“Da 70 anni il programma si discute col premier incaricato. Non è che i temi possono essere separati dai nomi“. Loredana De Petris lo ripete più volte, nel cuore di una domenica tutt’altro che rilassante. In mattinata – nella doppia veste di capogruppo del Misto e senatrice di Leu – ha incontrato Roberto Fico: era l’ultimo colloquio esplorativo del presidente della Camera. Poi è stata risucchiata dal congresso del suo partito, Sinistra italiana. Quindi, domattina dovrà ripresentarsi a Montecitorio, dove continueranno le consultazioni esplorative della terza carica dello Stato.
Senatrice, uscendo da Montecitorio ha detto che “l’indicazione su Conte non è separabile dai contenuti programmatici”: temete imboscate?
A Fico abbiamo semplicemente detto che per noi Conte deve essere il garante di un accordo programmatico. Non esiste accordo senza garante, non esiste programma senza la persona che dovrà portarlo avanti.
Tutte le altre forze si sono dette favorevoli a un patto di legislatura da sottoscrivere prima di varare un nuovo esecutivo. Voi non siete d’accordo?
Noi siamo assolutamente d’accordo. E a Fico abbiamo pure chiesto che dentro quest’accordo deve trovare spazio la riforma della giustizia e la legge elettorale.
Ma?
Ma questo patto di legislatura deve essere strettamente collegato al nome di Conte. Il nome del premier deve essere fatto nel momento esatto in cui si comincia a scrivere questo patto.
Matteo Renzi, però, ha detto che i nomi arrivano dopo i contenuti: è una trappola?
In 70 e passa anni di Repubblica i contenuti si sono quasi sempre discussi con i nomi, cioè con i premier incaricati. Senza premier con chi discuti di programma?
Teme che una volta trovata la quadra sul programma, i renziani avanzino formalmente un veto su Conte? In quel caso tutti gli altri rischiano di passare per quelli che hanno fatto saltare il tavolo…
Guardi, non sta a me prevedere il futuro. Io mi limito a dire che nel momento in cui si inizierà a discutere di temi, nello stesso istante bisognerà mettere sul tavolo il nome di Conte. Al presidente Fico lo abbiamo detto e lo diremo domani alle forze politiche.
Fico vi ha riconvocato per domattina, dovrete parlare di questi punti programmatici.
I temi che ci dividono e quelli che ci uniscono sono più o meno abbastanza noti. Ma prima di ogni confronto sul programma bisogna metterci d’accordo sul nome. E per noi, giova ricordarlo, l’unico nome di Conte.