L’inviato de Le Iene Luigi Pelazza è stato condannato a due mesi di carcere per violenza privata ai danni della giornalista Guia Soncini. Come riferisce l’Agi che dà la notizia, il Tribunale di Milano lo ha riconosciuto colpevole mentre ha invece assolto “per non aver commesso il fatto” l’altro imputato nel processo, il cameraman Osvaldo Camillo Verdi, perché dal dibattimento non è emersa la certezza che fosse presente quel giorno. Il pm Francesco Cajani aveva chiesto 9 mesi di carcere. La condanna di Pelazza è stata convertita, su sua richiesta, in una pena pecuniaria di 15mila euro e sospesa.
“È una sentenza importante – ha dichiarato all’Agi l’avvocato Davide Steccanella, difensore di Guia Soncini – perché ha stabilito che non sempre il ‘metodo Iene’ è scusato dal pure legittimo diritto di cronaca. In questo caso si era trattato di un vero e proprio agguato nel cortile interno di un palazzo privato, impedendo alla mia cliente di fare rientro in casa propria fino all’arrivo delle forze dell’ordine per confezionare un servizio a effetto”.
Stando a quanto riportato nel capo d’imputazione letto dall’Agi, Pelazza e Verri il 19 settembre 2015 “dopo essersi introdotti indebitamente”, fingendosi dei corrieri, nello stabile della donna, “con violenza esercitata in modo idoneo a privare coattivamente della libertà di determinazione e di azione della parte offesa, le impedivano di accedere alla palazzina e con analoga violenza le impedivano di fare rientro nella propria abitazione, costringendola a tollerare la loro presenza con una serie insistente di domande alle quali la parte offesa dichiarava da subito di non voler rispondere”.