A favore delle legge si sono espressi 136 deputati, 78 i contrari e 4 gli astenuti. Ora il testo passerà al presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, dichiarato cattolico praticante, che avrà 20 giorni per analizzare la misura. Il suo eventuale veto potrebbe essere aggirato con un nuovo voto del Parlamento
Sì del Portogallo all’eutanasia. Il Parlamento ha approvato il disegno di legge che rende legale la morte medicalmente assistita per persone che si trovano in situazioni di “sofferenza o gravità estrema”, con “lesione definitiva” o in caso di “malattia incurabile o fatale”. A favore delle legge si sono espressi 136 deputati, tra cui quelli del Partito socialista, del Bloco de esquerda, dei Verdi e di altri alleati, mentre i contrari sono stati 78 e le astensioni quattro. Ora il testo passerà al presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, dichiarato cattolico praticante, che avrà 20 giorni per analizzare la misura e per decidere se inviarla alla Corte costituzionale, promulgarla o porre il veto. Un blocco eventualmente aggirabile con un nuovo voto del Parlamento.
La nuova legge consentirà alle persone maggiorenni, che si trovano in situazioni di “sofferenza o gravità estrema o con lesione definitiva” o in caso di “malattia incurabile o fatale” – “la cui volontà sia attuale o ribadita, reale, libera e chiara” – di ricorrere all’eutanasia “con la pratica o l’aiuto di professionisti della salute” in accordo con il “parere scientifico” dei medici. A tutto il personale sanitario è sempre consentita l’obiezione di coscienza. Il testo approvato è frutto dell’unione di cinque progetti di legge approvati nel febbraio del 2020, poi riuniti in uno unico dalla commissione parlamentare Affari costituzionali.
La Chiesa cattolica ha capeggiato l’opposizione al diritto di morire. I leader religiosi hanno chiesto che sul tema fosse indetto un referendum, con l’obiettivo di mantenere l’illegalità e le pene carcerarie previste per chi aiuta qualcuno a ricorrere alla pratica dell’eutanasia, ma in Parlamento la maggioranza di centrosinistra è riuscita a imporsi per il via libera. Si tratta di un voto storico per un Paese in cui un altro diritto, quello all’aborto, è stato introdotto solo nel 2007, anche in quel caso tra le proteste dei conservatori. Se la legge dovesse essere subito promulgata dal cpao dello Stato, il Portogallo diventerebbe il sesto Paese al mondo e il quarto in Europa (insieme a Olanda, Belgio, Lussemburgo, Canada e Nuova Zelanda) in cui l’eutanasia è legale. Anche in Spagna lo scorso dicembre la Camera bassa ha approvato la prima legge che regolerà l’esercizio al diritto all’eutanasia. Se anche il Senato dovesse approvarla, l’eutanasia potrebbe diventare legale già dalla prossima primavera.