Prendo spunto da un interessante articolo letto mercoledì che conferma a livello europeo quello che noi abbiamo subito, in particolare in Regione Lombardia con migliaia di morti, per lo squilibrio pubblico privato.

“Nella scorsa decade per rispettare i parametri economici imposti dalla Ue, i 27 sono stati spinti a tagliare la spesa pubblica, tra cui le voci relative alla sanità. Su richiesta delle istituzioni europee, in Italia il numero dei letti per le cure urgenti è calato del 13 per cento tra il 2010 e il 2015. Operando secondo una logica di massimizzazione del profitto, le istituzioni sanitarie private si sono concentrate in servizi con minore rischio e con pazienti paganti”. Disarmante e tante volte da me denunciato.

Ed allora esce perfettamente “sul pezzo” in questi giorni il docufilm Vicolo degli Onesti.

Le mie sei idee per salvare il Sistema Sanitario Nazionale con le testimonianze dirette di tre grandi nomi che inquadrano, ognuno nel proprio ambito, cosa, quanto e perché si potrebbe, anzi si dovrebbe, fare. Proprio in questo momento. Proprio adesso che l’Europa si è accorta quanto sarebbe importante che la sanità sia sempre più pubblica. Finalmente.

E proprio ora l’Italia dovrebbe ergersi a primo attore nella difesa, a cominciare dal sistema lombardo che ha fatto e continua a fare acqua da tutte le parti. A cominciare dalla scelta del nuovo assessore che ha, secondo me, affinità elettive, come la politica sanitaria lombarda di formigoniana memoria, con il privato. Occorre svoltare, per il bene comune.

Signora Moratti, cominci a vedere il trailer ma, la prego, non manchi alla prima: sono venticinque minuti ma può imparare molto. Mi pare un po’ carente in sanità se pensa, come ha detto (correggendo poi il tiro), che i vaccini non devono essere distribuiti per classi di rischio ma per classi di denaro!

Mi scriva se vuole. Posso darle ripetizioni.

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