La Gran Bretagna definisce una "pietra miliare enormemente significativa" nella battaglia contro il virus il traguardo raggiunto finora con la campagna vaccinale. Nelle ultime 24 ore gli Usa registrano 110.679 nuovi casi e 3.389 decessi
Il Regno Unito annuncia il “traguardo” di avere già somministrato la prima dose del vaccino a dieci milioni di persone. Un passo che il ministro della Sanità Matt Hancock definisce una “pietra miliare enormemente significativa” nella battaglia contro il virus. Intanto i numeri della pandemia, specie a causa della diffusione della variante inglese, restano alti: nelle ultime 24 ore sono stati 19.202 i nuovi casi e 1.322 i decessi. In Germania invece le vittime nell’ultima giornata sono state 975 e 9.705 le infezioni. Israele da domani vaccina gli under 16, mentre la Svizzera ha deciso di non approvare il vaccino AstraZeneca, per il momento, in quanto “i dati finora disponibili e analizzati non sono ancora sufficienti per procedere con un’omologazione. Occorrono ulteriori dati di nuovi studi per ottenere informazioni sulla sicurezza, sull’efficacia e sulla qualità”.
Svizzera – “Sulla base dei dati finora analizzati – spiega la nota di Swissmedic, l’equivalente dell’Aifa italiana, che spiega il mancato via libera al vaccino AstraZeneca – il comitato di esperti esterni Hmec (Human Medicines Expert Committee) che collabora con Swissmedic ha appoggiato la valutazione intermedia di Swissmedic sul vaccino contro il coronavirus di AstraZeneca nella riunione straordinaria del 2 febbraio 2021. I dati attualmente disponibili non consentono ancora di prendere una decisione positiva sul rapporto rischi/benefici”. “Per giungere a una valutazione finale – si legge – , è necessario che il richiedente presenti, tra l’altro, ulteriori dati sull’efficacia provenienti da uno studio di fase III in corso in America del Nord e del Sud e che questi vengano quindi analizzati. Non appena i risultati saranno disponibili, si potrebbe procedere molto rapidamente. In Svizzera, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 1.796 nuovi casi di coronavirus. Secondo le cifre pubblicate dall’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), vi sono 42 nuovi decessi e 74 ulteriori ricoveri.
Israele – A partire da domani la possibilità di vaccinarsi sarà aperta a tutti i residenti in Israele sopra i 16 anni. Fino ad oggi le vaccinazioni erano aperte sopra i 35 anni, per i gruppi a rischio e la fascia d’età 16-18. Intanto il governo israeliano sta valutando se prolungare il lockdown, che finisce venerdì. È possibile che venga esteso all’inizio della settimana prossima, per evitare possibili contagi nel weekend nella fase delicata delle vaccinazioni. Israele, che ha poco più di nove milioni di abitanti, è stato finora il paese più rapido nella campagna di vaccinazione rispetto alla popolazione. Al momento 3.236.859 hanno ricevuto la prima dose. Fra questi, in 1.855.071 hanno avuto anche la seconda. Ieri il primo ministro Benyamin Netanyahu ha dichiarato che l’obiettivo del suo governo è vaccinare il 90% degli over 50 entro due settimane. Intanto, segnala Times of Israel, il programma di vaccinazione ha subito un rallentamento negli ultimi giorni, per un calo nelle richieste del pubblico. In alcuni casi i centri vaccinali hanno aperto a chiunque fosse disponibile per evitare di sprecare dosi.
Usa – Sono stati registrati ieri 110.679 nuovi casi di contagio e 3.389 decessi da Covid-19. Il numero totale dei contagiati sale così ad almeno 26.431.799 e quello dei morti a 446.744. Le dosi di vaccino distribuite sono state 52.657.675, quelle somministrate 32.780.860, stando ai Centers for Disease Control and Prevention.