“Per me ogni giorno è il Giorno della Memoria. È quotidiano, come il pane”, così la scrittrice Edith Bruck testimone della Shoah ungherese a pochi giorni dalla Giornata della memoria, che si celebra il 27 gennaio. Bruck sottolinea che nella sua vita pensa di aver “cambiato molte persone” e di aver “fatto molto per i giovani”. “Per loro – insiste – a me non può succedere più molto. Ma io ho paura per loro perché non vedo roseo il futuro”. Presentando il suo ultimo libro, “Il pane perduto”, una testimonianza definitiva di chi ha vissuto in prima persona gli orrori del Nazismo e della Shoah, Bruck parla anche di cosa voglia dire, per lei, essere credente: “Per me il credo è non fare distinzione tra esseri umani ed essere umani, è essere profondamenti onesti e comportarsi moralmente bene”.
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