Una domenica che in Olanda, a Bruxelles e a Vienna è scossa dalle proteste contro le restrizioni anti-Covid, come già successo, ad esempio, anche in Spagna, Inghilterra, Germania nelle settimane scorse. Nella capitale belga sono state fermate 300 persone, tra cui anche alcuni ultras, durante due manifestazioni che erano state entrambe vietate dalla polizia, che si è schierata vicino a due delle principali stazioni ferroviarie della città – Gare du Nord e la Gare Central. A Vienna invece, una folla di circa 5mila persone è scesa in piazza rispondendo all’appello lanciato dal partito di estrema destra Fpo, nonostante la polizia lo avesse vietato. File di agenti in tenuta antisommossa e mascherine hanno impedito alla folla di marciare lungo la tangenziale e hanno effettuato alcuni arresti. Anche in Olanda si sono tenuti cortei in alcune città, come Apeldoorn e Amsterdam, dove in centinaia si sono radunati nella zona centrale del Museumplein, rendendo necessario l’intervento della polizia. Si registrano alcuni fermi, secondo quanto riportano i media locali.

Regno Unito – Nelle ultime 24 ore si sono registrati oltre 21mila nuovi casi – 21.088 – e 587 morti. Ieri è stato vaccinato il numero record di 598.389 persone.

Germania – Si è detta aperta all’idea di utilizzare i vaccini anti coronavirus russi e cinesi, di fonte alla scarsità di forniture che l’Europa si trova ad affrontare. “Se un vaccino è sicuro ed efficace, non importa il Paese nel quale è stato prodotto”, ha detto il ministro della Sanità, Jens Spahn, in un’intervista all’edizione domenicale della Frankfurter Allgemeine Zeitung. La Russia ha annunciato venerdì di essere in grado di fornire alla Ue nel secondo trimestre dell’anno 100 milioni di dosi del vaccino Sputnik V, un quantitativo sufficiente per immunizzare 50 milioni di persone. La richiesta di approvazione all’Ema (European Medicines Agency) è già stata presentata.

Portogallo – Ha vietato i viaggi all’estero, se non per motivi essenziali, per contrastare la diffusione del Covid-19, che, secondo i calcoli dell’Afp, ha fatto del piccolo Paese di 10 milioni di abitanti il più colpito al mondo in proporzione alla popolazione, con oltre 12mila morti di coronavirus accertati. Le uniche eccezioni ammesse per gli spostamenti oltreconfine sono: lavoro all’estero, urgenza medica, trasporto di merce o riunione familiare. Quanto agli arrivi dai Paesi Ue e Schengen, il Portogallo li ha divisi per Paesi di provenienza in quattro categorie, a seconda dell’incidenza del contagio per ogni 100mila abitanti: si va dalla Norvegia, dalla quale Lisbona non prevede restrizioni, a quelli intermedi, come l’Italia e la Francia, da cui i passeggeri devono presentare un test negativo al coronavirus entro 72 ore dalla partenza, a quelli come Spagna e Irlanda, per i quali oltre al test negativo è obbligatorio osservare 14 giorni di quarantena. Il Portogallo ha proibito i voli da Brasile e Regno Unito.

Usa – Nelle ultime 24 ore hanno registrato 136.252 nuovi casi di coronavirus e ulteriori 2.640 decessi legati alla malattia, mentre nel Paese sono state somministrate finora oltre 29,5 milioni di dosi di vaccini. Il numero complessivo dei contagi dall’inizio della pandemia sale così a quota 26.069.046, i decessi a 439.439. Sul fronte dei vaccini, finora sono state distribuite almeno 49.932.850 dosi ed almeno 29.577.902 sono state somministrate.

Cina – Ha registrato più di duemila nuovi casi locali di Covid-19 a gennaio. È il dato mensile più alto dalla fine della prima ondata dell’epidemia a Wuhan nel marzo dello scorso anno. La National Health Commission ha riferito oggi che 2.016 casi sono stati segnalati dall’1 al 30 gennaio, esclusi i 435 infetti arrivati dall’estero. Il conteggio per il 31 gennaio dovrebbe essere pubblicato lunedì. A gennaio i morti sono stati 2. Si tratta delle prime vittime segnalate in Cina da diversi mesi.

Israele – Trasferirà 5mila dosi di vaccino anti coronavirus alle autorità palestinesi, per immunizzare il personale medico impegnato nella lotta al virus. Lo ha riferito l’ufficio del ministro della Difesa israeliano, Benny Gantz. È la prima volta, si fa notare, che Israele fornisce vaccini ai palestinesi, dopo essere stato criticato in questo senso da gruppi di difesa dei diritti umani.

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