A volte ritornano. Dopo l’esperienza come consulente del governatore Attilio Fontana per la costruzione dell’Ospedale in Fiera a Milano, Guido Bertolaso potrebbe essere il futuro coordinatore del piano regionale di vaccinazione anti-Covid in Lombardia. A chiamarlo per “sondare la sua disponibilità a collaborare al progetto di vaccinazione di massa” è stata la neovicepresidente della giunta e assessora al Welfare Letizia Moratti. La conferma dei rumors partiti nel pomeriggio è arrivata con una nota ufficiale della Regione Lombardia: “La vice presidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, in accordo con il presidente Attilio Fontana – spiega il comunicato -, nella giornata di ieri ha parlato con il dottor Guido Bertolaso per sondare la sua disponibilità a collaborare al progetto di vaccinazione di massa anti-Covid per l’intera popolazione lombarda“. Piano “che dovrà far seguito alla prima fase delle somministrazioni riservata a medici, operatori sanitari e non sanitari e agli ospiti Rsa”.

Bertolaso tornerebbe in Lombardia per occuparsi della parte logistica del piano vaccinale, in coordinamento con la struttura commissariale di Domenico Arcuri. Questa – a quanto si apprende – sarebbe la proposta arrivata da Moratti, alla quale il medico ed ex sottosegretario nel governo Berlusconi si è riservato di rispondere nelle prossime ore. “Con il dottor Guido Bertolaso – si limita a comunicare per adesso la Regione – si è concordato di approfondire il confronto sulla possibilità di avviare una collaborazione in tal senso nei prossimi giorni”.

Già commissario straordinario in diverse emergenze – dai rifiuti in Campania al terremoto in Abruzzo – dopo aver coordinato l’allestimento del maxi reparto di rianimazione destinato ai pazienti Covid nei padiglioni della Fiera di Milano durante la prima ondata pandemica, Bertolaso – guarito a sua volta dal virus – aveva lasciato il capoluogo lombardo per seguire i lavori di realizzazione del Covid Hospital nell’ex Fiera di Civitanova Marche, su richiesta del governatore Luca Ceriscioli. Entrambi i presidi durante la prima ondata hanno accolto molti meno pazienti di quanto inizialmente previsto e sono stati subissati di polemiche. A questi incarichi poi sono seguiti la fantomatica consulenza per la Regione Sicilia. e quella per l’Umbria, voluta dalla presidente Donatella Tesei, seppur “a titolo gratuito”, per fronteggiare l’emergenza Covid in Regione.

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