Il dibattito sul pubblico in sala a Sanremo si fa acceso. Per un dettagliato riassunto delle puntate precedenti potete leggere qui. Al tweet del Ministro ha fatto seguito la dichiarazione di Amadeus e Fiorello: “Senza pubblico (di figuranti), niente Festival” (ecco, è tutto scritto qui). È arrivato il momento che qualcuno faccia notare come in realtà al pubblico a casa, social compresi, del pubblico in sala freghi poco, anzi niente. Anzi, forse meglio se non c’è. Ricordate le scorse edizioni? Il pubblico di Sanremo è sempre stato additato come moscio, non molto reattivo rispetto alle battute dei comici, tanto che spesso ci si è chiesti, da casa, se gli spettatori in studio fossero narcotizzati. Va da sé che per Amadeus e a maggior ragione per Fiorello, l’interazione live è importante, anche se con un pubblico che non sprizza certo vivacità da tutti i pori. Ma la gente che guarda il Festival da casa, come dire, se ne frega. Uno dice, “dà calore”. E va bene, darà pure calore ma chi guarda il Festival è concentrato anzi concentratissimo su quello che accade sul palco. Le (poche) inquadrature del pubblico sono sempre quelle delle prime file dove appaiono volti Rai (o le rispettive statue di cera). Talvolta si sente un applauso un po’ più forte degli altri. La serata finale, i soliti fischi ma il sospetto è che si tratti di coloro che hanno comprato l’abbonamento e fischino come sfogo, liberazione. L’edizione scorsa, per esempio, di “pubblico in studio” si è parlato solo quando il grande Piero Pelù ha “rubato” la borsa a una signora (poi l’ha restituita eh), quando alcuni (come il popolare account ‘Fotografie segnanti’) hanno insinuato che la platea dormisse durante il monologo di Roberto Benigni e quando il cantante dei Pinguini Tattici Nucleari ha detto “in piedi raga” a quello che i social hanno definito un “pubblico di ottuagenari”. Stop. Ecco, tutto questo per dire ad Amadeus e Fiorello che davanti alla tv ci sono milioni di persone, c’erano la scorsa edizione e ci saranno questa. Fate il Festival, e facciamo che il pubblico a casa di veste bene come quello in studio.