Edith risucchia il lettore nel vortice caotico della sua vita e lo risputa fuori confuso e frastornato. Lo stordisce con il suo flusso di coscienza caotico e imprevedibile, un’encomiabile esempio dell’innata arte di saltare continuamente di palo in frasca. Edith è giovane ma già segnata duramente dalla vita, ha la passione per la pittura e un’attrazione fatale per gli uomini sbagliati. Ma soprattutto è afroamericana, dettaglio assolutamente non secondario in questa vicenda che la vede protagonista. Ce la immaginiamo bella, anche se lei tende in tutti i modi a mortificarsi, definendosi grassa e con il seno troppo grosso. Ha un rapporto molto libero con il sesso che è il motore immobile che dà il via a tutta l’azione di questa storia incredibile ma, al contempo, così realistica. Chiaroscuro (Feltrinelli) è il romanzo d’esordio di Raven Leiliani, un racconto in primissima persona narrato come il flusso spontaneo dei pensieri della protagonista, la giovane Edith, appunto. All’inizio trovarsi catapultati nella sua testa è alquanto spiazzante ma poi, con lo scorrere delle pagine, si inizia ad entrare nell’ottica. Ogni cosa è vista e filtrata dai suoi occhi e dal suo punto di vista che crea connessioni tra eventi o dettagli all’apparenza del tutto scollegati tra loro. E quando Edith si ritrova ad essere accolta dalla moglie del suo amante nella loro casa in una periferia bianca ed elegante del New Jersey e a fare da sostegno alla loro figlia adottiva (anche lei afroamericana) il lettore viene travolto dai sentimenti forti e contrastanti che la affliggono, dalla rabbia al dolore passando per moti di tenerezza. Un libro irriverente ma mai volgare, frenetico e travolgente, decisamente particolare e alquanto sui generis, ma che proprio per questo si candida a rimanere impresso nella memoria di questo 2021 letterario. E, neanche a dirlo, la sua copertina già spopola nelle Instagram Story. Voto (distaccato): 7.