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Sondaggi, per il 48% Renzi è il leader che esce peggio dalla crisi. Chi ne esce meglio? Conte. Il 60% apprezza la scelta dell’incarico a Draghi

La rilevazione di Ipsos per il Corriere della Sera: quasi un italiano su due boccia le azioni del leader di Italia Viva, mentre in cima alla graduatoria di chi si sta comportando meglio c'è il premier uscente. Promossa la decisione di scegliere l'ex governatore della Bce per formare un nuovo governo: prevalgono i sì anche all'interno dei vari elettorati

Matteo Renzi è il leader politico che sta uscendo peggio dalla crisi di governo. In cima alla graduatoria di chi si sta comportando meglio c’è invece Giuseppe Conte. Sono i risultati del sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera: Nando Pagnoncelli sottolinea che quasi un italiano su due, il 48% degli intervistati, boccia le azioni del leader di Italia Viva. Significativo è anche il fatto che il 35% non indichi nessuno tra i leader che stanno uscendo meglio dalla crisi. D’altra parte, il 60% degli intervistati promuove la scelta del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di affidare l’incarico a Mario Draghi.

Il presidente Conte e il suo governo godevano di un consenso elevato, confermato anche dalle valutazioni sui leader. Per il 28% il premier uscente è il leader che meglio si è comportato durante la crisi, seguono Giorgia Meloni con il consenso del 10% degli intervistati e Matteo Salvini al 9 per cento. Solo il 5% promuove Renzi, ma ultimo è Luigi Di Maio con il 2%. Ribaltando la domanda, chi esce peggio dalla crisi è di gran lunga lo stesso Renzi. Di fronte al 48% di bocciature per il leader di Italia Viva, Conte invece riceve il pollice verso del 12% degli intervistati.

Allo stesso tempo, anche il nascente governo Draghi sembra poter godere di un buon consenso, secondo il sondaggio Ipsos. Per ora solo un italiano su quattro (il 28%) non ha apprezzato la scelta dell’ex governatore della Bce. Guardando all’interno dei vari elettorati, prevalgono sempre i sì. I maggior voti positivi tra i democratici e in Forza Italia, i più critici sono i leghisti e i Cinquestelle. Inoltre, il 28% degli intervistati auspicano un esecutivo composto da tutte le forze politiche, senza esclusioni.