Un altro rinvio, che blocca per un altro mese la partenza delle cartelle esattoriali che inizialmente l’Agenzia delle Entrate Riscossione avrebbe ricominciato a spedire lunedì prossimo. E’ stato questo, durante il consiglio dei ministri, il punto di caduta delle discussioni su come intervenire rispetto agli atti fiscali in partenza. Un intervento ponte che lascia ogni decisione di merito nelle mani del prossimo esecutivo. E lo stesso avverrà per quanto riguarda i nuovi ristori: per questioni di “garbo istituzionale” il governo dimissionario non varerà un decreto che oltre a spostare molti miliardi – a disposizione ci sono i 32 miliardi di maggior deficit approvati con l’ultimo scostamento di bilancio – modificherà il meccanismo di calcolo degli aiuti. Si preferisce attendere una ricomposizione della crisi, sempre che arrivi a breve.

Sul fronte fiscale si è scelta un soluzione che non è quella “ottimale” perché sarebbero servite “misure più articolate”, ha detto lo stesso ministro dell’Economia Roberto Gualtieri nel corso del cdm. Si tratta, avrebbe sottolineato con i colleghi il titolare di via XX Settembre, di uno degli “effetti dannosi” della crisi, che impedisce di assumere decisioni che richiedano “valutazioni politiche impegnative”. L’intervento organico demandato al futuro esecutivo dovrebbe consistere in una rottamazione quater e un nuovo saldo e stralcio per attutire l’impatto della valanga di cartelle sui contribuenti, oltre a una ‘pulizia del magazzino‘ – che oramai sfiora i 1000 miliardi, come è tornato a ripetere il direttore dell’Agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffini, e rende meno efficiente la macchina della riscossione.

Per quanto riguarda i nuovi contributi a fondo perduto lo schema di massima descritto giovedì dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri a Telefisco resta quello di un intervento “perequativo” per rimediare alle “distorsioni” del primo pacchetto di ristori, insieme ai nuovi aiuti “per il 2021, per accompagnare questa ulteriore fase di restrizioni legate alla pandemia con delle misure di sostegno”. Il ministro ha confermato che ci saranno i fondi necessari “per prolungare la cassa integrazione” che, secondo la collega del Lavoro Nunzia Catalfo, va accompagnata da una proroga del blocco dei licenziamenti e attivando “in contemporanea” le politiche attive “per fare in modo ci siano meno fuoriuscite possibili”. Catalfo ha confermato anche che si lavora per la proroga delle indennità dei lavoratori dello spettacolo e anche per finanziare nuove mensilità di Reddito di emergenza.

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