Poche tutele contrattuali, nessun indennizzo in caso di incidente e rapine ormai all’ordine del giorno al punto che ci si organizza in chat comuni per segnalare motorini e ordini sospetti in strade isolate. Quello delle consegne a domicilio continua a essere l’unico sbocco lavorativo per molti nonostante le condizioni e le disavventure quotidiane che vivono e raccontano i rider partenopei. “Stimiamo che solo tra Napoli e Provincia negli ultimi 18 mesi si siano registrati tra i 3500 e i 5000 nuovi rider – spiega il coordinatore provinciale SI-Cobas, Piero Aloisi – è innegabile che queste piattaforme abbiano dato un’opportunità di guadagno ai disoccupati o a chi viene da altri settori piegati dalla pandemia, ma non possiamo continuare a tenere questi lavoratori con poche garanzie contrattuali, senza alcun indennizzo e in balia di furti e rapine”.
Decine di riders si sono dati appuntamento in Piazza Municipio per una sorta di assemblea privata per discutere delle criticità che vivono in città e per parlare delle iniziative da mettere in campo per ottenere maggiori tutele. “Oltre al motorino capita spesso che ci rubino addirittura il cibo che trasportiamo – ci raccontano – e quando ti circondano in 5 o 6 persone non puoi fare altro che consegnare ciò che hai. A volte invece ti pagano solo la metà del conto e magari quando fai la segnalazione, la compagnia non ti crede e devi mettere i tuoi soldi”. Ma il pericolo maggiore resta il furto del motorino. Perpetrato esclusivamente per estorcere velocemente denaro. Sono pochi quelli che denunciano. “Ti seguono, ci mettono pochi secondi a rubartelo, poi ti contattano e ti chiedono dai 500 ai 700 euro (la cifra varia in base al costo del modello, ndr) e tu che ci lavori con il motorino li paghi subito, anche perché per ricomprartelo spenderesti molto di più. Per evitare di essere derubati nel nostro piccolo ci organizziamo sui cellulari, ci segnaliamo nelle chat ordini sospetti, ma anche motorini che fanno strani giri, come sono vestiti i passeggeri – raccontano i rider – in questo modo proviamo a evitare di trovarci circondati come avvenuto il mese scorso al nostro collega a Calata Capodichino che fu pestato e derubato dello scooter. Noi chiediamo almeno un’indennità di rischio, perché al di la del furto, se cadiamo dal motorino per correre da un posto all’altro velocemente come ci chiedono le compagnie, non ci ripaga nessuno”.
Lavoro & Precari - 6 Febbraio 2021
Napoli, il lavoro dei rider tra paura di rapine e chat per segnalare i pericoli: “Ci rubano le moto per 500-700 euro”
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Poche tutele contrattuali, nessun indennizzo in caso di incidente e rapine ormai all’ordine del giorno al punto che ci si organizza in chat comuni per segnalare motorini e ordini sospetti in strade isolate. Quello delle consegne a domicilio continua a essere l’unico sbocco lavorativo per molti nonostante le condizioni e le disavventure quotidiane che vivono e raccontano i rider partenopei. “Stimiamo che solo tra Napoli e Provincia negli ultimi 18 mesi si siano registrati tra i 3500 e i 5000 nuovi rider – spiega il coordinatore provinciale SI-Cobas, Piero Aloisi – è innegabile che queste piattaforme abbiano dato un’opportunità di guadagno ai disoccupati o a chi viene da altri settori piegati dalla pandemia, ma non possiamo continuare a tenere questi lavoratori con poche garanzie contrattuali, senza alcun indennizzo e in balia di furti e rapine”.
Decine di riders si sono dati appuntamento in Piazza Municipio per una sorta di assemblea privata per discutere delle criticità che vivono in città e per parlare delle iniziative da mettere in campo per ottenere maggiori tutele. “Oltre al motorino capita spesso che ci rubino addirittura il cibo che trasportiamo – ci raccontano – e quando ti circondano in 5 o 6 persone non puoi fare altro che consegnare ciò che hai. A volte invece ti pagano solo la metà del conto e magari quando fai la segnalazione, la compagnia non ti crede e devi mettere i tuoi soldi”. Ma il pericolo maggiore resta il furto del motorino. Perpetrato esclusivamente per estorcere velocemente denaro. Sono pochi quelli che denunciano. “Ti seguono, ci mettono pochi secondi a rubartelo, poi ti contattano e ti chiedono dai 500 ai 700 euro (la cifra varia in base al costo del modello, ndr) e tu che ci lavori con il motorino li paghi subito, anche perché per ricomprartelo spenderesti molto di più. Per evitare di essere derubati nel nostro piccolo ci organizziamo sui cellulari, ci segnaliamo nelle chat ordini sospetti, ma anche motorini che fanno strani giri, come sono vestiti i passeggeri – raccontano i rider – in questo modo proviamo a evitare di trovarci circondati come avvenuto il mese scorso al nostro collega a Calata Capodichino che fu pestato e derubato dello scooter. Noi chiediamo almeno un’indennità di rischio, perché al di la del furto, se cadiamo dal motorino per correre da un posto all’altro velocemente come ci chiedono le compagnie, non ci ripaga nessuno”.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".