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Recovery, la fake news di Salvini a La7: “È stato già bocciato dall’Europa”. Floris: “Ma non è vero”

Botta e risposta in più atti a “Dimartedì” (La7) tra il leader della Lega, Matteo Salvini, e il conduttore della trasmissione Giovanni Floris. La prima occasione di battibecco si registra quando il giornalista gli annuncia la formazione di un nuovo gruppo di responsabili al Senato, quello degli “Europeisti Maie-Centro Democratico”. Salvini li definisce “complici, poltronari, arrivisti”.
Floris però gli ricorda il caso della senatrice Alessandra Riccardi, passata dal M5s alla Lega lo scorso 24 giugno 2020, e il commento entusiastico del capo del Carroccio, che però ribatte: “Loro però passavano dalla maggioranza all’opposizione. Quando uno molla il governo per passare all’opposizione, sicuramente non gli è stato promesso nulla”.
Il conduttore commenta che non è vero, ma il senatore leghista cambia discorso: “Ragazzi, io domani alle 11.30 sono davanti all’Agenzia delle Entrate di Roma, perché c’è il problema delle cartelle esattoriali”.

Nuovo scontro tra Floris e il suo ospite sul tema del Recovery Fund. Salvini mostra la bozza elaborata dalla Lega, ma il giornalista osserva: “Il Recovery Plan è già passato”.
E’ stato bocciato dall’Europa“, afferma Salvini.
“Ma no, non è stato bocciato”, replica Floris.
“Lei chiami qualunque corrispondente a Bruxelles o a Berlino – controbatte Salvini – e le dirà che quello che ha mandato Conte è un piano ridicolo“.
Il presidente del Parlamento Europeo ha detto di stare attaccati a questo piano“, commenta il giornalista.
“Il presidente del Parlamento Europeo è del Pd“, risponde il leader della Lega.
“Ho capito, ma esistono pure loro, mica il piano è stato bocciato”, ironizza Floris.
Salvini, infine, dà la sua ricetta, anche in questo caso dando per scontati “tassi più convenienti se ci si rivolgesse al mercato”, ma senza alcun riscontro: “Questi 209 miliardi sono per due terzi a prestito e dobbiamo restituirli entro il 2056, per un terzo sono a fondo perduto. Io i soldi a prestito non li userei, perché li posso tranquillamente chiedere al mercato a tassi più convenienti, senza impegnare i miei figli. Noi abbiamo messo giù una bozza in cui proponiamo una serie di cose utili da fare coi soldi a fondo perduto”.