Giovanni Toti è ottimista e ribadisce che la sua Regione non si ferma. Tuttavia anche Genova (come le altre regioni) ha iniziato a congelare le prime somministrazioni in attesa di poter coprire tutte quelle già fatte e le nuove
“In Liguria la campagna vaccinale, nonostante le riduzioni delle consegne da parte di Pfizer, non si ferma”. Giovanni Toti lo aveva detto il 26 gennaio e lo ha ribadito il 27. Aggiungendo che “se non ci saranno ulteriori ritardi, grazie alla nostra attenta programmazione, il 15 febbraio dovremmo iniziare la vaccinazione degli over 80, dei disabili psichici e delle persone più fragili, mentre a maggio partiranno le somministrazioni agli over 75 anni“, come si legge sulla pagina Facebook del presidente della Liguria.
Tuttavia anche l’oculata regione di Genova si sta fermando e ha iniziato a rimandare a data da destinarsi le somministrazioni delle prime dosi di vaccino. Il motivo è molto semplice: attualmente, i dati sono aggiornati alle 16 del 27 gennaio, la Liguria ha somministrato 41.223 prime dosi e 7.042 richiami. In casa ci sono poi altre 24.061 dosi, che significa che la Regione di Toti al momento è in grado di richiamare tre quarti delle prime dosi. Per arrivare al 100 per cento ne mancano 8.416.
Certo non male rispetto a molte altre regioni d’Italia, ma pur sempre una battuta d’arresto che invita alla prudenza, per la Regione più vecchia d’Europa che pure attende circa 1700 dosi del vaccino Moderna e che con la seconda fase della campagna punta a mettere al sicuro la parte più fragile della popolazione entro l’estate, con tutto ciò che ne consegue. Anche se prima della seconda fase dovrà coprire tutte le Rsa, di cui a metà gennaio aveva vaccinato meno di un quarto della popolazione, lavoratori inclusi, con la somministrazione della sola prima dose.
“Grazie alla pianificazione che abbiamo fatto possiamo con tranquillità assicurare il timing delle seconde dosi, anzi c’è un piccolo avanzo. In alcuni casi è stato necessario rimandare le prime”, spiega Barbara Rebesco responsabile della logistica regionale della campagna. Il messaggio che è arrivato dall’ultima conferenza Stato-Regioni nel finesettimana è che “la cosa fondamentale è che tutte le regioni si muovano con grande responsabilità: se una regione si spinge avanti vaccinando di più, erode le dosi destinate ad altre regioni. E noi come Liguria abbiamo dato indicazione di rispettare il timing sulla seconda dose. Questo significa che in taluni casi la non somministrazione della prima dose perché è fondamentale il rispetto dei tempi di somministrazione della seconda dose”.