Sul caso delle conferenze di Matteo Renzi in Arabia Saudita, Ettore Rosato di Italia Viva respinge le accuse e non mostra alcun imbarazzo: “Il senatore Renzi è andato a dare un contributo culturale. Confrontarsi con gli altri sistemi è normale. Se ci sarà un’interrogazione parlamentare vuol dire che ci sarà una risposta”. Taglia corto anche sulle accuse di conflitto d’interessi e sul rischio di ingerenze nella politica estera, nate dal fatto che Renzi ha ricevuto un compenso annuale di 80mila euro dall’Arabia Saudita. Anche sulla vicenda di Jamal Khashoggi (il giornalista saudita assassinato nella sede del consolato dell’Arabia Saudita in Turchia) evita di rispondere: “I regimi non sono mai democratici”. E sull’opportunità di andare a fare conferenze durante la crisi di governo? “La crisi di governo non c’era e poi l’Arabia Saudita è un nostro grande partner commerciale“. Per il vicesegretario del Partito democratico, Andrea Orlando, interpellato dai cronisti sulla vicenda, “in questo momento così complicato il modo migliore di aiutare il capo dello Stato è evitare di aggiungere polemiche alle polemiche e prodursi in dichiarazioni estemporanee che possono solo aumentare la confusione”

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