Mario Draghi ha accettato l’incarico di formare un governo istituzionale con riserva. Una “riserva che scioglierà alla fine delle consultazioni” con le varie forze politiche. “Con rispetto mi rivolgerò al Parlamento”, ha detto alla fine del colloquio di un’ora con il capo dello Stato. “Sono fiducioso che dal confronto con i partiti e le parti sociali emerga l’unità”. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva annunciato ieri l’intenzione di affidargli l’incarico di “formare un governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili“. Era appena fallito il mandato esplorativo di Roberto Fico, che ha certificato l’affondamento della maggioranza formata dall’asse centrosinistra-M5s. Ora i partiti dovranno decidere se appoggiare o meno in Parlamento il governo istituzionale. O, rovesciando il concetto, bisogna capire quanto sarà ampia la maggioranza a sostegno del governo Draghi. Il presidente incaricato, da parte sua, dopo aver ricevuto il mandato ha incontrato per oltre un’ora Giuseppe Conte. Poi ha visto, come da prassi, i presidenti di Camera e Senato. Si è fermato soprattutto a Montecitorio per fare un sopralluogo nei locali che ospiteranno le sue consultazioni con i vari partiti. Gli incontri tra l’ex presidente della Bce e i partiti cominceranno giovedì pomeriggio.

Pd, M5s e Leu: vertice dell’ex maggioranza- Per le forze politiche oggi è stata una giornata di vertici e riunioni: prima il centrodestra, poi i 5 stelle, il Pd e Leu, cioè l’ex maggioranza di governo che si è riunita in videoconferenza per più di due ore. Tra chi si è detto disponibile a collaborare c’è il Partito democratico. Il segretario Nicola Zingaretti, il primo a commentare la prima dichiarazione di Draghi da premier incaricato, non rinuncia a tenere insieme l’alleanza residua di governo con M5s e Leu, ha chiesto un incontro con le due forze alleate ora che “si apre una fase nuova”. L’incognita resta sui 5 stelle che ufficialmente, col reggente Vito Crimi, hanno detto che non voteranno il governo del presidente: nei gruppi parlamentari però si è aperto un dibattito dai risultati non prevedibili. Quindi è arrivato un vertice con le altre forze che sostenevano il governo Conte, chiesto esplicitamente da Zingaretti. “Quella del voto su Rousseau e una ipotesi da non trascurare. Ovviamente dico ipotesi perchè dobbiamo aspettare che prima ci sia un contenuto reale da sottoporre, votare su una persona soltanto mi sembra riduttivo”, ha aperto il capo politico ad interim dei grillini. L’oggetto del vertice, ha aggiunto, è “cercare di non disperdere il patrimonio acquisito almeno sui temi comuni su cui abbiamo avviato un percorso”. Alla fine dal vertice è emersa “la volontà di non disperdere il patrimonio comune costruito con grande impegno, nell’ultimo anno e mezzo”, per usare le parole di Crimi. “Nel reciproco rispetto per le rispettive posizioni riguardo alla scelta di appoggiare un eventuale governo tecnico a guida Mario Draghi”, specifica il capo politico politico del Movimento 5 Stelle. Praticamente la stessa cosa che ha detto Zingaretti: “Pur nel rispetto del confronto che si è aperto tra le forze politiche, è positiva la disponibilità di Pd, M5S e Leu di voler continuare a tenere aperta una prospettiva politica unitaria”. Insomma: su Draghi ognuno per conto suo. Luigi Di Maio, che proprio quest’estate incontrò Draghi per un colloquio, pubblicamente non parla. Ma in tarda serata ha preso la parola durante l’assemblea è ha sposato la linea dell’esecutivo politico: “Le regole della democrazia sono molto chiare“, ha detto. “Io credo che il punto non sia attaccare o meno Draghi, Mario Draghi è un economista di fama internazionale che ha legittimamente e correttamente risposto a un appello del Capo dello Stato. Io credo che il punto qui sia un altro: la strada da intraprendere a mio avvisto è un’altra ovvero quella di un governo politico“.

Le tre posizioni del centrodestra – Nel centrodestra, Forza Italia ha risposto subito presente, anche se alcuni retroscena parlano di un Silvio Berlusconi preoccupato sempre per il solito motivo: “Spero che Draghi non metta alla Giustizia un ministro giustizialista”, è la battuta accreditata all’ex cavaliere. Matteo Salvini prende tempo pur lasciando intendere la possibilità di apertura: “Non abbiamo pregiudizi nei confronti di Draghi. Vogliamo parlare di taglio di tasse e apertura dei cantieri con la prospettiva del voto”. Un’apertura che sembra estendersi col passare delle ore, visto che in serata il leader del Carroccio dice: “Se c’è un progetto sono disposto a mettermi in gioco a prescindere dagli interessi della Lega, se c’è una squadra all’altezza e un progetto chiaro, se ci sono le condizioni partecipiamo assolutamente”. Ferma sulla linea delle elezioni anticipate resta Giorgia Meloni: “Sarò chiara. Non c’è alcuna possibilità di una partecipazione o anche di un sostegno da parte di FdI al Governo Draghi. Gli italiani hanno il diritto di votare. Continuiamo a lavorare per tenere il Centrodestra unito e portare gli italiani alle elezioni. Fatevene una ragione”. Chiaro il sì di Italia Viva che, come noto, porta in dote soprattutto 18 senatori. Matteo Renzi si è fatto intervistare dalla Cnn per provare a intestarsi il mandato dell’ex governatore di Bankitalia: “Molti anche tra i miei amici e nella mia famiglia, non hanno capito perché aprire la crisi adesso – ha detto con involontaria ironia – ma io penso che fosse proprio questo il momento, per trovare la via d’uscita dalla crisi: Draghi sarà in grado di farlo”. Tra i piccoli va verso il no Liberi e Uguali – ma attenderà l’incontro con le altre forze di maggioranza – e esprime il suo sì Azione-+Europa (che in Parlamento mette insieme 3 o 4 voti tra Camera e Senato). Intanto un primo effetto la notizia dell’incarico a Draghi lo ha avuto: ha fatto aprire le borse in rialzo e lo spread è sceso a 105 punti base.

Consultazioni da giovedì – Nella sua dichiarazione al Quirinale Draghi ha ringraziato Mattarella “per la fiducia” sottolineando che “è un momento difficile”. “La consapevolezza dell’emergenza – ha aggiunto – richiede risposte all’altezza della situazione e con questa speranza che rispondo all’appello. Vincere la pandemia, completare la campagna vaccinale, offrire risposte ai problemi quotidiani, rilanciare il Paese sono le sfide”. Quindi ha osservato: “Con grande rispetto mi rivolgerò innanzitutto verso il Parlamento, espressione della volontà popolare. Abbiamo a disposizione le risorse straordinarie dell’Ue, abbiamo la possibilità” di operare “con uno sguardo attento alle future generazioni e alla coesione sociale. Sono fiducioso che dal confronto con i partiti, con i gruppi parlamentari e le forze sociali emerga unità e capacità di dare una risposta responsabile”. Bisognerà però capire come andrà questo confronto con i partiti. Un dialogo che ovviamente non può prescindere dai nomi che, nelle intenzioni del capo dello Stato, dovrebbero far parte di un “governo di alto profilo, che non debba identificarsi con alcuna formula politica“.

CRONACA ORA PER ORA

22.06 – Orlando: “Da M5s posizioni ferme ma non insuperabili”
“Mi è parso che si tratti di posizioni ferme ma non assolutamente insuperabili”. Lo dice Andrea Orlando a La7 dopo la riunione Pd-M5S-Leu. “Non ho trovato una pregiudiziale personale né delle valutazioni insormontabili, ho trovato una resistenza”, ha aggiunto parlando della posizione del M5S rispetto al governo guidato da Draghi. “I toni e il clima fanno sperare in un’evoluzione fra le forze politiche, è molto importante che le distanze si riducano. Può essere utile in una situazione così un sostegno un’astensione, una posizione di maggiore apertura, le sfumature possono essere molto importanti”.

21.25 – Salvini: “Giorgetti conosce Draghi personalmente”
“Giorgetti conosce Draghi personalmente, io no. E lui mi consiglia di guardare le carte. Certo se Draghi mi porta la Fornero non si va da nessuna parte”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini a “Otto e mezzo”, su La7

21.20 – Crimi: “Volontà a non disperdere patrimonio comune”
“Dalla riunione tra Movimento, Pd e Leu emerge la volontà di non disperdere il patrimonio comune costruito con grande impegno, nell’ultimo anno e mezzo. Un patrimonio fatto di temi e interventi già realizzati, di misure sulle quali abbiamo condiviso impostazioni e obiettivi. Nel reciproco rispetto per le rispettive posizioni riguardo alla scelta di appoggiare un eventuale governo tecnico a guida Mario Draghi, abbiamo confermato la volontà di mantenere saldo quel leale rapporto che nel tempo è cresciuto e migliorato” Lo afferma in una nota in capo politico politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi

21.15 – Zingaretti: “Disponibilità a tenere aperta prospettiva politica”
“Nel quadro del lavoro che si è avviato dopo il conferimento dell’incarico al professor Draghi, pur nel rispetto del confronto che si è aperto tra le forze politiche, è positiva la disponibilità di Pd, M5S e Leu di voler continuare a tenere aperta una prospettiva politica unitaria”. Lo dichiara il segretario del Pd Nicola Zingaretti al termine dell’incontro da remoto con M5S e Leu.

21.08 – Finito vertice Pd-M5s-Leu
Terminato l’incontro tra Pd, M5S e Leu. La riunione è durata circa due ore.

21.02 – Salvini: “Serve esecutivo politico”
“Serve un governo politico, basta tecnici. Io ministro? Ma se non so che vuole fare Draghi?”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini su La7.

21.00 – Salvini: “No a governone tutti insieme”
“Un governone tutti insieme dalla Boldrini, a Zingaretti, alla Lega, ai Cinquestelle sarebbe improponibile”. Lo ha affermato il segretario della Lega, Matteo Salvini, ospite di ‘Otto e mezzò su La7.

20.55 – Salvini: “Draghi? Con progetto chiaro ci mettiamo in gioco”
Rispetto ad un ipotetico governo di Mario Draghi, “se c’è un progetto sono disposto a mettermi in gioco a prescindere dagli interessi della Lega, se c’è una squadra all’altezza e un progetto chiaro, se ci sono le condizioni partecipiamo assolutamente”. Lo ha affermato il segretario della Lega, Matteo Salvini, ospite di ‘Otto e mezzò su La7.

20.50 – Salvini: “Spero che centrodestra vada insieme da Draghi”
“Io voglio fare sintesi: l’obiettivo è che il centrodestra vada da Draghi insieme”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini su La7.

20.20 – Di Battista a M5s: “Ci saranno pressioni fortissime, non cedete”
“Le pressioni saranno fortissime. Vi accuseranno di tutto. Di essere artefici dello spread. Di irresponsabilità. Di blasfemia perché davanti all’Apostolo Draghi non vi siete genuflessi. Voi non cedete. Questa ‘manovrà è stata pensata ad hoc per indebolire il Movimento e plasmare il Recovery ad immagine e somiglianza di Confindustria. Non cedete. Dovranno farcela con le loro forze, non con il nostro avallo”. E’ l’appello rivolto ai parlamentari M5S da Alessandro Di Battista, che in un post su Facebook scrive: “La linea era chiara ed era sostenuta dalla maggior parte degli italiani: Sì Conte Presidente del Consiglio e NO Renzi al governo. Qualsiasi sostegno (diretto, indiretto o mascherato) ad un governo Draghi diventerebbe un NO Conte Presidente del Consiglio e Sì a Renzi. Ovvero a colui che ha creato tutto questo. È inaccettabile”.

20.20 – Renzi: “Draghi miglior premier possibile”
“Penso che Draghi sia il miglior presidente del Consiglio per l’Italia, in particolare in questo momento. Draghi era presidente della Bce, è ammirato nel mondo. E’ la speranza del Paese”. Lo dice Matteo Renzi, leader di Iv, in un’intervista alla Cnn. “Mario Draghi sarà il numero uno in termini di capacità e visione”, aggiunge.

20.05 – Renzi: “Crisi non capita ma era questo il momento giusto”
Perché aprire la crisi di governo? “Se sei un politico con una visione, non puoi seguire i sondaggi giorno dopo giorno, ma hai la responsabilità, il dovere di pensare al futuro. L’Italia è un grande Paese ma ha bisogno di visione per uscire dalla crisi. Se si continuasse con la strategia del giorno per giorno, non saremmo in grado di uscire dalla crisi. Molti, anche tra i miei amici e nella mia famiglia, non hanno capito perché aprire la crisi adesso, ma io penso che fosse proprio questo il momento, per trovare la via d’uscita dalla crisi: Draghi sarà in grado di farlo”. Lo dice Matteo Renzi, leader di Italia viva, in un’intervista alla Cnn.

20.00 – Forza Italia: “Ascolteremo e valuteremo le proposte di Draghi”
“Mario Draghi è una eccellenza della Repubblica. Nelle prossime ore noi di Forza Italia avremo modo di ascoltare la sua idea di Paese e le sue proposte. Come sempre ci lasceremo guidare da un unico obiettivo: la soluzione migliore per gli italiani e per l’Italia”. Lo scrive su twitter Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.

19.30 – Draghi è tornato a Città della Pieve
Il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi è arrivato nella sua abitazione a Città della Pieve. L’auto con a bordo l’ex presidente della Bce è entrata nel parco che circonda il casale, alle porte del centro umbro, senza fermarsi. Seguita da una vettura della scorta. Davanti alla casa di Draghi anche una pattuglia dei carabinieri.

19.28 – Palazzo Chigi: “Tra Draghi e Conte non si è parlato di incarichi di governo”
“Le notizie che stanno trapelando in queste ore sul colloquio tra Giuseppe Conte e Mario Draghi sono totalmente inventate. In particolare, è destituita di fondamento l’indiscrezione secondo cui nel corso dell’incontro si sarebbe parlato di incarichi di governo per il Presidente Conte. Ancora una volta si torna a ribadire che in questa fase tutti i virgolettati e retroscena attribuiti a Giuseppe Conte sono destituiti di fondamento”. Lo fanno sapere fonti di Palazzo Chigi.

19.25 – Nessun altro vertice del centrodestra
A quanto si apprende il vertice del centrodestra, previsto in serata, dopo quello di questa mattina alla Camera non si terrà più questa sera. Lo si apprende da fonti dell’alleanza.

19.23 – Al via incontro Pd, M5s, Leu
Al via l’incontro da remoto tra le delegazioni del Pd, del M5S e di Leu. Per il Pd sono presenti il segretario Nicola Zingaretti, il vicesegretario Andrea Orlando, il capodelegazione Dario Franceschini, i capigruppo Graziano Delrio e Andrea Marcucci, la presidente Valentina Cuppi. Per la delegazione di Leu sono presenti Nicola Fratoianni, Loredana De Petris, Federico Fornaro, Arturo Scotto. Per il M5S sono presenti Vito Crimi, Andrea Cioffi, Ettore Licheri, Davide Crippa e Riccardo Ricciardi.

19.00 – Meloni: “Se c’è data del voto allora parliamo di tutto”
“Se ci fosse la data del voto, se qualcuno dicesse si vota tra due mesi, dopo aver fatto il recovery plan, allora potremmo discutere di tutto”. Lo dice Giorgia Meloni, parlando a La7, spiegando però di non ritenere possibile che il governo Draghi, possa essere un esecutivo elettorale: “Non credo che una personalità come la sua si sia messa a disposizione solo per tre mesi”.

18.50 – Di Maio: “No attacchi a Draghi, strada è un’altra”
“Io credo che il punto non sia attaccare o meno Draghi, Mario Draghi è un economista di fama internazionale che ha legittimamente e correttamente risposto a un appello del Capo dello Stato. Io credo che il punto qui sia un altro e prescinde dalla figura di Mario Draghi. Il punto qui è che la strada da intraprendere a mio avvisto è un’altra. E, come ho detto, è quella di un governo politico”. Così Luigi Di Maio durante l’assemblea M5S.

18.45 – Di Maio: “Nessuno pensi di dividerci”
“Ricordiamo che nel 2018 abbiamo preso il 33% dei voti e in Parlamento siamo la forza politica più grande, siamo determinanti. Ora dobbiamo mostrarci compatti. Molti scommettono su una nostra scissione, sono anni che ne raccontano, mentre a scindersi sono stati altri. Noi dobbiamo reagire con forza e sangue freddo. Chiedo unità a tutti, compattezza a tutto il Movimento. Nessuno pensi di dividerci”. Così Luigi Di Maio in assemblea M5S.

18.40 – Di Maio: “Serve esecutivo politico”
“Le regole della democrazia sono molto chiare. E credo che la via democratica alla ricostruzione dell’Italia, in virtù anche del lavoro svolto fino ad oggi, dell’impegno profuso, dei risultati ottenuti, sia quella di un governo politico. La volontà popolare è rappresentata dalle forze parlamentari, il cui mandato ricevuto dagli elettori non è stato quello di un governo tecnico ma, lo ribadisco, è stato quello di proporre un governo politico al Paese che rispondesse alle esigenze degli italiani”. Così Luigi Di Maio in assemblea”. Lo dice il ministro degli Esteri uscente Luigi Di Maio all’assemblea M5S.

18.25 – D’Incà: “M5s deve sedersi a tavolo e valutare”
“E’ sempre importante sedersi ad un tavolo perché la presenza del M5s impedisce che si possa fare male al paese. Quindi andiamo a vedere le carte e riconfrontiamoci insieme”. Lo avrebbe detto Federico D’Incà all’assemblea M5s dove avrebbe aggiunto: “Io credo che ci si debba sempre sedere ai tavoli: è il modo migliore per capire, comprendere e scegliere. E solo sedendoci credo si possa andare a vedere”.

18.20 – Salvini: “Se Draghi dice che si vota nel 2023 non si può”
“Se Draghi dice che si va a votare tra due anni, è chiaro che non si può”. A dirlo è il leader della Lega, Matteo Salvini intervistato a ‘Radio Radiò parlando della fiducia a un eventuale governo a guida Mario Draghi. “Io non ho detto né di no né di sì a priori. In base alle risposte, prenderemo una posizione. Ma se devono esserci altri giorni o settimane persi, allora votano in tutto il mondo…”, ha aggiunto.

18.00 – Battelli (M5s): “Vediamo cosa ci propone Draghi”
“Governo politico? Sono d’accordo. Sappiamo cosa ci dirà Draghi? No. E allora credo che dovremmo giocare a carte scoperte e vedere cosa ci proporrà”. Lo ha detto Sergio Battelli, presidente della Commissione Politiche Ue, durante l’assemblea dei gruppi M5S.

17.40 – Meloni: “Nessuna possibilità che Fdi sostenga Draghi”
“Sarò chiara. Non c’è alcuna possibilità di una partecipazione o anche di un sostegno da parte di FdI al Governo Draghi. Gli italiani hanno il diritto di votare. Continuiamo a lavorare per tenere il Centrodestra unito e portare gli italiani alle elezioni. Fatevene una ragione”. Così la leader di FdI, Giorgia Meloni.

17.32 – Draghi lascia Montecitorio
Il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi ha lasciato Montecitorio dove si era recato per un sopralluogo in vista delle consultazioni.

17.25 – Palazzotto e Ruotolo: “Rimanere uniti”
“Sarebbe un errore enorme se le forze che hanno sostenuto il governo uscente si dividessero ora, in questa fase così delicata per la formazione del nuovo governo. Dobbiamo rimanere uniti per continuare a costruire l’alternativa alla Lega ed alle forze sovraniste e populiste. Decidiamo insieme quali sono le priorità e le cose da fare subito per il futuro del nostro Paese. A partire dal ruolo da affidare a Giuseppe Conte come punto di riferimento di questa coalizione”. Lo dichiarano in una nota il deputato di Leu, Erasmo Palazzotto, e il senatore indipendente del centrosinistra Sandro Ruotolo.

17.25 – Crimi: “Voto su Rousseau ipotesi da non trascurare”
“Quella del voto su Rousseau e una ipotesi da non trascurare. Ovviamente dico ipotesi perchè dobbiamo aspettare che prima ci sia un contenuto reale da sottoporre, votare su una persona soltanto mi sembra riduttivo”. Lo dice il capo politico M5S Vito Crimi ai gruppi M5S.

17.20 – Crimi (M5s): “Non disperdere patrimonio acquisito con Leu e Pd”
Da Pd e Leu “ci è stato chiesto di incontrarci con le delegazioni per capire se possiamo, al di là delle decisioni che prenderemo su Draghi, trovarci per cercare di non disperdere il patrimonio acquisito almeno sui temi comuni su cui abbiamo avviato un percorso. Pd e Leu hanno avuto un atteggiamento leale con noi. Per cui andremo a questo incontro, io con i capigruppo, e vedremo il messaggio che ci vogliono dare”. Lo ha detto in assemblea M5s ,a quanto si apprende, il capo politico M5s Vito Crimi.

17.12 – Bonafede: “Con Conte discorso non chiuso”
Per il M5s ci può essere “solo un governo politico; lo diremo con responsabilità e coerenza spiegando che il paese ha bisogno di questo”. Lo avrebbe detto Alfonso Bonafede in assemblea M5a dove avrebbe aggiunto: “siamo stati compatti su Conte e dobbiamo continuare ad essere compatti. Con Conte il discorso non si chiude qui”.

17.10 – Alle 19 incontro Pd-M5s-Leu
E’ alle 19, a quanto si apprende, la videoconferenza tra il Pd, M5s e Leu. All’incontro partecipano per il Pd Nicola Zingaretti, Andrea Orlando ed i capigruppo.

16.45 – Finito l’incontro Draghi-Conte, è durato oltre un’ora
Il colloquio tra il presidente incaricato Mario Draghi e il premier uscente Giuseppe Conte è finito alcuni minuti fa ed è durato oltre un’ora.

16.34 – Fonti M5s: “Conte non disponibile a fare il ministro”
Giuseppe Conte non sarebbe disponibile a fare il ministro nel nuovo governo guidato da Mario Draghi. E’ quanto si apprende in ambienti M5s, da chi dice di aver sentito il premier uscente nelle ultime ore. Fonti di Palazzo Chigi, interpellate al riguardo, non confermano né smentiscono l’indiscrezione.

16.21 – Draghi, ipotesi prima uscita ufficiale in Santa Sede
La prima uscita ufficiale di Mario Draghi, se scioglierà la riserva e prenderà la guida del governo nei prossimi giorni, potrebbe essere l’incontro con le più alte cariche del Vaticano. Si terranno infatti la prossima settimana a Palazzo Borromeo, la sede dell’ambasciata italiana presso la Santa Sede, i tradizionali colloqui tra le più alte cariche dello Stato italiano e dello Stato della Città del Vaticano nella ricorrenza della firma dei Patti Lateranensi e dell’Accordo di modifica del Concordato. In ogni caso l’Italia sarà rappresentata dal Capo dello Stato Sergio Mattarella che dal 2015 ha sempre partecipato al vertice bilaterale tra Italia e Santa Sede, che si tiene ogni anno a metà febbraio.

15.59 – Franceschini: “Conte primo sostenitore di Draghi”
Conte contro Draghi? “Non mi risulta e sono convinto che proprio Conte, dopo aver ha servito il paese in un momento difficile, sarà coerentemente il primo e più e convinto sostenitore di Draghi”. Lo dice Dario Franceschini in un’intervista ad Huffington Post. Quindi sarà Conte a indirizzare il Movimento sul sostegno a Draghi? “Per come l’ho conosciuto e per il ricordo di quante volte ha giustamente sottolineato il rischio per il Paese di un voto anticipato, ho ragione di crederlo”.

15.58 – Franceschini all’HuffPost: “Appello al M5s, fase nuova insieme”
“Io oggi dico agli amici dei Cinque stelle: attenti, di fronte a problemi ancora più gravi a non rovesciare le parti; attenti, di fronte a un richiamo come quello di Mattarella e alla disponibilità di una personalità come Draghi a non produrre un esito paradossale: la maggioranza che si spacca e la destra disponibile per senso di responsabilità”. Lo dice Dario Franceschini in un’intervista ad Huffington Post, facendo “un appello” al M5s.

15.50 – Crimi ai gruppi M5s: “Noi determinanti anche all’opposizione”
“Per qualunque misura a livello parlamentare si deve sempre o comunque passare da noi. Questo è un patrimonio che non dobbiamo disperdere, noi siamo determinanti anche nel caso in cui dovesse nascere questo governo. Se non possiamo far nascere un governo tecnico noi possiamo però essere determinanti nelle scelte, su qualunque cosa. Al di là di quello che faremo, quando è se dovesse nascere questo governo tecnico noi saremo condizionanti “. Così il capo politico M5s Vito Crimi in assemblea M5s.

15.43 – Crimi ai gruppi M5s: “Governo tecnico freddo e calcolatore”
“Oggi ci ritroviamo con un governo tecnico. Mettete da parte Draghi, al di là della persona, pensate a un governo tecnico, freddo e calcolatore. Al di là di quello che faremo quando e se dovesse nascere questo governo noi saremo condizionati”. Lo dice all’assemblea dei gruppi M5S il capo politico Vito Crimi.

15.35 – Crimi ai gruppi M5s: “Il governo tecnico non ha visione dalla parte della gente”
“Al di là della persona Draghi, il governo tecnico non ha una visione dalla parte della gente”. Questo, apprende l’Adnkronos, il senso del ragionamento espresso dal capo politico M5S Vito Crimi in assemblea. Un governo tecnico – ha proseguito Crimi – può immaginare il reddito di cittadinanza?”.

15.33 – Ipotesi consultazioni di Draghi da domani
Il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi potrebbe cominciare le consultazioni per formare il nuovo governo da domani alla Camera. E’ quanto ipotizzano fonti parlamentari spiegando che comunque il programma delle consultazioni sarebbe ancora in fase di definizione.

15.29 – Al via l’assemblea dei gruppi M5s con Crimi
Al via, su una piattaforma telematica, l’assemblea dei gruppi M5S, convocata dal capo politico Vito Crimi per fare il punto sulla situazione politica dopo l’incarico conferito dal Presidente della Repubblica a Mario Draghi.

15.27 – Landini: “Da Mattarella mossa di grande intelligenza e responsabilità”
“Non è ancora chiaro cosa hanno intenzione di fare i partiti, vedo che c’è un dibattito trasversale. Chiamare Draghi da parte di Mattarella credo sia stata una mossa di grande intelligenza e responsabilità ha spiazzato anche le forze politiche”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, intervenuto a un’iniziativa organizzata sul futuro della siderurgia in Italia. “Nella sfortuna di vivere una pandemia siamo dentro un’opportunità di fare quelle scelte industriali ed economiche per dare un futuro per il Paese. Mai come adesso abbiamo bisogno di fare sistema”, ha aggiunto.

15.26 – Salvini: “Astensione? Vedremo”
“Come faccio a rispondere se non lo abbiamo ancora incontrato? Noi non abbiamo pregiudizi. Essendoci una persona di livello andiamo a cercare di capire”. Risponde così il leader della Lega Matteo Salvini a chi gli chiede se la coalizione potrebbe astenersi sul voto di fiducia a Draghi.

15.25 – Salvini: “Uniti a consultazioni? Questo è l’obiettivo”
“Questo è l’obiettivo. Io lavoro perché il centrodestra sia sempre compatto”. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini al termine del vertice del centrodestra a chi gli chiede se la coalizione si presenterà compatta alle consultazioni.

15.21 – Draghi a Palazzo Chigi: incontrerà Conte
Il presidente del consiglio incaricato, Mario Draghi,è appena arrivato a Palazzo Chigi per incontrare il premier uscente Giuseppe Conte.

15.13 – Ruocco: “Prematuro dire no a Draghi”
“È assolutamente prematuro dire no a Draghi”, dice la deputata M5S Carla Ruocco, intercettata dai cronisti nei pressi di Montecitorio. Sul Pd, già disponibile verso il tentativo di Mario Draghi, dopo aver detto ‘o Conte o voto’, la pentastellata pronuncia un laconico: “Non commento”.

15.06 – Marcucci: “A Draghi assicuriamo una collaborazione fattiva”
“A Draghi assicuriamo una collaborazione fattiva, e chiederemo un confronto a tutto campo, sulle 3 emergenze che il Paese deve affrontare: Recovery, vaccini, economia. Sono contento che Draghi parta da consultazioni con gruppi parlamentari e forze sociali”. Così il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci durante l’informativa al gruppo.

15.02 – Bordo (Pd): “Con M5s e Leu per posizione comune”
“È fondamentale che Pd, M5S e Leu lavorino per assumere una posizione comune rispetto ai delicati passaggi dei prossimi giorni e all’ipotesi di un nuovo governo #Draghi. Sarebbe utile una maggioranza politica ampia ed europea non un governo tecnico”. Lo scrive su twitter il vicecapogruppo del Pd alla Camera, Michele Bordo.

14.46 – Wsj: “Draghi può salvare l’Italia dal caos?”
La chiamata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’ex presidente della Bce Mario Draghi trova ampio spazio sui quotidiani e sui siti americani. Il Wall Street Journal sul quotidiano si chiede se Draghi, dopo aver salvato l’euro, potrà anche “salvare l’Italia dalla confusione politica. “Se emergerà una coalizione, fra i sui compiti più urgenti” ci sarà quello di formulare una strategia per la ripresa economica dopo la pandemia. Sul proprio sito il quotidiano definisce Draghi “una delle figure pubbliche più rispettate d’Europa”. Il New York Times sulla home page del proprio sito parla di Draghi e dell’incarico a formare un governo di unità per guidare il Paese fuori dalla pandemia. “Fino a martedì l’idea che Draghi potesse sostituire Giuseppe Conte era come un sogno impossibile per molti italiani frustrati da una coalizione di governo che sembrava paralizzata”.

14.42 – Ruotolo (misto): “Mai in maggioranza con i sovranisti”
“Governo Draghi ho sempre creduto nell’alleanza politica tra il campo largo del centrosinistra e i 5 Stelle. E insieme dobbiamo affrontare questa fase nuova. Mai in una maggioranza con le forze sovraniste e populiste. Insieme, per costruire il futuro del nostro paese”. Lo scrive in un tweet il senatore napoletano Sandro Ruotolo del gruppo Misto.

14.24 – Draghi a Palazzo Giustiniani per il colloquio con Casellati
Il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi è arrivato a Palazzo Giustiniani per un colloquio con la presidente del Senato Elisabetta Casellati.

14.21 – “Presidente, whatever it takes?” e Draghi ride
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha risposto con una sonora risata al cronista che, mentre lasciava Montecitorio, gli ha chiesto: “Presidente, whatever it takes?”. Il cronista alludeva alla frase da lui pronunciato quando, da presidente della Bce, promise di fare “tutto quanto necessario” per salvare l’Euro.

14.18 – Schinas (Commissione Ue): “Draghi rispettato e ammirato nella Bce e non solo”
“Sta al governo italiano e alle istituzioni democratiche decidere” il futuro dell’Italia, “ma non è una grande sorpresa se dico che Mario Draghi è rispettato e ammirato nella Bce e oltre”: così il vicepresidente della Commissione Ue Margaritis Schinas.

14.11 – Di Battista: “Draghi? Lo voti l’establishment”
“Quel che penso è che il governo Draghi lo debbano votare, semmai, i rappresentanti dell’establishment. Lo voti la Meloni che ha già detto sì, in passato, a governi tecnici e a leggi Fornero. Lo voti mezzo Pd che ha lavorato incessantemente per buttare giù Conte. Lo voti Salvini, ennesimo pezzo di arredamento del “sistema” mascherato. Lo voti Renzi, mero esecutore di ordini altrui. Lo voti FI”. Lo scrive in un articolo su Tpi.it Alessandro Di Battista. “Ostacolare l’approdo di Draghi a Palazzo Chigi nulla ha a che vedere con la lotta tra europeismo ed anti-europeismo, ha a che fare con la contesa tra Politica e finanza”, scrive.

14 – Zingaretti: “Si apre una fase nuova”
“Con l’incarico a Mario Draghi si apre una fase nuova che può portare il Paese fuori dall’incertezza creata da una crisi irresponsabile e assurda. Siamo pronti a contribuire con le nostre idee a questa sfida per fermare la pandemia”. Così Nicola Zingaretti per il quale “non bisogna perdere la forza e le potenzialità di una alleanza con il Movimento 5 Stelle e con Leu basata su proposte comuni sul futuro dell’Italia. Per affrontare questi temi chiederemo nelle prossime ore un incontro con il Movimento 5 Stelle e Leu”.

13.50 – Draghi a Montecitorio a colloquio con Fico
Il presidente incaricato Mario Draghi è appena arrivato a Montecitorio ed è a colloquio col presidente Fico.

13.40 – Draghi lascia il Quirinale e va alla Camera
Lasciando il Quirinale, il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi si reca prima alla Camera e poi al Senato per comunicare ai presidenti delle Camera di aver ricevuto l’incarico dal presidente della Repubblica di formare un nuovo governo.

13.30 – Draghi: “Rispondo positivamente all’appello del presidente”
“Abbiamo a disposizione le risorse dell’Unione europea, abbiamo la possibilità di fare molto. Con grande rispetto mi rivolgerò innanzitutto al Parlamento, espressione della volontà popolare. Sono fiducioso che emerga unità. Scioglierò la riserva al termine delle consultazioni”.

13.25 – “Cosa dirò a Draghi? Lo saprà lui in anteprima”
“Lo saprà lui in anteprima”. Così il premier dimissionario Giuseppe Conte, intercettato da Sky Tg24 all’uscita della propria abitazione, risponde alla domanda su cosa dirà a Mario Draghi. Nessuna risposta, invece, su un eventuale partito a sua guida.

13.15 – Quirinale: “Draghi ha accettato l’incarico con riserva”
“Il presidente della repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto questa mattina al Quirinale il professor Mario Draghi al quale ha conferito l’incarico. Il prof Draghi si è riservato di accettare”. Questa la dichiarazione del Quirinale letta dal segretario generale Ugo Zampetti rilasciata dopo un’ora e dieci di colloquio tra Mattarella e Draghi.

13.15 – Terminato il colloquio Draghi-Mattarella

13.10 – Assemblea congiunta M5s alle 15
E’ confermata per le 15 l’assemblea congiunta dei gruppi M5s, che si terrà su Zoom. E la riunione si preannuncia di fuoco. La linea dettata ieri dal capo politico M5S Vito Crimi sul “no” a Mario Draghi non è stata condivisa da tutti non tanto nel merito ma nel metodo. “Bisognava attendere l’assemblea, non possiamo essere sempre fuori dalle decisioni”, sottolinea un deputato del Movimento. Al momento, comunque, a prevalere sembra la linea del “no” al governo tecnico. “Fino a questa mattina erano 123 i parlamentari che si sono espressi”, spiega una fotne parlamentare del Movimento. Il rischio spaccatura, però, è dietro l’angolo anche perché nel mirino dei malumori interni ai Cinque Stelle è finita anche la conduzione delle trattative con gli alleati sul governo Conte-ter. E si attende anche la parola di Luigi Di Maio, finora rimasto in silenzio.

13.05 – Colloquio Draghi e Mattarella in corso da un’ora

13 – De Falco disponibile: “Scellerato in queste condizioni far mancare il sostegno”

12.45 – Ruocco (M5s): “Aspettiamo”
“Bisogna lasciare lavorare il Presidente della Repubblica e nel rispetto attenderei queste ore per ascoltare cosa dirà anche Draghi”. Lo dice, interpellata dal Tg1 la deputata M5s e presidente della Commissione banche Carla Ruocco che, rispetto alla possibilità che il M5s possa consultare la base per decidere come votare rispetto ad un governo istituzionale dice: “Questo lo vedremo nelle prossime ore: ora non siamo in grado di rispondere”.

12.40 – Toti: “Un governo Draghi con i leader politici dentro a me piacerebbe moltissimo”
Un Governo Draghi con i leader politici dentro “a me piacerebbe moltissimo, sarebbe un modello tedesco di grande maturità per la classe politica del Paese”. Lo prospetta il presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo! Giovanni Toti a ‘L’aria che tirà su La 7. “Non so se è l’idea di Draghi, se è il mandato che avrà da Mattarella e se i leader politici saranno disponibili”, puntualizza.

12.20 – Draghi a colloquio. Il Quirinale posta la foto
Mario Draghi, ex presidente della Bce, è a colloquio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sull’account Twitter del Quirinale è stata postata una loro foto.

12.15 – Nugnes (Leu): “Rivendico il diritto di non correre sulla ruota”
“In qualità di criceto rivendico il mio diritto a non correre sulla ruota”. Lo scrive in un post su Fb la senatrice ex M5s ed ora in LeU Paola Nugnes che poi aggiunge: il governo Conte “non era il mio governo, ma era sicuramente il migliore che la condizione parlamentare mettesse in campo; questo spostamento di asse cambia completamente a mio avviso la visione, ma soprattutto penalizza un governo che non ha mai avuto la sfiducia, un governo che non è stato sfiduciato, ma è stato manomesso dalla azione e dall’interesse di un soggetto politico minoritario, che a mio parere ha ricevuto una missione da portare a termine….”.

12 – Buffagni (M5s): “Ha un profilo inattaccabile”
“Mario Draghi ha un profilo inattaccabile, nulla da dire. Così come nessuno può dir nulla sulle competenze di Giuseppe Conte”. Così il viceministro uscente Stefano Buffagni all’Adnkronos. A chi gli domanda se il M5S darà il suo sostegno all’ex numero 1 della Bce, “questo lo deciderà oggi l’assemblea” dei parlamentari grillini. Timori che il Movimento non tenga e si spacchi? “Il M5S, a sentire i giornalisti e i rumors di palazzo, sembra sempre che si spacchi, poi gli irresponsabili sono sempre altri…”.

11.55 – Mario Draghi è arrivato al Quirinale

11.30 – Saccone (Udc): “Sarà difficile per tutti dire No a Draghi”
“Siamo ancora nella fase dei tatticismi. Ma di certo la scelta di Draghi sconquasserà gli equilibri (fragili) della politica. Ora vedremo in che modo, ma sarà difficile, per tutti, dire due No”. Così il senatore e portavoce nazionale UDC Antonio Saccone.

10.50 – Fassina (Leu): “Possibile il voto a fine settembre”
“Il mandato del Presidente Mattarella scade il 2 Febbraio 2022. Può sciogliere le Camere fino al 2 Agosto e indire elezioni generali per fine Settembre. E’ un calendario possibile e coerente con la necessita’, attraverso un governo autorevole, di affrontare le fondamentali scadenze davanti a noi”. Lo afferma Stefano Fassina di Leu. “Un ‘Governo del Presidente’ oltre tale limite implicherebbe la rassegnazione della classe dirigente politica non soltanto alla sua totale e irreversibile delegittimazione, ma alla delegittimazione della politica e all’ulteriore impoverimento della democrazia costituzionale. La parte seria della classe dirigente politica non può rassegnarsi a tale umiliazione: si auto-condannerebbe e condannerebbe la politica a una permanente funzione ancillare e al dominio degli interessi più forti. Senza la garanzia di elezioni a Settembre, impossibile il voto di fiducia al Governo Draghi”, conclude.

10.45 – Trizzino (M5s): “Non credo che i 5 stelle possano sottrarsi all’appello alla responsabilità”
“Non credo che il M5s possa sottrarsi all’appello alla responsabilità che è stato rivolto dal capo dello Stato a tutte le forze politiche per fare fronte comune e compatto nel momento più difficile per il Paese dal dopoguerra. Sarebbe da irresponsabili e noi non lo siamo mai stati. Il M5s deve contribuire alla formazione del governo con propri ministri”. Lo scrive su Facebook Giorgio Trizzino, deputato M5s, in merito alla crisi di Governo. “Il presidente della Repubblica ha compiuto un passo obbligato, reso tale dalla cieca ostinazione di Renzi che ha voluto la crisi ed ha proditoriamente deciso di non cooperare per una ragionevole soluzione che fosse vantaggiosa per l’Italia”, aggiunge. “È a tutti evidente che quello che voleva ottenere Renzi, che ancora una volta ha imposto la linea ai suoi, era la sconfitta personale di Conte. Tuttavia, se Draghi otterrà l’incarico pieno e la fiducia parlamentare, il suo governo dovrà rappresentare le forze politiche che lo sosterranno ed essere composto da ‘ministri politici’ e rappresentativi in linea di continuità con la precedente esperienza. Anche Conte era estraneo alla politica ma ha saputo egregiamente guidare governi politici formati da politici”, prosegue.

10.40 – Fonti M5s: “Pd e Lega insieme sarà uno spettacolo indimenticabile”
”Adesso tocca alla Lega sacrificarsi. Pd e Lega insieme sarà uno spettacolo indimenticabile e Salvini sarà finito politicamente. Nel 2023 sarà corsa tra Conte e Meloni”. Così fonti di prima linea del M5S all’Adnkronos.

10.30 – Il centrodestra si riunirà alle 12.30
A quanto si apprende il centrodestra si riunirà oggi alla Camera alle 12.30. Sul tavolo degli alleati l’incarico a Mario Draghi, atteso al Colle per le 12.

10.20 – Ceccanti (Pd): “Confido nel Sì a Draghi di molti 5 stelle”
“Confido nel sì di molti colleghi M5s. Oggi alle 14 avremo l’assemblea on line del gruppo Pd Camera. Non ho dubbi all’esito: il Pd fa tanti errori ma sui fondamentali non sbaglia. Confido, tra gli altri, anche nel sì di molti colleghi del gruppo M5S con cui abbiamo lavorato molto bene in tutti questi mesi: pur comprendendo le difficoltà ben pochi capirebbero come, dopo aver votato la presidente della Commissione Ue, scelta che favorì in modo decisivo la nascita del Conte 2, e dopo aver impostato la crisi in nome della formazione di una maggioranza europeista, potrebbero ora votare No”. Lo ha detto il deputato del Pd, Stefano Ceccanti.

10.15 – Renzi: “Ora è il momento dei costruttori”


9.50 – Salvini: “Se si vuole in tre mesi si fa tanto per l’Italia”
“Se si vuole in tre mesi si fa tanto per l’Italia”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, a Omnibus su La7.

9.45 – Salvini: “Oggi vertice del centrodestra”
“Stamattina ci troveremo con il centrodestra”, tenendo conto che “se la stagione dei Conte, dei Casalino e di Azzolina e’ archiviata e’ stato anche grazie alla compattezza del centrodestra, che non si e’ sfaldato e non si e’ fatto attrarre dalle sirene”. Matteo Salvini, segretario della Lega, lo dice a Omnibus su La7. “Il centrodestra si e’ mosso compatto- ribadisce Salvini- in Parlamento e’ stato determinante quando ancora c’era il governo Conte, quando c’erano da approvare provvedimenti utili al Paese”. Insomma, “ci siamo mossi compatti, continueremo a muoverci compatti”, conclude il segretario della lega

9.30 – Orlando: “C’è rabbia. Ora non dobbiamo fare gli spettatori, ma i protagonisti attivi”
“Sarei ipocrita”, ha detto Orlando a Radio Immagina, “se dicessi che in questo passaggio non c’è anche un po’ di rabbia. Ma poi bisogna passare alla battaglia politica. Noi dobbiamo corrispondere al messaggio del Capo dello stato, ma farlo in modo intelligente e responsabile. Cioè non fare gli spettatori di una cosa che ci e’ stata suggerita, ma i protagonisti attivi, il che significa registrare le difficolta’ che ci troveremo di fronte e prevenirle per risolverle”.

9 – Salvini: “Non abbiamo pregiudizi nei confronti di Draghi”
“Si apre una nuova fase. Non abbiamo pregiudizi nei confronti di Draghi. Vogliamo parlare di taglio di tasse e apertura dei cantieri con la prospettiva del voto. Votera’ mezza Europa e lo faranno tante citta’ italiane per cui la democrazia non puo’ essere sospesa in questi mesi. Ma non sprechiamo questi mesi”. Lo ha detto Matteo Salvini a Omnibus.

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