L'ex deputata si dimise nel settembre 2016 e ora, i retroscena, la accreditano, insieme ad Elena Cattaneo, come una delle papabili a succedere a Roberto Speranza. L'infettivologo del Sacco: "Se si cerca il nome di un tecnico, serve qualcuno di competente in quell'ambito. Io? Illazioni, ho già abbastanza lavoro"
Il nome circola già dal giorno in cui è stato conferito l’incarico, accettato con riserva, a Mario Draghi. Nel totoministri è entrata anche Ilaria Capua, virologa e professoressa universitaria, che ha già avuto un’esperienza politica venendo candidata ed eletta con Scelta Civica di Mario Monti. L’ex deputata si dimise nel settembre 2016 e ora, i retroscena, la accreditano, insieme ad Elena Cattaneo, come una delle papabili a succedere a Roberto Speranza.
Una scelta che l’infettivologo Massimo Galli, primario dell’ospedale Sacco di Milano, boccia su tutta la linea: “Non la vedo adatta a quel ruolo. Non ha nessunissima esperienza di sanità pubblica”, ha detto intervistato da Radio Capital. “Se si cerca il nome di un tecnico, serve qualcuno di competente in quell’ambito”, ha aggiunto.
E, solleticato su un suo coinvolgimento ha risposto in maniera tranchant: “Lasciamo a chi deve riempire le pagine di giornale fare questo tipo di illazioni, io ne ho già abbastanza con il lavoro che sto facendo”, ha detto l’infettivologo che, più e più volte, da inizio pandemia ha sottolineato di non essere interessato a cariche istituzionali né ruoli politici.