Una fine di 2020 nuovamente in territorio negativo, di fronte alla quale gli “investimenti aggiuntivi” del piano Next Generation Ue “svolgeranno un ruolo di primo piano nel sostenere la ripresa” quando sarà terminata la pandemia. La Banca Centrale Europea torna a sottolineare l’importanza del Recovery Plan per i Paesi beneficiari, proprio mentre in Italia la crisi di governo innescata da Italia Viva ha creato un clima d’incertezza, come sottolineato dal Quirinale, sul rispetto dei tempi per la stesura della versione finale del Recovery plan e il confronto con la Commissione Europea.

“La maggior parte degli interventi” finanziati, scrive la Bce nel suo bollettino, “dovrebbe essere destinata agli investimenti e alle riforme strutturali volte a favorire la crescita”. È quindi “importante garantire l’addizionalità di tali spese rispetto a quelle nazionali, in modo che i fondi erogati dall’Ue non si sostituiscano alla spesa pubblica nazionale per investimenti”, spiega ancora la Bce. Anche nel caso in cui questi due investimenti si sovrapponessero “ci sarebbe comunque uno stimolo, poiché le sovvenzioni dell’Ue non aumentano il debito pubblico”, scrive Francoforte.

Nell’Eurozona, sottolinea ancora la Bce, “l’incertezza permane su livelli elevati”, anche riguardo “all’evoluzione della pandemia e alla velocità delle campagne di vaccinazione”. E spiega che i rischi per le prospettive mondiali “restano orientati al ribasso, trainati dal riacutizzarsi della pandemia di Covid”. Per cui “il Consiglio direttivo resta pronto ad adeguare tutti gli strumenti a sua disposizione”. Per continuare “a garantire” a tutti i settori economici condizioni di finanziamento favorevoli nel periodo della pandemia, “continua a essere fondamentale un ampio grado di stimolo monetario“. Così “contribuendo a ridurre l’incertezza e a rafforzare la fiducia, ciò incoraggerà la spesa per consumi e gli investimenti delle imprese, sostenendo l’attività economica e salvaguardando la stabilità dei prezzi nel medio termine”, spiega Francoforte.

Anche perché la pandemia “continua a porre seri rischi per la salute pubblica” e per le “economie dell’area dell’euro e del resto del mondo”. Il nuovo aumento dei contagi da coronavirus e le rigide misure di contenimento imposte per un prolungato periodo di tempo in molti Paesi dell’area “stanno minando l’attività economica”, scrive la Bce confermando che i dati del quarto trimestre del 2020, dopo la ripresa dei tre mesi precedenti, dovrebbero virare nuovamente in territorio negativo. La svolta, ricorda la Banca Centrale Europea, dipende sempre dalla velocità della campagna di vaccinazione. In prospettiva, la distribuzione dei vaccini, iniziata a fine dicembre, “induce una maggiore fiducia nella risoluzione della crisi sanitaria”. Ma “occorrerà del tempo prima che si raggiunga l’immunità diffusa e non si possono escludere ulteriori sviluppi avversi della pandemia”.

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