Sia Xiaomi che Motorola avrebbero sviluppato due nuove soluzioni, seppur estremamente diverse tra loro, per consentire la ricarica wireless a distanza, senza dover poggiare lo smartphone sulla basetta.
Non c’è dubbio sul fatto che la ricarica wireless tolga a tanti l’impaccio di avere sempre con sé un caricatore e dei cavi, ma è anche vero che fino ad oggi per poterla utilizzare è sempre stato necessario tenere a portata di mano un basetta di ricarica su cui poggiare lo smartphone o il dispositivo da alimentare. Per ottenere il massimo della liberà e parlare di vera e propria ricarica wireless si dovrebbe avere la possibilità di sfruttarla anche lontano dalla base ad induzione. Ebbene, il momento potrebbe essere finalmente arrivato! Due colossi dell’industria tech come Xiaomi e Motorola hanno infatti iniziato a mostrare delle nuove soluzioni a riguardo che potrebbero portare questa tecnologia di ricarica su un altro livello.
Online sono emersi i primi dettagli a riguardo e, tra le due, Xiaomi sembrerebbe essere la più pronta ad integrare questa novità nei mesi a venire. Il colosso con sede nel distretto di Pechino ha infatti illustrato una soluzione (Xiaomi Mi Air Charge) che consente di ricaricare lo smartphone con supporto alla ricarica wireless anche a parecchi metri di distanza, senza la necessità di poggiarlo su una base.
Think of the possibilities and implications of this. Xiaomi is leading in the charging tech field, again! More details coming, sit tight ????
I ❤️my job https://t.co/r55BJn4sMm
— Agatha Tang (@aggasaurus) January 29, 2021
Ciò sarebbe possibile grazie all’utilizzo di ben 144 antenne implementate proprio sul dock di ricarica, in grado di trasmettere al dispositivo che deve essere ricaricato onde millimetriche utilizzando la tecnologia nota come beamforming (ossia la possibilità di direzionare il segnale in una determinata direzione). Al contrario, lato smartphone, l’azienda cinese ha creato un sistema ad hoc con la presenza di un’antenna detta di posizione e di una seconda detta ricevente.
La prima consentirà di inviare alla base di ricarica le corrette informazioni sulla posizione dello smartphone nell’ambiente, nel frattempo la seconda ha il compito di ricevere e trasformare in energia elettrica il segnale, andando così a ricaricare la batteria del device.
Xiaomi ha tenuto a precisare che la velocità di ricarica massima è al momento molto limitata e non supera i 5 W, per intenderci, è come se si stesse utilizzando il caricatore che veniva inserito in confezione negli smartphone Apple fino all’iPhone 11 Pro. Stiamo quindi parlando di uno standard ancora molto limitato, se consideriamo che la ricarica via cavo arriva ad offrire soluzioni in grado di erogare potenza fino a 120 W e la stessa Xiaomi sarebbe pronta a lanciare il primo smartphone con ricarica a 200 W.
Allo stesso tempo è però necessario considerare che ci troviamo difronte ad una tecnologia del tutto nuova e che, come tutte le novità, avrà bisogno di tempo prima di raggiungere standard più elevati. In questa fase è importante però poter pensare che si potrebbe iniziare a sfruttare la possibilità di ricaricare uno o più dispositivi a distanza e nel frattempo poterli anche continuare ad utilizzare.
L’azienda non ha rilasciato ancora ufficialmente alcuna dichiarazione riguardo la possibilità di poter vedere questa tecnologia usufruibile dagli utenti ma è quasi scontato pensare che ci voglia ancora un po’ tempo prima che diventi effettivamente realtà.
La conferma è arrivata anche dal Product PR di Xiaomi che ha voluto precisare come si tratti principalmente di un prototipo, al momento disponibile solo per l’effettuazione di test e non ancora pronto ad essere immesso sul mercato. L’obiettivo futuro è quello di poter sfruttare questa possibilità per ricaricare smartwatch, dispostivi indossabili, altoparlanti, lampade o altri oggetti domestici.
Allo stesso tempo anche Motorola è al lavoro per presentare una soluzione simile anche se decisamente meno complessa. Grazie al video pubblicato sul social cinese Weibo da un dirigente dell’azienda, è possibile notare la presenza di due smartphone, ricaricati in modalità wireless ma a distanza, circa 80 e 100 cm dalla basetta.
Interessante poi notare come la ricarica si interrompa nel momento in cui viene frapposta una mano o un oggetto tra la fonte di ricarica e lo smartphone. Ciò ci fa pensare che la tecnologia, denominata Motorola One Hyper, non sia ancora in grado di bypassare gli ostacoli. Motorola non ha rilasciato ulteriori informazioni a riguardo, sottolineando però che è presente il supporto allo standard Qi e che potremmo vederla all’opera assieme ad un prossimo modello della serie Edge.