“Le parole, specialmente se sono di odio, non restano a lungo senza conseguenze“. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel Giorno della Memoria, ricordando come “nei salotti di tante parti d’Europa, a cavallo tra ‘800 e ‘900, si conversava con inaccettabile civetteria di gerarchia razziale e di superiorità ariana, forse nessuno avrebbe pensato che si sarebbe poi arrivati un giorno a quella che fu crudelmente chiamata la ‘soluzione finale, ai campi di sterminio, ai forni crematori”. Quelle idee e “quei pensieri grotteschi – ha aggiunto il Capo dello Stato – nutriti di secoli di pregiudizi contro gli ebrei, rappresentarono il brodo di cultura nel quale nacque e si riprodusse il germe del totalitarismo razzista”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione