Economia

Ecoincentivi per auto e moto, già prenotato un terzo dei fondi per benzina e diesel puliti. Chiesti meno di 10 milioni per veicoli elettrici

Dei 250 milioni stanziati per vetture ad alimentazione tradizionale ma comunque di ultima generazione ne rimangono circa 170. Invece su 120 milioni previsti per elettrico e ibrido ne sono stati chiesti poco più di otto, nonostante un bonus di 6mila euro con rottamazione più un aiuto ulteriore subordinato a uno sconto del venditore

La nuova tornata di incentivi per l’acquisto di auto a basse emissioni fa il pieno di richieste, ma non per i veicoli elettrici e ibridi. A due settimane dall’avvio delle prenotazioni da parte dei concessionari, scattate lo scorso 18 gennaio, i fondi messi a disposizione della legge di Bilancio sono andati già esauriti per quasi un terzo per quel che riguarda le vetture a benzina e diesel puliti. Dei 250 milioni stanziati ne rimangono infatti circa 170. Meno gettonati i bonus per le elettriche e ibride: dei 120 milioni stanziati ne sono stati prenotati meno di 10.

Secondo i dati del portale Ecobonus del ministero dello Sviluppo economico, per le auto con emissioni tra 61 e 135 grammi di CO2 al km (comprensive quindi di alimentazione a benzina o diesel di ultima generazione) sono stati prenotati circa 75 milioni di euro, mentre per le auto elettriche o ibride, tra 0 e 60 g/km, sono stati prenotati poco più di 8 milioni.

I contributi concessi per le fasce di emissioni 0-20 g/km e 21-60 g/km sono stati rifinanziati nella legge di Bilancio con 120 milioni di euro per tutto il 2021. Gli incentivi ammontano per la categoria da 0-20 g/km a 6.000 euro con rottamazione e 4.000 senza rottamazione mentre per quella 21-60 g/km si possono avere 2.500 euro con rottamazione e 1.500 senza rottamazione. La manovra ha inoltre previsto un ulteriore bonus di 2mila euro con rottamazione e 1000 senza subordinato a uno sconto sconto del venditore della stessa cifra. Lo sconto massimo arriva dunque, nel caso di un’auto a emissioni zero, fino a 10.000 euro per scendere poi a seconda delle emissioni, dello sconto del concessionario e della presenza o meno di un’auto da rottamare.

Per i veicoli ad alimentazione tradizionale ma comunque di ultima generazione, le due fasce di emissioni 61-90 g/km e 91-110 g/km sono state rimodulate in un’unica fascia 61-135 g/km, finanziata con 250 milioni di euro che sono andati a rimpinguare il precedente fondo andato esaurito. La durata dell’incentivo pari a 1.500 euro è di sei mesi, ma come si evince dai dati, la corsa è già iniziata con un vero e proprio scatto. E’ possibile usufruirne solo con rottamazione. Anche in questo caso all’incentivo si aggiunge uno sconto praticato dal venditore pari ad almeno 2.000 euro.