La cancelliera tedesca parla di scarsa trasparenza sull'origine e del virus. La presidente della commissione Ue avverte: "La prossima pandemia è dietro l'angolo" e spende parole anche per denunciare l'eccesso di potere oggi concentrato in pochi colossi del web. Nel pomeriggio l'intervento del presidente francese
Seconda giornata del World Economic Forum in versione virtuale. Ieri a tenere banco sono stati gli interventi del presidente cinese Xi Jinping e della presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde. Il primo ha speso parole dure nei confronti degli Stati Uniti rinfacciando a Washington un “arrogante isolazionismo” e chiedendo la rimozione delle barriere doganali. La presidente della Bce ha invece condiviso una nota di ottimismo affermando che la ripresa economica ” è ritardata ma non è deragliata” e aggiungendo di continuare a sperare che possa realizzarsi già nel corso del 2021. In occasione dell’avvio del vertice, Oxfam ha diffuso un’indagine sull’evoluzione delle diseguaglianze. Ne emerge, tra l’altro, che se per i ricchi la pandemia è già un ricordo, ai poveri serviranno almeno 10 anni per riprendersi economicamente. Oggi sono in agenda gli interventi della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, della cancelliera tedesca Angela Merkel, del presidente francese Emmanuel Macron.
Nel suo discorso la cancelliera Merkel che ha esordito con una considerazione: “La pandemia ha fatto emergere le nostre vulnerabilità, ci ha dimostrato quanto siamo interdipendenti e ricordato che facciamo parte di un habitat naturale”. Poi una stoccata alla Cina: “Sull’origine del virus è mancata trasparenza. È l’ora del multilateralismo e il G20 ha un ruolo centrale da svolgere”. “I vaccini, anche se ancora non in quantità sufficiente, sono promettenti” e rappresentano “una strada fuori dalla pandemia, che però non sarà breve come molti di noi avevano sperato”, ha continuato Merkel auspicando che la distribuzione del farmaco avvenga su basi di equità.
“Usciremo dalla crisi legata al coronavirus in modo più forte e rapido con un’economia che tenga in considerazione la lotta alle disuguaglianze”: questo il messaggio lanciato poco fa dal presidente francese, Emmanuel Macron. Per il capo dell’Eliseo, oggi più che mai bisogna rimettere “al centro” dell’economia capitalistica le “disuguaglianze”, a cominciare da quelle sociali, geografiche e climatiche. Il capitalismo vecchio stile non funziona più, ha spiegato Macron. “Abbiamo bisogno di un multilateralismo efficace”, e “ora abbiamo un nuovo socio nordamericano per ottenerlo”, ha detto il presidente francese commentando l’arrivo del nuovo governo Biden.
In mattinata l’intervento di Ursula von der Leyen, che ha affermato “Dobbiamo imparare da questa crisi cambiando il modo in cui conduciamo le nostre vite e facciamo business” e di fronte al cambiamento climatico “dobbiamo agire ora” sottolineando il legame fra le sfide sul piano ecologico e le pandemie e rivendicando l’importanza del green deal europeo: “la prossima pandemia è dietro l’angolo”. L’Unione europea intende quindi lanciare un “programma di bio-difesa” per affrontare questa minaccia.
L’Ue “ha investito miliardi per contribuire allo sviluppo dei primi vaccini contro il Covid-19. Per creare un vero bene comune globale. E ora, le compagnie devono fare la loro parte. Devono onorare i loro impegni”, ha detto ancora la presidente della Commissione europea spiegando che “E’ per questo che creeremo un meccanismo di trasparenza sulle esportazioni dei vaccini. L’Europa è determinata a contribuire, ma fa sul serio“.
“Dobbiamo contenere il potere immenso delle grandi compagnie digitali. Significa che ciò che è illegale offline dev’esserlo anche online. Vogliamo che le piattaforme digitali siano trasparenti sugli algoritmi e sia definita chiaramente la loro responsabilità su come selezionano e diffondono contenuti”, ha aggiunto la presidente della Commissione europea. Ieri il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire ha prospettato la possibilità di un via libera alla web tax già nel 2021.