Un’altra ricca puntata di Verissimo quella di sabato 30 gennaio. Ospite di Silvia Toffanin anche Sabrina Salerno che racconta una delle esperienze più brutte della sua vita. Sabrina era molto giovane: “A 17 anni ho incontrato un uomo manipolatore, verbalmente violento, che cercava i miei punti deboli per colpirli e rendermi sempre più fragile. Era un uomo che riusciva a soggiogare tutte le persone che aveva a fianco. Non si dovrebbe parlare male di chi non c’è più, ma non posso perdonarlo perché non ha giustificazioni per il male che mi ha fatto”. Così la cantante parla del suo primo manager: “Guadagnava da tutti i miei proventi. Mi ha rubato tantissimi soldi e ha fatto delle cose che non si possono nemmeno raccontare. Non mi ha fatto avances sessuali, anche se avrebbe voluto, ma credo che abbia abusato di altre ragazze”. Una situazione complessa, anche per la giovane età di Sabrina che non riusciva ad allontanarsi: “Ero controllata, non potevo vedere nessuno e non potevo fare niente. Per lui ero la sua creatura e dovevo fare quello che mi diceva: ma su di me non aveva effetto e facevo il contrario. Mi ha fatto vivere un incubo per anni”. La cantante è riuscita a liberarsene quando aveva 24 anni, con l’aiuto di avvocati e dopo 11 anni ha vinto il processo contro di lui.