Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto, Lombardia, Basilicata, Campania, Molise, provincia di Trento e Toscana sono in zona gialla, mentre restano arancioni Puglia, Sardegna, Umbria, Sicilia e provincia di Bolzano. Per il momento scompare la zona rossa
A partire da oggi, lunedì 1 febbraio, 16 Regioni italiane sono in zona gialla. Si tratta di Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto, Lombardia, Basilicata, Campania, Molise, provincia di Trento e Toscana. Si trovano in arancione solo Puglia, Sardegna, Umbria, Sicilia e provincia autonoma di Bolzano, mentre per il momento scompare dalla mappa dell’Italia la zona rossa. È l’effetto delle decisioni prese venerdì dal ministro della Salute Roberto Speranza in base al monitoraggio settimanale della pandemia elaborato dall’Istituto superiore di sanità. Alcune restrizioni restano valide in tutto il Paese: è vietato spostarsi tra Regioni, salvo motivi di necessità, salute o lavoro, ed è sempre in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Cambiano invece le regole per tutti i territori che possono beneficiare di un allentamento delle misure. Ecco cosa è possibile fare (e cosa no) nelle due fasce di rischio.
Le regole della zona gialla – La maggior parte dell’Italia si trova in zona gialla: qui è consentito muoversi liberamente, a patto che non si esca dai confini regionali. Resta valida la regola sulle visite nelle case private: si può andare da amici e parenti una sola volta al giorno, al massimo in due persone (minori di 14 anni e disabili non rientrano nel calcolo), dalle 5 alle 22. Bar, pasticcerie, ristoranti sono aperti fino alle 18: ai tavoli ci si può sedere al massimo in 4. Dalle 18 alle 22 resta consentito il servizio da asporto (non per i bar senza cucina e le enoteche), mentre la consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario. Aperti tutti i negozi, tranne i centri commerciali nei week-end. Dal lunedì al venerdì, inoltre, sono aperti i musei. Una novità introdotta con l’ultimo decreto Covid del governo e che consentirà a tanti musei di riaprire i battenti dopo la chiusura più lunga dalla Seconda guerra mondiale.
Le regole della zona arancione – In Puglia, Sardegna, Umbria, Sicilia e provincia autonoma di Bolzano, invece, sono in vigore le restrizioni da fascia arancione. Ciò significa che non è consentito spostarsi fuori dal comune in cui si vive, tranne che per motivi di lavoro, urgenza o salute da documentare con autocertificazione. Resta in vigore la deroga introdotta a Natale per i Comuni al di sotto dei 5mila abitanti, per i quali è autorizzato lo spostamento nel raggio di 30 chilometri (anche in un’altra regione limitrofa) ma non verso i capoluoghi di provincia. È consentita invece la circolazione libera nel proprio comune e si può anche far visita a parenti ed amici, una sola volta al giorno, al massimo in due persone (minori di 14 anni e disabili non rientrano nel calcolo), dalle 5 alle 22. Bar, pasticcerie, ristoranti sono aperti solo per asporto dalle 5 alle 22. Bar senza cucina ed enoteche devono sospendere l’asporto alle 18. È invece consentita senza limiti di orario la consegna a domicilio. Aperti senza restrizioni i negozi.