Uccisa a 15 anni da una coetanea con le immagini dell’omicidio che finiscono sui social. È accaduto a Lake Charles in Louisiana. Come riportano i giornali locali quattro ragazze (una di 14 anni, due di 13 e una di 12) avrebbero inscenato una rissa in un cinema contro l’ignara 15enne e poi avrebbero concluso il loro assalto dentro ad una succursale di Walmart dove hanno accoltellato la povera vittima filmando oltretutto le varie fasi dell’assassinio. Le ragazze sono state tutte arrestate, mentre sarebbe una delle due 13enni ad essere accusata di omicidio e le altre di complicità.
Di questo episodio di violenza se ne parla molto sui giornali statunitensi soprattutto perché lo sceriffo della contea, Tony Mancuso, ha spiegato che video, foto e commenti sui social erano “inquietanti”. In pratica non ci sarebbe stato rimorso delle colpevoli anzi l’omicidio è stato esibito con tanto di follower plaudenti. “Non è un problema di background socio-culturale o razziale, chi commette questi reati tra minorenni proviene da ogni tipo di ambiente. Il problema, invece, è l’accesso dei ragazzini alle armi”. Mancuso ha continuato perplesso ricordando sempre nella sua contea gli omicidi compiuti la scorsa estate e lo scorso autunno di un 11enne (che ha ucciso un 39enne) e un 12enne che ha ucciso un suo coetaneo.
“Questa non è una questione di ordine pubblico e riguardante la polizia, questa è una questione che riguarda le famiglie. I genitori e i nonni devono imparare a capire cosa succede nelle vite dei loro figli e tener d’occhio cosa pubblicano sui social media. Lo sceriffo ha poi concluso ricordando che diversi tutori dell’ordine incontreranno i proprietari di diverse armerie della contea per invitarli a non vendere più armi ai minorenni, e che per i minori di 17 anni è da oggi in vigore un coprifuoco che va dalle 11 di sera alle 5 del mattino.