla Commissione Ue. Per l’Italia campeggiano la riforma della P.A. e la velocizzazione della giustizia. Se i requisiti non vengono soddisfatti l’erogazione dei fondi si blocca. L’Unione europea è pronta a stanziare oltre 700 milioni di euro per dar vita ad una struttura tecnica in grado si aiutare i paesi nella messa a punto e nella implementazione dei rispettivi piani.

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