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Politica - 5 Febbraio 2021
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- 20:38 - Milano: giudici, 'Pifferi bugiarda, evidente tentativo di deresponsabilizzazione’
Milano, 8 ago. (Adnkronos) - Alessia Pifferi, condannata all’ergastolo per l’omicidio volontario della figlia Diana di soli 18 mesi, lasciata morire di stenti nel luglio del 2022 a Milano, ha avuto un atteggiamento processuale valutato “negativamente” dai giudici della prima corte d’Assise di Milano, segnato da “un evidente tentativo di deresponsabilizzazione, condotto anche adducendo circostanze oggettivamente e scientemente false, sintomatico di carente rielaborazione critica del proprio agito omicidiario” si legge nelle motivazioni della sentenza del 13 maggio scorso.
“Particolarmente significativo” viene ritenuto l’atteggiamento dell’imputata nei confronti del compagno, “in sostanza accusato di esser stato l'artefice ‘morale’ dell'accaduto: non perdeva occasione l'imputata, nel corso del suo esame dibattimentale, per sottolineare come lui non accettasse la presenza di Diana e come la bambina per lui fosse ‘un intralcio’, come proprio a seguito di un litigio con l'uomo, che l'aveva anche intimorita, avesse desistito dal proposito di rientrare a casa lunedì 18 luglio”. La realtà processuale è diversa e ai giudici mostra una donna capace di mentire e di lasciare sola, per quasi sei giorni, la figlia Diana.
- 20:32 - Milano: giudici, 'Pifferi cosciente del disvalore dell’abbandono della figlia Diana'
Milano, 8 ago. (Adnkronos) - Alessia Pifferi è responsabile dell’abbandono e della morte della figlia Diana, di 18 mesi, lasciata da sola per sei giorni e morta di stenti nel suo lettino nell'estate del 2022 a Milano. Lo sostengono i giudici della prima sezione della corte d’Assise di Milano nelle motivazioni con cui la donna, 38 anni, è stata condannata all’ergastolo lo scorso 13 maggio. La madre è "giuridicamente investita, come tutti i genitori, di una specifica posizione di garanzia verso i figli” che si traduce nell'obbligo “di tutelare, tra l'altro, la vita e l'incolumità dei minorenni, essendogli espressamente demandato un dovere di cura, mantenimento e assistenza della prole” si legge nel provvedimento di circa 50 pagine.
"La donna sin nell'immediatezza si professava consapevole di aver tenuto, per il suo desiderio di avere propri ‘spazi’ autonomi, una condotta sbagliata e pericolosa per l'incolumità della figlia. Falso che comprendeva e metteva a fuoco tali circostanze solo a seguito del percorso psicologico seguito in carcere” evidenziano i giudici che, nel riportare ampi stralci della perizia, ribadiscono la capacità di intendere e volere dell’imputata che per salvaguardare se stessa non ha esitato a mentire. “Nel caso di specie deve attribuirsi alla Pifferi, con ragionevole certezza, la concreta previsione dell'evento morte della figlia, benché accadimento non intenzionalmente e direttamente voluto” spiegano i giudici che l’hanno condannata per omicidio volontario aggravato dai futili motivi, ma non premeditato. "Pifferi, per sua stessa ammissione, aveva certamente coscienza e volontà del disvalore della propria condotta di abbandono e della pericolosità della stessa per Diana, tanto da mentire alla madre ed allo stesso compagno su dove si trovasse la bambina: riferiva alla madre di averla portata con sé, mentre riferiva al compagno che la bambina si trovava al mare dalla sorella”.
Un allontanamento già messo in atto poco prima: “nel primo fine settimana di luglio la Pifferi abbandonava Diana dal primo pomeriggio del 2 luglio al tardo pomeriggio del 4 luglio, per poco più di 48 ore; nel secondo fine settimana di luglio l'imputata abbandonava la piccola per circa 72 ore, dal tardo pomeriggio dell'8 luglio e sino all'11 luglio”. Ma quando l’assenza è durata sei giorni, e mai per i giudici l'imputata ha avuto intenzione di rientrare prima, la piccola Diana era già morta di stenti.
- 18:13 - Corruzione: Toti e Spinelli indagati per corruzione per cena elettorale di aprile
Milano, 8 ago. (Adnkronos) - La procura di Genova indaga per corruzione anche per la cena elettorale dell'aprile scorso, evento di cui si dà atto già nella prima ordinanza che aveva portato ai domiciliari l'ex presidente ligure Giovanni Toti e l'imprenditore portuale Aldo Spinelli. Il 'nuovo' episodio contestato ai due indagati non entrerà a far parte dell'immediato fissato per il prossimo 5 novembre. Per i pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde la cena che si è tenuta in una villa per raccogliere fondi, in vista delle elezioni regionali del 2025, nasconderebbe altro: dieci posti sarebbero stati riservati da Spinelli garantendo così 4.500 euro a favore di Toti. Un primo versamento e l'ipotesi di un secondo sono al vaglio degli inquirenti.
- 17:53 - Parigi 2024: Barelli, 'ricorso al Tas pallanuoto? Se lo faremo è per dare riscontro formale'
Parigi, 8 ago. (Adnkronos) - “Ricorso al Tas? Noi abbiamo fatto già due ricorsi presso la federazione mondiale e sono stati respinti, ora aspettiamo le motivazioni per il Tas, se presenteremo il ricorso lì sarà per dare riscontro formale al nostro disappunto, ma non credo sortirà gli effetti sperati”. Queste le parole di Paolo Barelli, presidente della Federnuoto, in merito alle polemiche arbitrali in Italia-Ungheria di pallanuoto e i due ricorsi respinti. “La motivazione data in appello è che l’appello non può modificare risultato di una competizione…”, ha aggiunto, sottolineando poi il "dramma per i ragazzi, è allucinante che arbitri esperti, alle Olimpiadi, non abbiano la capacità di distinguere un atto violento da un gesto atletico eccezionale. Quello visto è un errore bestiale che è stato stigmatizzato da tutti, ma della solidarietà i ragazzi non sanno cosa farsene", ha aggiunto Barelli.
- 17:00 - Mo: media, 'raffica 15 razzi dal Libano verso la Galilea occidentale'
Tel Aviv, 8 ago. (Adnkronos) - Poco fa è stata lanciata una raffica di circa 15 razzi dal Libano verso la Galilea occidentale, nel nord di Israele. Lo scrive il giornale israeliano Ynet, citando l'Idf, secondo cui tutti i razzi hanno colpito aree aperte nei pressi del Kibbutz Kabri. Non si hanno notizie di feriti.
- 16:20 - Musolino: "35 milioni dal Mit al porto di Civitavecchia è punto di svolta, un grazie al ministro Salvini"
Roma, 8 ago. (Adnkronos) - "La notizia dell'assegnazione da parte del Mit dei 35 milioni al porto di Civitavecchia per l'acquisto dell'area denominata Polo di convergenza turistica Civitavecchia Porto - Fiumaretta e per la realizzazione dell'asse stradale per una nuova viabilità di accesso al porto, tramite acquisto e la riqualificazione dell'area di proprietà dell'ex cementificio Italcementi, certifica, ancora una volta, quanto il Governo sia sempre molto attento allo sviluppo infrastrutturale del porto di Civitavecchia e del suo territorio. Fiumaretta sarà così finalmente destinata alla sua naturale vocazione di area a servizio del porto". Ad affermarlo è il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale Pino Musolino. "Voglio esprimere un sentito ringraziamento per il grande lavoro del Ministro e Vicepremier Salvini e del ministero, certi che questa operazione possa rappresentare un punto di svolta importante per il futuro di Civitavecchia", conclude.
- 16:15 - Marcinelle: Fratoianni (Avs), 'strage ancora attuale'
Roma, 8 ago. (Adnkronos) - "136 minatori italiani persero la vita a Marcinelle, in Belgio, l’8 agosto del 1956. Siamo stati un popolo di migranti, e in parte ancora lo siamo. “Migranti economici” li definirebbe una certa destra, con disprezzo. Come se la fame e la povertà non siano storicamente i principali motivi per cui migrare e come se migrare per fame non sia giusto e dignitoso". Lo scrive su Facebook Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra.
"E invece odora di dignità chi migra perché cerca un futuro migliore - prosegue il leader di Si - , come gli italiani che a Marcinelle hanno perso la vita, perché ne cercavano una migliore, fra i cunicoli di una miniera. Come profumano di dignità i lavoratori che non rientrano a casa, perché perdono la vita sul lavoro, ovunque siano".
"Marcinelle è - conclude Fratoianni - ancora attuale. E lo sarà fino a quando la povertà costringerà a migrare e fino a che la sicurezza dei lavoratori non sarà una priorità".