The Conte Show è al momento sospeso e spero finito per sempre. Il regista di questo reality, Rocco Casalino, ha trasformato la narrazione del governo Conte in un vero spettacolo televisivo simile al film The Truman Show. Casalino, dalla sua cupola dorata a Palazzo Chigi, ha fatto vedere agli italiani un finto premier e una realtà falsata. Addormentati partiti, 5Stelle e Pd, appiattiti e rispettosi del copione diretto da Casalino, novello Christof del The Conte Show.

Basta ricordarsi il film per capire e vedere le analogie pericolose.

In questi due anni e mezzo di governo, a mio parere, Casalino non ha fatto altro che gestire l’informazione in maniera patinata e filtrata. E lo ha fatto anche ieri prima che il presidente del Consiglio andasse al Colle a dimettersi. Un video da trasmettere su Facebook per autocelebrarsi.

Ma attenzione: in questo caso Conte non è il protagonista del film. Conte è una comparsa del film, un attore, il falso amico di Truman, un falso premier. Perché la domanda è: che idee politiche ha Conte? Impossibile rispondere realmente. Conte ha dimostrato, da buon avvocato, di vestire i panni dei propri clienti: quelli del populismo e del sovranismo, senza alcuna difficoltà, ossia Salvini e Di Maio. Revocato il mandato da parte di Salvini, Conte ha tranquillamente vestito i panni opposti dell’europeista convinto.

Insomma, Conte era il miglior esempio di finto premier che Casalino potesse avere fra le sue mani. Badate bene: avete mai sentito Conte parlare in prima persona di ideologie politiche proprie? Di convinzioni e progetti da sviluppare? Nulla di reale, solo finzione ai fini televisivi. La pandemia poi purtroppo ha fatto il resto.

In una situazione del genere la privazione delle libertà personali ha influito notevolmente sulla nostra psiche e sulla nostra vita sociale. La gestione televisiva di Casalino e delle decisioni del governo, o meglio di Conte, sono state secondo copione sempre più preoccupanti. Abbiamo assistito a conferenze stampa annunciate come film di prima serata. Hanno obbligato le persone a seguire le novità sulla propria libertà personale con spasmodica ansia crescente. Si è generata anche una specie di sindrome di Stoccolma. Il tutto senza avere risposte concrete ai veri problemi del Paese.

In tutto questo racconto televisivo però, il regista Casalino non aveva fatto i conti con il vero protagonista del reality, ossia Matteo Renzi. Mentre il pubblico è completamente assuefatto alla finta realtà e i figuranti seguono il copione della finta realtà, Truman si accorge che qualcosa non va. Ed allora che succede? Per evitare che Truman continui ad indagare e cercare la realtà il regista spinge le comparse e gli attori ad andargli contro.

E guardate un po’: cosa ha fatto in questi mesi Casalino contro Renzi? Da quando Renzi ha iniziato a sollevare i veri problemi della gestione della pandemia e di tutte le azioni sbagliate e non fatte dal governo Conte cosa è successo? I figuranti del sistema Casalino hanno iniziato a screditare in tutti i modi Renzi e Italia Viva. Niente argomentazioni nel merito ma solo denigrazione volgare.

Ed è evidente che Casalino abbia perso la testa spingendosi sempre più in maniera spudorata alla ricerca di senatori da acquisire.

E’ francamente spaventoso il paragone fra quello che sta accadendo veramente e il film che ho richiamato: hanno imposto un sistema di finzione generale che ha assuefatto anche molti cittadini. Ma pian piano che Renzi, il vero Truman (vero uomo), si sta avvicinando alla porta della verità anche il pubblico inizia a porsi delle domande. Ma chi è Conte? Quali idee rappresenta? Quale reali proposte ha fatto? quali soluzioni vere ha prodotto? Perché questo attaccamento alla poltrona? Perché crede di essere insostituibile? Che fine ha fatto il Pd dalla vocazione maggioritaria

Nulla, solo finzione.

Ora Casalino vorrebbe cercare di salvare il suo attore-premier facendogli vestire i nuovi panni di europeista che vuole una legge elettorale proporzionale. Il Pd completamente succube di questa finzione si è accomodato fra le comparse. Imbarazzanti e soprattutto privi di un briciolo di coraggio. Vedere e ascoltare alcuni vecchi renziani parlare di Conte come il Messia fa capire che è evidente che si tratta di lavaggio di cervello.

Ma ormai siamo alla porta. Renzi ha fatto vedere al pubblico la finzione.

E per concludere con una citazione del film: “Casomai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buona sera e buona notte”.

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