I ritardi nelle consegne da parte di Pfizer hanno quasi bloccato la somministrazione delle prime dosi: le Regioni hanno dovuto garantirsi scorte a sufficienza proprio per i richiami. La Fondazione Gimbe, sulla base dei dati aggiornati al 25 gennaio, ha calcolato qual è la percentuale di popolazione vaccinata con entrambe le dosi. A livello nazionale è lo 0,17%
In Italia ci sono 195.350 persone vaccinate contro il coronavirus. Stando ai dati aggiornati alle ore 16 del 26 gennaio, è questo il numero di cittadini che ha ricevuto anche la seconda dose. Gli ormai noti ritardi nelle consegne da parte di Pfizer hanno di fatto bloccato le iniezioni delle prime dosi, posticipando l’inizio della campagna per gli over 80, proprio per consentire di accumulare una scorta di fiale sufficienti a effettuare tutti i richiami, da somministrare 21 giorni dopo la prima dose, con uno scarto massimo di 48 ore. Ieri, 25 gennaio, sono state vaccinate con la seconda dose 61mila persone, contro poco meno di 4mila prime dosi utilizzate.
La Fondazione Gimbe, sulla base dei dati forniti dal ministero della Salute, ha calcolato qual è la percentuale di popolazione vaccinata con entrambe le dosi. In attesa del consueto monitoraggio settimanale, il presidente Nino Cartabellotta ha anticipato su Twitter l’elaborazione grafica aggiornata al 25 gennaio. Come si vede, a livello nazionale la percentuale di persone immunizzate è lo 0,17%. Tra le Regioni, la prima è il Lazio con lo 0,40% della popolazione vaccinata con entrambe le dosi. Precede la Provincia autonoma di Trento (0.32%), poi Piemonte (0,29%), Basilicata (0,28%), Toscana (0,28%), Veneto (0,25%), Friuli Venezia Giulia (0,21%), Provincia autonoma di Bolzano (0,19%), Campania (0,18%), tutte sopra la media nazionale. La Lombardia ha solo lo 0,03% della popolazione vaccinata con la seconda dose. Fanalino di coda la Calabria.
Si tratta ovviamente di numeri ancora poco indicativi, perché il numero di richiami effettuati è ancora molto basso e dipende da quante persone avevano ricevuto la prima dose già a cavallo tra fine anno e l’inizio di gennaio. Con la fine di questa settimana, già si potranno fare delle prime stime: all’8 gennaio scorso, infatti, erano 514mila le prime dosi somministrate. Significa che entro venerdì 29 gennaio (o al massimo domenica 31, vista la tolleranza di due giorni) devono esserci almeno 514mila persone vaccinate. Al momento la campagna dei richiami sembra essere in recupero rispetto al ritardo accumulato per via dei disagi di Pfizer. Infatti, il 5 gennaio scorso erano state effettuate 266mila vaccinazioni. Significa che bastano circa 70mila richiami da fare entro giovedì per non superare il limite dei 23 giorni. Al pomeriggio del 26 gennaio le scorte in possesso delle Regioni sono ampiamente sufficienti: avanzano ancora 362mila dosi.
Ultimo aggiornamento alle ore 19.00 del 26/01