“E’ essenziale” che l’Italia usi le risorse del Recovery Fund (fino a circa 200 miliardi di euro tra prestiti e trasferimenti, ndr) “per finanziare progetti di alta qualità che rafforzino le prospettive di crescita, facilitino una transizione verso un futuro verde e digitale e accelerino la riduzione del debito”, lo afferma Vitor Gaspar, il responsabile del Fiscal Monitor del Fondo monetario internazionale. Due giorni fa il Fondo ha quasi dimezzato le stime sulla crescita del Pil italiano nel 2021 passate dal + 5,5 a + 3%. Oggi aggiunge di attendersi per quest’anno un deficit pubblico al 7,5% del Pil e un debito al 159,7% con un leggero rialzo rispetto alle previsioni dello scorso ottobre. “Il debito pubblico italiano è sostenibile, supportato dai bassi tassi di interesse e una prevista ripresa nella crescita”, afferma Vitor Gaspar.
Sull’uso dei fondi europei è intervenuta questa mattina la Banca centrale europea ha pubblicato uno studio dedicato all’uso dei fondi Ue che non riguarda la sola Italia ma tutti i paesi euro. “Un uso ottimale dei fondi del Next Generation Eu è impiegarli in investimenti pubblici produttivi, “in grado di aumentare il prodotto reale dell’Eurozona di circa l’1,5% nel medio termine”. Tuttavia in alcuni Paesi ciò “metterà ala prova la capacità istituzionale di selezionare e realizzare progetti fattibili”. In alternativa, i Paesi possono indirizzare i fondi verso trasferimenti fiscali (come incentivi, riduzioni delle tasse, ecc) ma in questo modo “si rinuncia gli effetti potenziali sul Pil di medio termine” con conseguenze sul debito. Per i Paesi con alto debito e scarsa capacità di mobilizzare investimenti nei tempi richiesti, lo studio conclude che “la seconda migliore opzione è usare i trasferimenti a fondi perduto “per ridurre il debito, o sostituirlo con prestiti a minor interesse”.
Come atteso la Commissione Ue ha deciso oggi di prolungare fino al 31 dicembre 2021 lo schema temporaneo di aiuti di Stato messo in piedi a marzo scorso per sostenere le economie durante la pandemia. Il sostegno continuerà ad avvenire attraverso sovvenzioni dirette, vantaggi fiscali, garanzie statali sui prestiti, prestiti pubblici agevolati alle imprese, come avvenuto finora. “L’impatto del Covid è ancora forte, dobbiamo agire velocemente per gestirlo”, ha detto la vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager.