Due ragazze sono state ammazzate barbaramente e volontariamente dai genitori come fosse un “rito” sacro. Il delitto compiuto da una coppia di mezza età è avvenuto in India, nello stato dell’Andhar Pradesh
Uccidono le figlie per dimostrare che sarebbero resuscitate. Avete letto bene: due ragazze sono state ammazzate barbaramente e volontariamente dai genitori come fosse un “rito” sacro. Il delitto compiuto da una coppia di mezza età è avvenuto in India, nello stato dell’Andhar Pradesh. Secondo The Times of Indi,a Purushotham Naidu e sua moglie Padmaja hanno picchiato a randellate e poi accoltellato le figlie 27enne Alekya e la 22enne Sai Divya. I due credevano fermamente che stesse per finire il periodo dello Kali Yuga, periodo che nelle sacre scritture induiste corrisponde ad un’età oscura.
L’uccisione sarebbe quindi stata propedeutica alla dimostrazione che le figlie sarebbero “rinate”, all’alba della Satya Yuga, dopo la morte. L’uomo, un chimico di un importante industria indiana, e la madre, un’insegnante si una scuola privata, in un evidente stato di alterazione psichica hanno fatto resistenza all’arresto, sottolineando agli agenti che sarebbe bastato lo scoccare della mezzanotte per vedere tornare in vita le figlie.