Ad aggiudicarsi il rarissimo dipinto, uno dei tre del pittore fiorentino ancora in mani private, è stato un collezionista asiatico la cui identità non è stata resa nota
Sandro Botticelli superstar all’asta “Masters Week” di New York da Sotheby’s: il suo “Giovane che tiene in mano un tondello” è stato aggiudicato per 92,1 milioni di dollari (commissioni comprese). Ad aggiudicarsi il rarissimo dipinto, uno dei tre del pittore fiorentino ancora in mani private, è stato un collezionista asiatico la cui identità non è stata resa nota. Il ritratto faceva parte della collezione del magnate statunitense del cemento Sheldon Solow, che lo aveva acquistato nel 1982 all’asta da Christiès a Londra per 810.000 sterline. Il precedente record per un’opera di Botticelli era di 10,4 milioni di dollari, stabilito dalla cosiddetta “The Rockefeller Madonna”, aggiudicata da Christiès nel gennaio 2013 a New York.
Il record assoluto per un’opera d’arte della categoria “Old Masters” spetta con i suoi 450,3 milioni di dollari al controverso “Salvator Mundi” attribuito a Leonardo da Vinci venduto nel 2017 da Christiès. “Giovane che tiene in mano un tondello” di Botticelli si piazza così al secondo posto, scalzando “Il massacro degli innocenti” di Peter Paul Rubens venduto nel 2002 da Sotheby’s 76,5 milioni di dollari, ora retrocesso sul gradino più basso del podio.
Secondo gli studiosi il dipinto dal prezzo record fu eseguito dal maestro del Rinascimento fiorentino tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 del ‘400, in un periodo in cui Botticelli, il cui vero nome era Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, stava iniziando a concepire le sue esemplari opere allegoriche, tra cui i suoi capolavori “Primavera” e “La nascita di Venere”, oggi custoditi agli Uffizi. “Quest’opera è uno dei ritratti più significativi di qualsiasi periodo mai apparso in un’asta“, ha detto un portavoce di Sotheby’s.
Il dipinto di Botticelli presenta un ritratto a mezzo busto di un nobile modello, che secondo gli studiosi sarebbe stato realizzato a immagine di un membro del ramo cadetto della famiglia fiorentina dei Medici, forse Giovanni di Pierfrancesco, fratello minore di Lorenzo il Popolano. Il giovane aristocratico tiene in mano un tondo raffigurante un santo, ispirato dalle tavole a fondo oro dell’artista senese Bartolommeo Bulgarini. Gli esperti ritengono che il lavoro possa essere stato svolto su commissione.
Il dipinto “Giovane che tiene in mano un tondello” ebbe tra i primi proprietari conosciuti Sir Thomas Wynn, Lord Newborough (1736-1807), che lo custodiva nella sua casa in Toscana. Passò poi ai suoi discendenti e fu acquistato nel 1935 dal commerciante britannico Frank Sabin per 12.000 sterline; nel 1941 fu comprata da Sir Thomas Ralph Merton per 17.000 sterline, i cui eredi lo vendettero nel 1982 all’asta da Christiès a Londra padato da Solow per 810.000 sterline
Nell’ultimo mezzo secolo il dipinto di Botticelli è stato ampiamente esposto. È stato prestato alla National Gallery di Londra (dal 1969 al ’78), al Metropolitan Museum of Art di New York e alla National Gallery of Art di Washington (1990-2013). Più recentemente il ritratto è stato presentato nelle mostre dedicate a Botticelli alla Royal Academy di Londra e alla National Gallery of Art di Washington.