INfame (Rizzoli) è il libro dove l'attrice racconta la sua bulimia e ci porta a conoscere fragilità sue come di tante altre persone. I disturbi del comportamento alimentare sono aumentati del 30% durante il lockdown, la pandemia e la Dad. Abbiamo parlato di questo (e di altro) con Andrea Conti e Claudia Rossi
“Cosa voglio di più? Niente. Però tutto il niente del mondo perché anche del nulla ho fame, una fame insaziabile, una voragine che non riposa mai“. Parole tratte dal libro di Ambra Angiolini, INfame (Rizzoli), dove l’attrice racconta la sua bulimia e ci porta a conoscere fragilità sue come di tante altre persone. I disturbi del comportamento alimentare sono aumentati del 30% durante il lockdown, la pandemia e la Dad. L’età media si abbassa sempre di più. Ambra ci ha raccontato quali progetti ha per aiutare concretamente chi soffre di questi disturbi, e le loro famiglie. Non solo, è un tema che non può e non deve essere più un tabù. “L’estetica è un po’ il facile giudizio che ha dato la società negli anni. Una malata di anoressia e bulimia è una che vuol essere magra a tutti i costi o che vuole diventare una modella delle pubblicità. All’inizio non hai la possibilità di dire “sbagliano”, devi prima capirti… Poi ti accorgi che è proprio una stronzata, io avevo l’anima curvy“.