L’ex presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, Pd, è stata rinviata a giudizio dal gup di Perugia per associazione per delinquere in relazione ai presunti concorsi pilotati all’ospedale di Perugia. Dovranno affrontare il dibattimento anche l’ex assessore regionale alla Sanità Luca Barberini e l’ex sottosegretario e segretario umbro del Partito Democratico Gianpiero Bocci, entrambi finiti agli arresti quando deflagrò l’inchiesta. A processo con loro l’ex direttore generale dell’Azienda ospedaliera Emilio Duca e quello amministrativo Maurizio Valorosi. La prima udienza è stata fissata per il 16 marzo.
Secondo la ricostruzione accusatoria, Marini e gli altri indagati si erano associati al fine di commettere una serie di delitti contro la pubblica amministrazione “finalizzati alla manipolazione sistematica dei concorsi pubblici banditi dall’Azienda ospedaliera di Perugia e dall’Usl Umbria 1″ per “garantire la vittoria o il posizionamento ‘utile’ in graduatoria dei candidati ‘determinati dagli stessi associati'”. In particolare Marini, Barberini e Bocci – sempre secondo i pm – “creavano una vera e propria rete di sistema attraverso cui condizionavano gran parte dei concorsi pubblici” gestiti dall’Asl di Perugia e da altre aziende sanitarie umbre.
Non solo: “Impartivano le direttive attraverso i vertici aziendali di nomina politica, affinché i concorsi pubblici venissero manipolati a favore dei candidati indicati da loro stessi”. Fatti che secondo l’accusa sarebbero avvenuti dagli inizi del 2018 a metà dell’aprile 2019. L’inchiesta che portò tra l’altro alle dimissioni dell’allora presidente Marini, in un primo momento ‘salvata’ dal partito, e alle elezioni anticipate per la Regione Umbria. “Affronteremo il processo fiduciosi di poter dimostrare l’innocenza della mia assistita”, ha detto il suo difensore, l’avvocato Nicola Pepe.
Tutti gli indagati hanno sostenuto la correttezza del loro operato. Diversi i singoli episodi legati ai vari concorsi contestati a oltre una trentina d’indagati coinvolti nell’udienza preliminare e per alcuni il gup ha disposto il proscioglimento, mentre per gli altri il rinvio a giudizio. “Le accuse nei confronti di Duca – ha detto all’ANSA il suo difensore, l’avvocato Francesco Falcinelli – sono state ridimensionate. Per diversi degli episodi contestati d’è stato il proscioglimento nel merito e le altre sono poche e marginali. Siamo fiduciosi”.