Oggi alle 17.15 l’attrice è stata in diretta sulla pagina Facebook de IlFattoQuotidiano.it per presentare Anatomia di un cuore selvaggio (Piemme), intervistata da Claudia Rossi e Davide Turrini. Biopic tormentato e generoso, maledetto e fragilissimo: dalla cattiveria di sua madre Daria che la picchiava in continuazione all’assenza di padre Dario, passando per l’esordio come attrice a nove anni e una carriera precoce fino ai film girati ad Hollywood e da regista a nemmeno trent’anni, Asia si mette a nudo, espone proprio quel cuore selvaggio in copertina del libro trafitto dal farsi della vita. Ed è davvero un modo per scoprire la personalità dell’attrice e regista, lontana da quella troppe volte messa in scena dal “gossip”. “Non so quante volte ho interpretato la prostituta lesbica, la prostituta stripper, la prostituta matta, oppure la prostituta o la matta, che è poi quello che mi è stato detto che sono nella vita”, ha spiegato Asia Argento. L’attrice ha ricordato che ad un certo punto “dopo 36 anni di carriera come attrice mi sono annoiata: se questo è quello che il cinema voleva da me ho dato”.
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