Studenti, sindacati e associazioni e sigle sotto l’insegna di ‘Priorità alla scuola‘ sono tornati a manifestare sotto il ministero dell’Istruzione a Roma per rivendicare maggiori sforzi sulla mobilità, oltre che per garantire sicurezza e tracciamento, a una settimana dal rientro in classe nel Lazio, seppur a turni. Il motivo? Nel giorno in cui altri 300mila studenti delle superiori di Umbria, Liguria, Marche e Lombardia sono tornati in Aula (mentre in altre aree del Paese c’è ancora chi aspetta per il rientro, ndr), i problemi restano: “Qualcosa è stato fatto, ma non è ancora abbastanza“, spiegano dalla Rete degli studenti medi, l’associazione sindacale che ha anche realizzato un sondaggio secondo il quale è emerso come “l’87,9% degli studenti delle scuole superiori consideri inadeguato il piano trasporti“, bocciando pure connessioni instabili e scaglionamenti di entrate e uscite. “L’insoddisfazione è tanta, ma stiamo lavorando per risolvere questi problemi, tornare in Dad non è la soluzione“, c’è chi rivendica. Altri considerano invece prioritaria la questione tracciamento, auspicando anche la futura obbligatorietà vaccinale per chi lavora negli istituti scolastici: “Per garantire la piena sicurezza credo necessario che tutto il personale sia vaccinato”, sottolinea una studentessa. L’appello, poi, è che si lavori per eliminare le classi troppo affollato: “Non è solo un problema sanitario, in troppi non c’è possibilità di avere un’istruzione di qualità. Questa pandemia l’ha dimostrato: la nostra scuola così non funziona, serve una svolta”