La Virginia diventa il ventitreesimo Stato negli Usa a mandare in pensione il boia, e il primo del Sud a farlo. Dopo il via libera del Senato, oggi è arrivato quello della Camera – aule entrambe a maggioranza democratica – e ora manca soltanto la firma del governatore dem Ralph Northam. Una formalità visto che Northam è da sempre a favore dell’abolizione della pena di morte. Dalla sua fondazione come colonia ha giustiziato 1.329 persone, più di qualsiasi altro stato, ha riferito il Death Penalty Information. Nei tempi moderni, la Virginia segue solo il Texas nel numero di esecuzioni da quando la Corte Suprema ha ripristinato la pena di morte nel 1976.
Attualmente sono 25 gli Stati Usa (Virginia compresa) che prevedono ancora la pena capitale, mentre 22 no. Altri tre – California, Oregon e Pennsylvania – hanno imposto delle moratorie. Il District of Columbia, con la capitale Washington, ha abolito la pena di morte nel 1981. “Da quando la nostra colonia è stata fondata – ha commentato il senatore democratico Scott Surovell, tra i principali sponsor della legge – 1.329 persone sono state giustiziate dal nostro governo, più di ogni altra entità governativa negli Stati Uniti“.
La prima condanna a morte in assoluto fu eseguita nel 1608. Da quando invece la pena di morta è stata reintrodotta negli Usa, nel 1976, in Virginia sono state mandate a morte 114 persone. Lo Stato è secondo solo al Texas, che ne ha giustiziate 569.
Abolendo la pena di morte la Virginia fa anche un passo avanti nel riconciliarsi con il suo passato di Stato schiavista. Non a caso la maggior parte dei condannati a morte sono afroamericani e secondo il Death Penalty Information Center dall’inizio del ventesimo secolo sono stati giustiziati 296 detenuti di colore rispetto a 79 bianchi. La Virginia inoltre è anche lo Stato che ha giustiziato nel 2000 l’italoamericano Derek Rocco Barnabei. Il suo caso suscitò molte polemiche a causa della sua dubbia colpevolezza. Fu condannato per lo stupro e l’assassinio della fidanzata diciassettenne Sarah Wisnovsky. Un altro caso che provocò una vasta mobilitazione fu quello di Joseph Roger O’Dell, giustiziato nel 1997 dopo una condanna per omicidio di primo grado. Per lui si mobilitarono anche Papa Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta.
La pena di morte negli Usa resta legale a livello federale. Ma l’attuale presidente Joe Biden potrebbe imprimere una svolta. In contrapposizione all’amministrazione Trump che ha mandato a morte 13 persone in sette mesi, tra cui Lisa Montgomery, la prima donna ad essere giustiziata a livello federale in circa 70 anni, Biden è il primo presidente nella storia americana ad aver fatto campagna elettorale contro l’abolizione della pena di morte e ad aver vinto. Ha promesso inoltre una legge per l’abolizione a livello federale anche nella speranza che altri Stati seguano i suoi passi.