Dopo i punti programmatici sull'ambiente elencati sul blog due giorni fa, il garante M5s torna a parlare di un altro dei temi cari al Movimento. "Ne avevamo parlato più di un anno fa sul Blog. Ora il progetto non è più in fase sperimentale, migliaia di utenti stanno ricevendo giornalmente i propri GoodDollar", scrive su Facebook
Non torna a parlare del governo Draghi, ma continua a farsi sentire su temi e argomenti cari al Movimento. Dopo la due giorni a Roma per affiancare i big pentastellati nelle consultazioni con il premier incaricato, Beppe Grillo ha pubblicato un nuovo post su Facebook. Questa volta incentrato sul reddito universale. “GoodDollar è una moneta e un wallet digitale che consente di ricevere un reddito di base direttamente sul proprio telefono”, scrive il garante M5s. “Ne avevamo parlato più di un anno fa sul Blog. Ora il progetto non è più in fase sperimentale, migliaia di utenti stanno ricevendo giornalmente i propri GoodDollar. Leggete e guardate il video di come funziona!”. La piattaforma, sviluppata da un’organizzazione no profit, si basa sulla tecnologia della blockchain e permette ai cittadini di creare un portafoglio virtuale in cui ricevere dal resto della comunità, su richiesta, “1 GoodDollar al giorno per un totale di 30 GD$ al mese o 365 GD$ all’anno”. Un reddito di base, quindi, destinato a tutti e reso possibile dall’acquisto di beni e servizi all’interno dell’ecosistema, basato sul principio della responsabilità sociale.
La misura è in cima all’agenda politica di Grillo insieme alla transizione energetica, come ricordato sul blog prima del faccia a faccia con Draghi. Nel suo post, il fondatore del Movimento ha elencato i punti programmatici che l’eventuale nuovo esecutivo dovrà realizzare. Le priorità ruotano intorno a uno dei temi principali per i Cinquestelle, la tutela dell’ambiente. Grande attenzione anche alla disoccupazione giovanile e alle iniziative europee. Nell’elenco si propone quindi l’istituzione di un nuovo ministero per la Transizione ecologica (a cui affidare le politiche energetiche che sono centrali per il Recovery plan), meno imposte alle società benefit, un Consiglio superiore per lo sviluppo sostenibile e la riduzione dei sussidi ambientalmente nocivi.