In Portogallo record di decessi giornalieri. Il premier Costa: "La situazione non è brutta, è terribile”. Nel Regno Unito calano ma restano oltre quota mille i morti per Covid, altri 3900 negli Stati Uniti. In Israele, a pesare sui numeri della pandemia, il mancato rispetto delle regole anti-contagio da parte degli ebrei ortodossi
I casi di contagi legati alle varianti del coronavirus – in particolare a quelle inglese e sudafricana – continuano a preoccupare l’Europa, dove i singoli Paesi tentano di arginare la diffusione delle infezioni. La Germania, che nelle ultime 24 ore ha registrato 15.051 contagi e 952 morti, sta lavorando a una misura per bloccare i voli provenienti da Gran Bretagna, Irlanda, Sudafrica, Brasile e Portogallo, i paesi più colpiti dalle mutazioni del Covid-19, sulle quali anche in Francia è allerta massima. Nel Paese, che va verso il terzo lockdown, il numero di casi di varianti – quella britannica è la più frequente – è passato da 500 al giorno all’inizio di gennaio a duemila oggi, motivo per cui il ministro della Salute, Olivier Véran, teme un’ondata epidemica, che attualmente non c’è, più imponente di quanto vissuto finora. “Gli insegnamenti che traiamo dai Paesi in cui queste varianti hanno circolato prima e più forte che da noi sono che possono comportare un’ondata epidemica fortissima, più forte delle precedenti tenendo conto della forte contagiosità di queste varianti“. Difficile anche la situazione in Portogallo, che ha approvato l’estensione del lockdown fino al 14 febbraio e annunciato la chiusura dei confini del Paese con la Spagna per due settimane a partire da venerdì.
Portogallo – Ha registrato un nuovo record di morti giornalieri: 303 in 24 ore. Il numero totale delle vittime dall’inizio della pandemia nel Paese di 10 milioni di abitanti si attesta quindi a 11.608 morti, mentre il governo ha riconosciuto che l’esplosione di casi di coronavirus sta provocando una pressione “gigantesca” sugli ospedali. Il governo ha deciso che limiterà per due settimane i viaggi all’estero dei suoi cittadini mentre il premier Antonio Costa ha dichiarato che il Paese si trova in una “fase terribile” rispetto alla pandemia da coronavirus, ha ricevuto ”pochi aiuti dall’estero”, e “la situazione non è brutta, è terribile”. Con un totale di 668.951 casi di Covid-19 confermato e 11.305 decessi correlati, di cui 293 solo ieri, il Portogallo dovrà affrontare momenti ancora peggiori secondo Costa. “Non ha senso alimentare l’illusione che stiamo affrontando il momento peggiore. È sicuro che il momento peggiore si registrerà tra qualche settimana”, ha detto.
Regno Unito – Calano ma restano oltre quota 1000 i morti giornalieri per Covid in Gran Bretagna, alle prese con le conseguenze dell’aggressività della cosiddetta variante inglese del coronavirus abbattutasi sul Paese nelle settimane scorse. Lo certificano i dati governativi delle ultime 24 ore con altri 1239 decessi contro i 1725 di ieri, fino a un totale ufficiale che sale ora a quasi 105mila (primato europeo in cifra assoluta) dall’inizio della pandemia. I contagi sono invece 28.680, ma su un nuovo record di oltre 771mila test quotidiani e comunque in discesa rispetto ai picchi di più di 60mila casi giornalieri d’un paio di settimane fa; mentre l’effetto lockdown continua a far diminuire gradualmente l’incremento dei ricoveri negli ospedali. Volano infine a quasi 8 milioni le vaccinazioni somministrate sull’isola: con circa 7,5 milioni persone vaccinate con la prima dose (incluso fra l’80 e il 90% di tutti gli ultraottantenni del Paese) e oltre 476mila richiami.
Russia – Sono 19.138 i nuovi casi di coronavirus diagnosticati in Russia nelle ultime 24 ore, 2.897 dei quali nella capitale Mosca. Lo hanno riferito le autorità sanitarie locali, precisando che rispetto a ieri si contano anche 575 vittime in più. Dall’inizio della pandemia in Russia si sono registrati quasi 3,8 milioni di casi e più di 71mila morti.
Israele – Gennaio è stato il peggior mese della pandemia in Israele, con il maggior numero di vittime segnalato nonostante l’imposizione di un terzo lockdown nazionale. Secondo gli ultimi dati forniti dal ministero della Salute, circa il 30% delle morti totali nel paese correlate al coronavirus sono state registrate nel periodo dal 27 dicembre, primo giorno del lockdown, ad oggi. A dicembre, il numero delle vittime era di 3.222, mentre la cifra più recente ne riporta 4.612. Anche rafforzare le misure restrittive in vigore durante il lockdown non è servito ad arginare il numero di decessi. Il 7 gennaio, oltre a bar, ristoranti e centri commerciali già fermi, sono stati chiusi anche scuole e asili, ad eccezione dell’istruzione speciale. Tuttavia, i seminari religiosi nelle aree ultraortodosse hanno ignorato queste disposizioni. Intanto, da quando Israele ha lanciato la più grande campagna di vaccinazione della sua storia, quasi 2.9 milioni di cittadini hanno ricevuto la prima dose del vaccino Pfizer-BioNTech, circa il 30% dei suoi 9,3 milioni di abitanti. Quasi 1.5 milioni di persone hanno ricevuto anche la seconda dose. Il terzo lockdown nazionale dovrebbe terminare il 31 gennaio, ma è previsto un accesso dibattito nel gabinetto del primo ministro Benyamin Netanyahu per discuterne un’ulteriore estensione. Ma l’apertura di molti negozi che vendono articoli non essenziali, e livelli di traffico quasi da pre-lockdown, sembrerebbero indicare un popolo israeliano meno propenso ad accettare nuove restrizioni o un loro prolungamento.
Usa – Gli Stati Uniti hanno registrato ieri 152.478 nuovi casi di coronavirus e ulteriori 3.943 decessi provocati dalla malattia. I nuovi dati portano il bilancio complessivo dei contagi nel Paese a quota 25.598.061 e quello dei morti a quota 429.195. Finora sono state distribuite negli Usa almeno 47.230.950 dosi di vaccini e almeno 24.652.634 dosi sono state somministrate.