A un mese e due giorni dalla scomparsa di Laura Perselli e del marito Peter Neumair è arrivata la seconda svolta nella misteriosa scomparsa della coppia. È della donna il cadavere ripescato dall’Adige tra gli abitati di San Floriano e Laghetti, a sud di Bolzano. La notizia è stata confermata da fonti vicine alla famiglia Neumair-Perselli. Una conferma del fatto che si tratti di Laura Perselli è venuta anche dall’avvocato Carlo Bertacchi che ha ricevuto dalla famiglia Neumair l’incarico di seguire l’inchiesta in cui la sorella di benno e gli zii sono parti offese del reatoI carabinieri hanno recintato l’intera zona e bloccato gli accessi al ponte sull’Adige. I vigili del fuoco ora hanno intensificato le ricerche in acqua nella zona del ritrovamento per cercare di trovare anche il corpo dell’uomo. Per l’omicidio della coppia è stato arrestato il figlio Benno Neumair. Il giovane ha sempre respinto le accuse e tramite il suo avvocato aveva fatto sapere che sperava che i genitori venissero ritrovati.
Ieri la società idroelettrica Alperia era intervenuta per l’abbassamento della portata dell’Adige per facilitare le ricerche della coppia. “Vista la programmazione della produzione degli impianti in seguito a delle manutenzioni programmate già da tempo sarà possibile un abbassamento dei livelli del fiume Adige per un massimo di 20-30 centimetri. Questo sarà possibile grazie a dei fuori servizi già previsti e programmati da tempo degli impianti di Glorenza, Naturno, Tel e Marlengo, Lana e Brunico”. Ed è grazie a questa operazione che un corpo è stato recuperato.
Due giorni fa la giudice per le indagini preliminari, Carla Scheidle, ha deciso di incaricare come perito il genetista Emiliano Giardina, dell’Università di Roma Tor Vergata, noto in tutta Italia per le sue perizie di ricerca e verifica di tracce biologiche in numerosi casi di cronaca, tra i quali gli omicidi di Yara Gambirasio e di Meredith Kercher. Giardina ha già partecipato ad un processo a Bolzano, in veste di perito della Wada sul caso del presunto doping di Alex Schwazer. Le indagini informatiche saranno affidate a Litiano Piccin, dell’Università di Bologna. Martedì 9 febbraio, con inizio alle 15, si svolgerà invece l’udienza del Tribunale del riesame, richiesta dalla difesa contro l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Benno Neumair, che si trova in carcere con l’accusa di omicidio e occultamento dei cadaveri dei suoi genitori.
La giudice nei giorni scorsi ha accolto la richiesta, che era stata avanzata da procura e difesa, di disporre un incidente probatorio relativo all’analisi scientifica di tutti i reperti rilevati dal Ris nell’appartamento di via Castel Roncolo. L’incidente probatorio riguarda anche l’analisi dell’auto della famiglia, una Volvo già posta sotto sequestro, ed il contenuto dei dispositivi tecnici (telefono, pc e chiavette usb) di Benno Neumair, dei quali verrà effettuata una copia forense. Durante il sopralluogo effettuato martedì scorso nella casa di via Castel Roncolo i Ris hanno cercato delle tracce che Benno, secondo l’accusa, avrebbe cercato di cancellare utilizzando dell’acqua ossigenata.
Una prima bottiglia di acqua ossigenata era stata trovata dagli inquirenti nel bagagliaio della Volvo, fermata mentre stava per entrare in un autolavaggio. Al volante c’era Benno, che in quell’occasione era accompagnato da una sua amica, una ventenne che aveva iniziato a frequentare da poco tempo. Questa ragazza è già stata sentita dagli inquirenti come testimone, ma non è indagata. Successivamente gli inquirenti hanno scoperto che Benno avrebbe acquistato una seconda bottiglia di acqua ossigenata e sospettano che questa sia servita per pulire determinate zone dell’appartamento, ovviamente prima che questo venisse posto sotto sequestro e che il trentenne fosse indagato. In seguito a questa nuova pista d’indagine, martedì i Ris hanno quindi nuovamente effettuato dei rilievi, approfondendo le loro analisi in determinate zone della casa.
Le ricerche della coppia, svanita nel nulla il 4 gennaio, sono proseguite con ogni mezzo per giorni e settimane. Il figlio era stato immediatamente sospettato per una serie di incongruenze nelle dichiarazioni e nei comportamenti. Prima era stato iscritto nel registro degli indagati e poi arrestato dopo essere stato interrogato.