Il gip del Tribunale di Foggia ha archiviato il procedimento nel quale erano indagati per corruzione il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l’ex assessore regionale al Welfare Salvatore Ruggeri. Il reato era contestato in concorso anche con Angelo e Napoleone Cera, padre e figlio rispettivamente ex parlamentare e consigliere regionale pugliese dell’Udc. L’ipotesi accusatoria faceva riferimento alla nomina (mai fatta) del commissario della Azienda pubblica di Servizi alla Persona Castriota e Corropoli di Chieuti. Il gip ha riconosciuto l’insussistenza delle accuse, e cioè, come evidenziato dalla Procura di Foggia nella richiesta di archiviazione, che gli accordi politici nulla hanno avuto a che fare con la nomina.

Emiliano, difeso dall’avvocato Gaetano Sassanelli, era accusato di aver acconsentito, in termini di sola promessa perché il decreto di nomina non fu mai firmato, “a rinunciare ad una autonoma valutazione e a una imparziale comparazione degli interessi in gioco, con particolare riferimento alla individuazione del soggetto maggiormente idoneo a svolgere le funzioni di commissario dell’Asp, per ricevere una ipotizzata utilità consistente nell’appoggio elettorale e la presentazione di liste di candidati a supporto dei Cera a vantaggio del candidato sindaco di San Severo, vicino al presidente della Regione”. L’assessore Ruggeri, difeso dagli avvocati Salvatore Corrado e Giancarlo Ursitti, era accusato di aver fatto da tramite tra Michele Emiliano e i Cera, difesi dall’avvocato Francesco Paolo Sisto.

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