“Next Genration Eu non è un debito che viene accumulato per le prossime generazioni, E’ l’occasione della vita per rendere possibili alcuni miglioramenti e funzionamenti nella nostra società”. Lo ha detto il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, riferendosi ai 750 miliardi di euro mobilitati dall’Unione europea per far fronte all’emergenza sanitaria ed economica. Fino a 209 di questi miliardi sono destinati all’Italia sotto forma di prestiti e trasferimenti. Gentiloni ha sottolineato che il Paese “intero” deve “sfruttare al meglio l’occasione”. Da Bruxelles, ha aggiunto, “faremo la nostra parte” con “molta ambizione”. “Il successo del Next generation Eu è per noi un obiettivo irrinunciabile e può segnare una svolta anche per il futuro del progetto europeo”, ha detto il commissario all’Economia. “Il successo” del piano “dipende in parte significativa anche dal successo italiano perché l’Italia è destinataria di una parte consistente di queste risorse”, ha sottolineato il commissario all’economia.
Gentiloni ha poi aggiunto: “Abbiamo ricevuto da 17-18 Paesi, tra cui l’Italia, le bozze dei loro piani di ripresa e resilienza. Su queste bozze si sta discutendo a livello tecnico. Bisogna lavorare per fare ulteriori progressi sia sulla qualità delle nostre proposte italiane in termini di riforme e sia sulle procedure di attuazione”. E “questo lavoro è cominciato con una base molto positiva da parte delle proposte recentemente trasmesse dal governo italiano e si deve su quella traccia, nelle prossime settimane, continuare a lavorare sul piano tecnico ma continuare anche a lavorare nel confronto con le parti sociali, con tutti i corpi intermedi”. Infatti, ha aggiunto Gentiloni, “la Commissione incoraggia in tutti i Paesi a coinvolgere le diversi parti sociali“. “Nessuno può permettersi di sottovalutare l’impatto sociale di questa crisi economica, dietro i numeri, il Pil, ci sono famiglie, imprese, lavoratori e quindi c’è una risposta da dare ora. Investimenti e lavoro nel piano Next Generation Eu. Un patto tra generazioni per un’economia inclusiva”, ha concluso il commissario
Tuttavia secondo Stefania Tomasini, economista del gruppo di consulenza Prometeia, l’Italia non riuscirà a utilizzare tutte le risorse a sua disposizione. Dei 209 miliardi di euro del Recovery Fund che spetterebbero all’Italia “probabilmente, viste le capacità di spesa e di programmazione delle Pubbliche amministrazioni, ne verrà utilizzata una quota di gran lunga inferiore, circa 120 miliardi di euro”, ha affermato Tomasini intervenuta all’assemblea dei delegati di Legacoop Emilia-Romagna.