“Il pieno successo della campagna di vaccinazione sarà fondamentale per la stabilità della ripresa”. Parola di Ignazio Visco. Il governatore della Banca d’Italia, parlando in collegamento al ventisettesimo congresso Assiom Forex, ha detto che “una ripresa dell’attività produttiva” in Italia è prevista “dalla primavera”, ma “questo scenario centrale dipende in modo cruciale da una progressiva attenuazione dell’epidemia nel corso dei prossimi mesi”.

“La spesa per consumi è frenata dai timori di contagio, oltre che da ragioni precauzionali di ordine economico”, ha aggiunto citando le indicazioni emerse dai sondaggi condotti da Bankitalia alla fine di novembre. Si tratta di indicazioni che, oltre a confermare “l’importanza di un rafforzamento, ampio e duraturo, dei presidi sanitari“, dice dunque Visco, “suggeriscono che il pieno successo della campagna di vaccinazione sarà fondamentale per la stabilità della ripresa“.

Come emerso dai sondaggi, spiega il governatore, “sono aumentati i nuclei familiari che prevedono di spendere meno del proprio reddito annuo nei prossimi dodici mesi; le aspettative di risparmio interessano anche una quota non piccola (dell’ordine del 20%) delle famiglie che si attendono una riduzione del reddito. Nell’arco del mese – continua il numero uno di Palazzo Koch – circa l’80 per cento delle famiglie aveva speso meno per servizi di turismo e ristorazione rispetto al novembre del 2019, e aveva diminuito la frequenza degli acquisti in negozi di abbigliamento; due terzi avevano ridotto la spesa per i servizi di cura della persona. La flessione dell’insieme di queste voci di consumo ha interessato in misura maggiore le regioni più esposte alla diffusione dell’epidemia”.

Secondo Visco, “un recupero deciso dell’economia richiede inoltre che si riattivino consistenti decisioni di investimento. Sono importanti a tal fine i benefici che possono derivare da una rapida e piena attuazione degli interventi ancora in corso di definizione nell’ambito del programma Next Generation Eu. È però probabile che il rafforzamento dei consumi, in particolare nel settore dei servizi, sarà lento, risentendo della gradualità con cui sarà riassorbita l’incertezza che ha sospinto l’aumento della propensione al risparmio”, dice ancora Visco.

In ogni caso l’attuazione del Piano Nazionale di ripresa “per quanto essenziale per la modernizzazione della struttura produttiva, rischia di non essere sufficiente a garantire un innalzamento duraturo del ritmo di crescita se non sarà accompagnata da riforme che sciolgano i nodi che frenano lo sviluppo e l’investimento privato”, ha ribadito il governatore secondo cui “non si tratta di prestare un ossequio formale alle puntuali raccomandazioni della Commissione europea, ma di affrontare in maniera concreta problemi di cui da anni si dibatte”.

“Si dice che la crescita deve essere inclusiva e giusta e deve esserlo non solo può esserlo. Deve dare lavoro per soddisfare i bisogno di tutti noi“, ha poi aggiunto. E quindi le misure di “sollievo” a famiglie e imprese “restano indispensabili” al momento, ma “con il ridursi dell’incertezza sull’economia” occorre pensare a una progressiva loro riduzione rendendole “via via più selettive”.

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