Ambiente & Veleni

Brusco canta contro il riscaldamento globale: l’inedito del “guru” del reggae italiano che chiede di aderire alla campagna “Stop global warming”

Nei giorni scorsi la popstar Elisa si era schierata al fianco di Stopglobalwarming.eu, e dunque contro il riscaldamento globale, diffondendo in rete un testo inedito di 30 secondi, che suonava come una chiamata alle armi ai suoi fan. La richiesta riguardava il sostegno della ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) promossa da Marco Cappato, attivista politico che sul tema della sostenibilità è attivo a livello internazionale in una sfida contro il tempo a favore del pianeta. Infatti, come da prassi, al raggiungimento del milione di adesioni, la Commissione europea sarà obbligata a discutere la proposta di fissare di un prezzo minimo alle emissioni di CO2 in Europa, stabilendo un prezzo, una tassa, sulle emissioni in modo da disincentivarle sempre più.

Fra i primi a raccogliere l’appello di Elisa è stato uno dei pionieri del reggae in Italia, fra i responsabili dell’evoluzione del genere giamaicano nel nostro paese. Giovanni Miraldi in arte Brusco, tra l’altro in questi giorni protagonista in radio e sulle piattaforme digitali con “Isola di plastica, una canzone di amore dedicata a Madre Natura, sempre più minacciata dall’umanità”. Prima di loro altri protagonisti del mondo della cultura e dello spettacolo si sono già uniti alla maratona per l’ambiente. Da Oliviero a Toscani al climatologo Mercalli e artisti come Salvatores, Antonacci, Muccino, Kasia Smutniak, Pif, Fedez, Gelisio, Maionchi, Covatta, Zilli, Marcorè, Cammariere, Oldani, Innocenzi, Capotondi, Arisa e Pardo. Stopglobalwarming.eu è attualmente l’unica iniziativa formale in grado di obbligare l’Unione Europea alla discussione di una proposta ispirata da 27 premi Nobel. Tassare le emissioni Co2 e con le risorse ricavate, si potrebbe incentivare il risparmio energetico, promuovere le energie rinnovabili (oggi meno competitive a causa del crollo, in seguito alla pandemia, del prezzo delle energie fossili) e ridurre le tasse sui redditi più bassi. L’iniziativa terminerà il 22 aprile (termine appena prorogato dall’UE, proprio in occasione della giornata mondiale della Terra.