Ha avuto esito negativo il sorvolo di un elicottero dell’esercito pakistano sulle pendici del K2 dove tre alpinisti risultano dispersi. Il velivolo – come ha riferito dal campo base Chhang Dawa Sherpa – ha raggiunto i 7.000 metri di quota ma non ha potuto proseguire nelle ricerche a cause delle condizioni meteo (in particolare del forte vento e della scarsa visibilità), ora è rientrato a Skardu. Da molte ore non si hanno più notizie dell’islandese John Snorri (nella foto), del pakistano Alì Sadpara e del cileno Juan Pablo Mohr, che erano impegnati nell’attacco finale agli 8.611 metri della vetta: “Da più di 30 ore non si hanno notizie e i loro localizzatori Gps sono spenti”. L’italiana Tamara Lunger è riuscita a scendere e ad arrivare al campo base; le sue condizioni fisiche – secondo quanto riportato sui social – sono buone.

Juan Pablo Mohr aveva fatto cordata con l’italiana Tamara Lunger dopo la morte del catalano Sergi Mingote, vittima di una caduta il 16 gennaio, lo stesso giorno in cui una squadra di 10 nepalesi ha fatto la storia scalando per la prima volta la montagna durante l’inverno. Secondo l’alpinista nepalese Chhang Dawa Sherpa, la 34enne del Sud Tirolo aveva rinunciato alla scalata per le condizioni meteo impervie, ed è riuscita a tornare al campo base. Inizialmente era presente anche Sajid Ali, ventenne figlio di Sadpara, poi tornato indietro a causa del malfunzionamento del suo regolatore di ossigeno. Ha passato la notte al campo base attendendo il ritorno dei tre, ma l’ultimo avvistamento è stato a circa 7900 metri alle 10 del mattino, ora locale, di ieri.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

“Da Bolsonaro strategia negazionista per fare propagare il virus. Ha causato morti e violato diritto alla vita”

next
Articolo Successivo

Giordania, la frustrazione ceda il passo alle novità: questa è la ricetta per un Rinascimento

next