Vivo è un’azienda da poco giunta sul territorio italiano ma decisamente molto conosciuta in altri mercati, come per esempio quello cinese. Come hanno fatto altri brand prima di questo, OPPO e Xiaomi per citarne un paio, ha deciso di allargare i propri orizzonti raggiungendo alcuni mercati internazionali, sbarcando di conseguenza anche nel nostro Paese.

Vivo Y70 è l’interessante smartphone di fascia medio-bassa con cui l’azienda si è presentata in Italia accompagnando il top di gamma Vivo X51 5G e l’economico Vivo Y20s che abbiamo già recensito. Per contenere il prezzo e rendersi attraente ad una fetta di pubblico maggiore sono stati fatti i giusti compromessi?

Design

Vivo Y70 non vincerà di certo il premio come smartphone più originale dell’anno ma è indubbio che l’azienda abbia comunque posto enfasi sul design. Nell’angolo superiore destro della parte posteriore spicca il modulo fotografico rettangolare di colore nero, il quale contrasta con la bellissima scocca color azzurro della versione Oxygen Blue da noi ricevuta in prova. Tale scocca è realizzata in policarbonato opaco e questo permette a Vivo Y70 di non riempirsi di impronte come molti altri dispositivi sul mercato.

Come il retro, anche le cornici argentate che circondano il telefono sono di plastica, tuttavia il feeling in mano e la costruzione sono ottimi. Non sono visibili strani spazi dovuti all’assemblaggio poco curato delle parti o scricchiolii di sorta. Inoltre, il fatto che il retro dello smartphone sia di plastica aiuterà molti utenti a dormire sonni più tranquilli, allontanando il pericolo di danneggiare lo smartphone in seguito ad una caduta accidentale o a una botta.

Il profilo sottile del telefono potrebbe risultare forse fastidioso nonostante le linee stondate, tuttavia la cover trasparente inclusa nella confezione di vendita ne migliora l’ergonomia mentre allo stesso tempo protegge il vostro acquisto.

Quando si utilizza lo smartphone, però, non lo si guarda dal retro. La parte frontale presenta un design che ormai potremmo definire classico visto che è stato utilizzato da moltissimi produttori su un’infinità di dispositivi diversi. Le cornici che circondano il display sono notevoli ma non fastidiose. Nella parte bassa è presente il cosiddetto “chin”, una cornice leggermente più ampia, mentre nella parte alta è visibile un notch che si estende all’interno del display per ospitare la fotocamera frontale.

Il display da 6,44 pollici di tipo AMOLED ha una risoluzione di 1080 x 2400 pixel. I colori sono saturi e purtroppo non sono regolabili dalle impostazioni, tuttavia per uno smartphone di questa fascia di prezzo è davvero piacevole. Il refresh rate si ferma a 60 Hz, tuttavia è un qualcosa di cui non si sente davvero la necessità su questo genere di dispositivo.

Il pannello AMOLED ha permesso a Vivo di integrare dietro al display di Y70 un lettore di impronte di tipo ottico. Non è il più veloce del mercato e non è infallibile, tuttavia è abbastanza veloce e preciso da non risultare frustrante o poco pratico. Per concludere, Vivo Y70 viene spedito con preapplicata una pellicola protettiva (non di vetro) che proteggerà lo smartphone dai graffi senza impedire il corretto funzionamento dell’identificazione biometrica.

Dotazione hardware

Uno dei valori aggiunti che Vivo ha cercato di dare a Y70 è sicuramente l’ampio quantitativo di memoria. Oltre ad avere 8 GB di RAM, più che sufficienti per qualsiasi tipo di operazione possiate fare sullo smartphone e che ha garantito un passaggio rapido tra le varie app aperte senza caricamenti extra, Y70 ha a disposizione ben 128 GB di memoria UFS 2.1. Nel caso questa non dovesse essere sufficiente, il produttore ha previsto il supporto ad una scheda di espansione MicroSD, dunque non dovrete preoccuparvi di rischiare di riempire lo spazio disponibile troppo in fretta.

A muovere lo smartphone ci pensa il chip Snapdragon 665 di Qualcomm, dotato di una CPU a otto core divisa in quattro core Kryo 260 Gold a 2,0GHz e altri quattro Kryo 260 Silver a 1,8 GHz. Lo smartphone è in grado di fare ciò che serve, non ha impuntamenti o rallentamenti navigando nell’interfaccia o passando tra le varie app.

La GPU Adreno 610 è più che sufficiente per supportare anche giochi 3D complessi, solo non aspettatevi di poter mantenere i 60 fps in giochi impegnativi quali Genshin Impact o PUBG. Non si tratta di uno smartphone da gaming ma questo non toglie valore al fatto che funzioni senza problema alcuno.

Purtroppo il chip di Qualcomm non supporta la connettività 5G, tuttavia per la fascia di prezzo non è un problema così grave. Il supporto a due SIM in 4G/LTE sarà più che sufficiente per molti. Fortunatamente Vivo non ha deciso di risparmiare sulla presenza del chip NFC, Y70 permette quindi i pagamenti contactless tramite Google Pay.

L’audio viene riprodotto solamente dal piccolo altoparlante posto a lato della porta per la ricarica, la capsula auricolare non è amplificata. Il suono è ok, ma a volumi alti tende a suonare leggermente metallico e manca di bassi. Fortunatamente, oltre al Bluetooth 5.0 per la connessione delle cuffie senza filo, è ancora presente un jack da 3,5 mm.

Interessante vista la categoria di prezzo a cui appartiene il dispositivo è il fatto che Vivo abbia già rilasciato l’aggiornamento ad Android 11, davvero un caso più unico che raro. Al momento lo smartphone si trova sulla patch di sicurezza di dicembre 2020, non il massimo ma non ci si può lamentare più di tanto.

Vivo ha personalizzato l’interfaccia di sistema con la propria skin chiamata Funtouch OS 11. Il risultato è gradevolmente vicino ad Android stock e permette allo smartphone di funzionare senza grossi problemi, ma l’azienda ha comunque voluto effettuare delle piccole aggiunte abbastanza sensate.

Sarebbe stato decisamente preferibile se lo smartphone non arrivasse con TikTok preinstallato, ad ogni modo la lista di applicazioni che troviamo al primo avvio è ridotta all’osso e non c’è traccia di inutili doppioni o bloatware. Ben fatto!

È presente una modalità di gioco (la quale non aiuta moltissimo in realtà), sono state implementate alcune gesture extra e la modalità ad una mano oltre ad una serie di impostazioni di personalizzazione davvero piacevoli. Nel complesso, lato software, il Vivo Y70 mi è davvero piaciuto.

Fotocamera

Vivo Y70 dispone di tre fotocamere posteriori anche se parlando schiettamente ce ne sono due di troppo. Il sensore principale da 48 Mpixel, dotato di autofocus PDAF e lenti con apertura f/1.8, è affiancato da due fotocamere da 2 Mpixel f/2.4 che l’azienda avrebbe potuto tranquillamente risparmiarsi. Una è dedicata agli scatti macro, i cui risultati sono discutibili, mentre l’altra dovrebbe aiutare con l’effetto bokeh, e visti i risultati farne a meno non avrebbe fatto molta differenza.

Gli scatti con la fotocamera da 48 megapixel sono sufficienti per la fascia di prezzo, non siamo di fronte ad un cameraphone ma non si può chiedere di più per la cifra investita. È presente una modalità per gli scatti notturni che aiuta l’elaborazione delle immagini con scarsa luminosità ma, di nuovo, non aspettatevi miracoli. La registrazione video raggiunge il 4K a 30 fps oppure la risoluzione 1080p a 60fps.

La fotocamera frontale da 16 Mpixel f/2.0 supporta la modalità ritratto, gli scatti HDR e la modalità notturna. La registrazione video non supera la risoluzione 1080p ed è bloccata a massimo 30 immagini al secondo. In questo caso i risultati sono forse migliori di quelli che mi sarei aspettato per il prezzo a cui Vivo Y70 viene proposto. Come ha senso che sia, siamo comunque lontani dalla qualità degli smartphone più blasonati.

Autonomia

Vivo Y70 monta al suo interno una batteria da 4100 mAh la quale si è sempre rivelata ottima. Il fatto che lo smartphone utilizzi un display a 60Hz ed una CPU poco energivora ha sicuramente aiutato Vivo ad ottimizzare i consumi per permettere al dispositivo di raggiungere più che tranquillamente il termine di qualsiasi giornata. Spesso sono riuscito persino a portare a conclusione due intere giornate con una singola ricarica, ovviamente utilizzando lo smartphone non troppo intensamente.

Oltre ad un’ottima durata della batteria, ci aggiriamo attorno alle 7-8 ore di schermo acceso in base alle situazioni, Vivo Y70 è anche dotato di un sistema di ricarica degno di nota. L’azienda ha dotato lo smartphone di un sistema di ricarica a 33 W in grado di recuperare il 65% di carica in soli 30 minuti di collegamento con cavo USB Tipo-C. Manca la ricarica wireless ma in questa fascia di prezzo non si può piangerne l’esclusione.

Conclusioni

Nel complesso Vivo Y70 è un dispositivo piacevole da utilizzare e che non presenta gravi lacune che potrebbero minare la sua validità. Vivo ha deciso di concentrarsi su aspetti a cui l’utente medio potrebbe dare maggior valore, come la presenza di un display AMOLED, di 128 GB di memoria espandibile, un design curato, la presenza di un chip NFC, un jack audio da 3,5 mm e una batteria di lunga durata che si ricarica velocemente.

Vivo Y70 è molto vicino all’essere un “best buy”, tuttavia come ogni prodotto non è esente da piccole mancanze. Questi compromessi, come un comparto fotografico appena sufficiente ed un chip non troppo potente, sono stati necessari per il contenimento del prezzo di vendita finale che si aggira ad oggi attorno ai 230 euro su negozi online come eBay.

In Italia viene venduto nei negozi fisici in esclusiva da Euronics e ciò potrebbe renderne più difficile una vasta disponibilità, tuttavia è un prodotto che va tenuto seriamente in considerazione se il budget che si vuole impegnare si aggira attorno a questa fascia di prezzo.

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