Nessun intervento in vista per Papa Francesco. Né per la sciatica, di cui soffre da numerosi anni e che spesso gli procura dolori atroci che lo immobilizzano a letto, né per altri motivi di salute. Bergoglio dovrà semplicemente sottoporsi a una dieta abbastanza rigorosa per perdere una decina di chili e così contribuire ad attenuare la sua sciatalgia cronica. Problema che si è riacutizzato nelle ultime settimane facendogli saltare prima il Te Deum del 31 dicembre e la messa per la solennità di Maria madre di Dio il 1° gennaio, giorno in cui per volontà di San Paolo VI si celebra anche la Giornata mondiale della pace. E ultimamente la messa per la domenica della parola, da lui istituita, la tradizionale udienza di inizio anno con il corpo diplomatico accreditato in Vaticano e i vespri ecumenici nella Basilica di San Paolo fuori le mura a conclusione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
Proprio per evitare qualsiasi speculazione, Francesco in entrambi i casi aveva deciso di recitare lo stesso, dalla Biblioteca privata del Palazzo Apostolico, la preghiera domenicale dell’Angelus così da fugare ogni dubbio sulla sua salute. Ma a nulla sono valsi questi suoi gesti perché, dopo il secondo stop papale a causa della sciatalgia, sono state alimentate le ipotesi di un imminente intervento chirurgico per risolvere o quanto meno attenuare questo problema. A parlarne diffusamente è stato il settimanale spagnolo Vida Nueva con un articolo di Antonio Pelayo, sacerdote e vaticanista di lungo corso, da decenni diplomatico in servizio all’ambasciata spagnola presso la Santa Sede. L’articolo, che sui social ha trovato subito ampia risonanza, ha suscitato grande irritazione a Casa Santa Marta, la residenza di Francesco. Qui, infatti, sottolineano come procedano speditamente i preparativi del viaggio in Iraq che Bergoglio ha in programma dal 5 all’8 marzo prossimi. Segno che il Pontefice continua serenamente a lavorare rispettando gli impegni che ha in agenda.
Nei giorni precedenti alla pubblicazione dell’articolo di Vida Nueva, il Papa si era sottoposto ad alcune visite specialistiche, al di fuori del circuito del Fas, il Fondo Assistenza Sanitaria del Vaticano, e ad alcuni esami diagnostici di routine nel tentativo di trovare una cura efficace per un problema con il quale convive dai tempi in cui era cardinale arcivescovo di Buenos Aires. È bastato questo per alimentare le voci, categoricamente smentite dalla Santa Sede, di un imminente intervento chirurgico del Papa. Da quando è stato eletto, il 13 marzo 2013, Bergoglio si è sottoposto regolarmente alle cure, con farmaci e frequenti sedute di fisioterapia, per contrastare la sciatalgia. Ma ciò non gli ha impedito di soffrire di violenti attacchi di infiammazione al nervo sciatico con dolori che gli impediscono perfino di camminare. Anche inaugurando l’anno giudiziario del Tribunale della Rota Romana, all’indomani delle speculazioni sulla sua malattia, Francesco si è scusato per essere costretto a pronunciare il suo discorso restando seduto. “Dovrei parlare in piedi – ha detto il Papa ai presenti – ma voi sapete che la sciatica è un ospite un po’ molesto. Vi chiedo scusa e vi parlerò seduto”.
Twitter: @FrancescoGrana